Concordo in pieno sulle critiche che Stefano Micossi rivolge alla vigilanza bancaria e al fatto di non aver fermato i mutui irresponsabili già a partire dal 2005. Dissento, però, su altri punti.

La politica monetaria della Fed, il dollaro e l’inflazione

È possibile che nel 2002-2003 la Fed abbia tenuto i tassi bassi più di quanto suggerito dalla regola di Taylor. Ma dobbiamo ricordare che all’epoca era diffuso il timore di deflazione: ex-ante quello era il rischio che faceva più paura. Quanto al 2004-2006, quando i tassi a breve hanno ricominciato a risalire, l’anomalia è stata nei tassi a lungo termine, che sono rimasti stranamente bassi e nessuno sapeva spiegarsi bene il perché. Così non hanno trasmesso la graduale inversione della politica monetaria al resto dell’economia.
Se in quel periodo i tassi reali a breve fossero negativi o meno, dipende da quale misura di inflazione si utilizza: ad esempio, la core inflation è stata molto più bassa della headline inflation.
Infine, mi sembra semplicistico attribuire alla Fed l’attuale debolezza del dollaro. E l’andamento delle commodities dipende dalla Cina molto più che dalla Fed.

Il controllo della liquidità

Concordo pienamente con le critiche alla Banca d’Inghilterra, e penso anch’io che gli interventi coordinati avrebbero dovuti essere mesi in atto prima.
Ma è ancora troppo presto per dire che le tensioni sono rientrate. Per ora è sceso il tasso interbancario sulle scadenze su cui la Bce ha immesso 350 miliardi. Tuttavia, non è affatto detto che quella liquidità abbia raggiunto gli intermediari non-bancari che ne hanno bisogno. E restano i timori di insolvenza. Spero di sbagliarmi, ma non credo che basti aprire i rubinetti della liquidità per porre fine alla crisi.
Quanto ai galloni della Bce, il suo comportamento recente ha sorpreso le tesorerie di alcune banche, quelle che si erano procurate tempestivamente liquidità quando era più cara, e che ora dovranno restituirla a prezzi più bassi. Anche la gestione della liquidità deve basarsi su una politica coerente e in linea con le aspettative, e in questo la Bce non è stata esemplare.

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