Martedì 15 settembre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato ospite di Bruno Vespa a “Porta a porta” in una edizione speciale della trasmissione dedicata alla consegna delle prime case nelle zone terremotate abruzzesi. Nel suo discorso, praticamente un soliloquio, Berlusconi ha citato numerosi dati sulla politica del governo. Quali veri e quali falsi?
AMMORTIZZATORI SOCIALI
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Silvio Berlusconi: Abbiamo fatto molte misure anti crisi, ne cito una per tutte, 34 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali, per garantire chiunque perda un posto di lavoro di essere aiutato dallo stato Noi abbiamo dato lesempio, perché prima e meglio degli altri abbiamo esteso, questo aiuto, questa assistenza dello stato, a tutte le categorie, anche agli artigiani, che non lavevano, anche ai commercianti che non lavevano. Il tutto senza aumentare limposizione fiscale, senza mettere una tassa in più o un aumento di tassa in più.
Falso.
Considerando la tavola III.2 dellultimo Dpef (vedi tabella allegata) alla voce Misure volte a migliorare il funzionamento del lavoro vediamo che le risorse stanziate per il quadriennio 2008-2011 per estendere questa assistenza dello Stato ammontano a 7,2 miliardi di euro. A questi vanno sommati gli 8 miliardi di interventi a favore delloccupazione previsti (ma solo in parte stanziati) dallaccordo Stato-Regioni per il biennio 2009-2010. In base allaccordo lo Stato concorre per 5,35 miliardi (1,35 derivanti dalla Finanziaria 2009 e 4 miliardi dal Fas – Fondo per le aree sottoutilizzate). Le Regioni concorrono per 2,65 miliardi provenienti dallFse – Fondo Sociale europeo. Anche sommando queste cifre, il totale spalmato su 4 anni, risulterebbe essere 15,2 miliardi, molti meno dei 34 miliardi di euro cui ha fatto riferimento Berlusconi. Tra laltro dei 5,35 miliardi per ammortizzatori in deroga attribuiti allo Stato dallaccordo Stato-Regioni, fino a questo momento, sono stati versati solo 825 milioni (151 con il dm 19 febbraio 2009 e 674 ml con il dm 7 luglio 2009).
Silvio Berlusconi: Per quanto riguarda le persone che perderanno il lavoro, vale la stessa situazione di quelli che lhanno già perso. Abbiamo destinato agli ammortizzatori sociali, una cifra importante, ve la ricordo, 34 miliardi di euro.
Forse in questo caso il Presidente del Consiglio fa riferimento anche alle risorse ordinarie degli ammortizzatori, quindi non più alle misure di estensione della copertura degli stessi. Ma anche se questa è linterpretazione di ciò che ha detta, il dato è falso.
La spesa stimata per il 2009 per gli interventi ordinari (non in deroga-proroga degli stessi) di cigo e cigs, mobilità, indennità di disoccupazione è pari a 20 miliardi. Questa spesa sta a fronte di versamenti in capo a lavoratori e aziende che vengono gestiti ed erogati dallInps. Il relativo sistema assicurativo-mutualistico – che configura il diritto a determinate prestazioni – può comportare problemi di cassa – come senzaltro questanno – di cui lo Stato si deve far carico, così come del resto, negli anni di congiuntura positiva, si sono determinate eccedenze utilizzate ad altri scopi.
Anche metodologicamente è dunque scorretto sommare la spesa dovuta per gli ammortizzatori ordinari con le risorse stanziate, a valere sulla fiscalità generale, per incrementare i livelli di tutela e la platea delle persone interessate.
RISPETTARE GLI IMPEGNI
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Silvio Berlusconi: Con me è cambiato tutto, ho detto primo con chi mi sarei alleato, secondo qual era il programma di governo che ci si impegnava a realizzare, il programma che ho sempre portato a termine, terzo chi era il presidente del consiglio.
Falso.
Prendiamo alcuni punti del Contratto con gli italiani firmato da Silvio Berlusconi nel 2001 durante la stessa trasmissione Porta a Porta.
1 – Riforma fiscale
Abbattimento della pressione fiscale:
- con l’esenzione totale dei redditi fino a 22 milioni di lire annui;
- con la riduzione al 23% per i redditi fino a 200 milioni di lire annui;
- con la riduzione al 33% per i redditi sopra i 200 milioni di lire annui;
con l’abolizione della tassa di successione e della tassa sulle donazioni.
Durante il mandato del Governo Berlusconi, le due aliquote non sono state introdotte, mentre le tasse sulle successioni e sulle donazioni sono state effettivamente abolite anche per i redditi oltre i 350 milioni di lire.
2 – Lavoro
Dimezzamento dell’attuale tasso di disoccupazione, con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di posti di lavoro.
L’obiettivo del dimezzamento non è stato raggiunto. Secondo l’Eurostat al gennaio 2001 il tasso di disoccupazione era il 9,9% (il dimezzamento avrebbe richiesto di scendere quindi al 4,95%); cinque anni dopo, nel 2006 era sceso al 7,1%, il minimo storico secondo l’ISTAT, ma comunque al di sopra del 4,95%.
3 – Pensioni
Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione al mese» (cifra espressa nelle vecchie Lire, ovvero 516 Euro).
Nel 2006, si può stimare, con lindagine dello stesso anno della Banca dItalia sui bilanci delle famiglie, che vi fossero ancora 4,4 milioni di persone con pensione inferiore ai 550 euro.
4 – Criminalità
L‘introduzione del poliziotto, carabiniere o vigile di quartiere nelle città col risultato di una forte riduzione del numero dei reati rispetto agli attuali 3 milioni
Nel 2001, in base ai conti dell’Istat, il numero dei reati non era di 3 milioni ma di 2.163.826.
In totale dal 2001 l 2005 (lIstat non fornisce i dati per il 2006) sono aumentati del 26,2%, registrando nel 2005, 2.731.129 reati.
DEBITO PUBBLICO
Silvio Berlusconi: Il debito pubblico italiano è il 106% del PIL. Il debito privato delle famiglie italiane è soltanto il 34% del debito. La Francia è al 49, la Germania è al 63%, lInghilterra è al 100%.
Vero. Il debito private delle famiglie italiane, in rapporto al Pil si aggira intorno al 34,2%, per un ammontare totale di 524 miliardi di euro. La Gran Bretagna, e non l’Inghilterra, è al 100%, la Germania al 63,5% e la Francia al 49%. (Fonte: Cgia di Mestre)
N.B. Ringraziamo Dario Dazi per la preziosa segnalazione: l’affermazione del Presidente del consiglio, infatti, si riferiva ai debiti privati delle famiglie in rapporto al Pil e non al debito pubblico.
PRODUZIONE INDUSTRIALE
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Silvio Berlusconi: Lindustria italiana sta rispondendo meglio di qualsiasi altro paese.
Falso. Gli ultimi dati dellEurostat (14 settembre 2009) mostrano che lItalia si trova al settimo posto nella crescita della produzione industriale.
Industrial Production – monthly varioation
% change compared with previous month*
CALCOLO
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Silvio Berlusconi: Intanto vorrei ricordare che nel passato, prendiamo ad esempio le risorse impiegate in Irpinia, sono state ben 60 miliardi di vecchie lire, quindi 30 miliardi di euro attuali, e come ricordato paghiamo ancora una accisa di 75 lire, quindi non ci sono dubbi
Bruno Vespa: Forse 3 miliardi di euro, presidente
Silvio Berlusconi: No! 60 miliardi di lire sono..
Bruno Vespa: 3 miliardi di euro.
Silvio Berlusconi: Nooo, no, 3 miliardi di euro sono 6.000 miliardi di lire, sono 30 miliardi di lire, 60 miliardi di euro. Quindi, credo che i miliardi che sono stati dati allIrpinia saranno i miliardi che saranno dati allAquila per le necessità di ricostruzione del patrimonio artistico.
Falso per entrambi. Lasciamo ai lettori i calcoli.
* A cura di Davide Baldi e Ludovico Poggi
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Piero Carlucci
Può apparire pedante ma questo lavoro di riscontro puntuale di quanto affermano i politici nei talk-show televisivi (non solo Berlusconi ovviamente) dovrebbe essere una rubrica fissa de lavoce.info. Buon lavoro
Luca Schiavoni
Il Nostro non è nuovo a sparare numeri a vanvera. In ogni caso, è la prova provata del problema che attanaglia l’informazione. Un consesso di figuranti si è ben guardato, forse perchè non era materialmente in grado, dal contestare dati e cifre al monologante. Tant’è che, per avere dati corretti, bisogna consultare siti internet come questo. Circostanza ancora più sconfortante se la si associa a quanto riportato nell’ultima relazione dell’AGCOM (luglio 2009), la quale, riferendosi ad un’indagine del CENSIS, ricorda che gli italiani formano le proprie intenzioni di voto basandosi in larghissima parte sul mezzo televisivo.
Giovanni Rossi
I vostri dati e le tabelle confutano nettamente quanto affermato dal premier; è desolante constatare l’ assoluta inutilità e la faziosità del servizio pubblico pagato con un canone obbligatorio ! Bravi ! continuate a smascherare le falsità di questo esecutivo e del suo leader perchè come diceva Oscar Wilde " chi racconta la verità prima o poi viene scoperto ! "
Mariella Rapetti
Mi complimento per l’iniziativa. Continuate così, perchè distinguere il vero dal falso stà diventando sempre più difficile. Noi siamo in un’azienda (ex-olivetti, ex-Getronics, ex-Eutelia ora agile/omega) in cui il management continua a comunicare cose assolutamente non vere. Siamo da due mesi senza stipendio. L’azienda mente anche allo stato (vedere ). ma lo stato non può solo "stigmattizzare", e soprattutto non può permettersi di dire cose non vere!
luigi zoppoli
Ma le cifre citate dall’insigne statista che la Provvidenza ha donato all’Italia qualcuno gliele scrive? Speriamo che sia l’insigne a modificarle per fare scena, altrimenti siamo proprio a posto. Mi chiedo come mai nessuno interrompa l’insigne per fargli osservare che sta dando numeri al lotto.
carlo bianchi
Non ho visto la trasmissione cui ha partecipato Berlusconi ma dalla vostra sintesi pare evidente che ha detto solo cose false, infatti nonostante il titolo “vero o falso” nel testo vengono riportate solo affermazioni ritenute false, quindi penso che di vero non ha detto niente, chiedo agli estensori dell’articolo; è possibile? O siamo di fronte alla solita disinformazione anti Berlusconi ? Ai lettori che hanno visto il programma la risposta.
La redazione
Gentile Carlo Bianchi,
la mancanza di contraddittorio durante molte trasmissioni televisive ha dato spunto anni fa alla rubrica "vero e falso" il cui scopo è smascherare i dati falsi che i politici spesso danno in televisione. Partendo dal presupposto che i politici dovrebbero dire la verità a cittadini ed elettori, riteniamo sia un compito fondamentale del giornalismo far notare quando la verità non viene detta.Quanto alle moltissime cifre date dal Presidente del Consiglio, è praticamente impossibile controllarle tutte. Come poter dire se è vero o falso che il Premier gode della fiducia del 68,4 per cento degli italiani?
Andre
Così dovrebbero fare i veri giornalisti… Contestare con dati alla mano… Si dovrebbe proporre l’inserimento in televisione di un programma che operasse quotidianamente in tal senso. Dichiarazione del politico, verifica dati, smentita.
Gaetano Criscenti
Che il Presidente del Consiglio fosse uno dei più incredibili pinocchi, era cosa risaputa, che fosse un bugiardo patologico e creativo, anche, che avesse un’ ego incommensurabile e preoccupante, anche ma che in Italia non esistessero giornalisti capaci di fare le domande giuste e di sgamare le panzanate dette da Berlusconi è cosa molto triste: a quando il titolo informale di " la luce" o, "il maestro" ?
Giorgio Malagoli
Condivido le precisazioni e vi ammiro per aver avuto la perseveranza di ascoltarlo!
UMBERTO
I dati che proclama Berlusconi a ogni piè sospinto sono sempre falsi, ha falsificato pure l’ istat e quindi non c’è più un riferimento abbastanza oggettivo.
mary 64
Grazie a Voi l’informazione corretta. La maggioranza degli italiani non è consapevole, quindi premia, come sempre, chi racconta palle. La cultura de falso, del furbo, del disonesto è tristemente vincente. Ma il cerchio si sta stringendo anche per lui.
FABIO TONIOLI
Il Cavaliere conferma in buona sostanza la sua fama di "gran mentitore", raffazonando cifre a suo uso e rivelando una competenza assai approssimativa in materie socio-economiche. Ma che importa? Non cè contradditorio e la maggioranza degli ascoltatori (come rivelano gli studi al riguardo) ha un tasso di scolarizzazione non certo sufficiente per poter analizzare criticamente quanto grosse le spara. In merito poi al duetto B./Vespa sul cambio euro/lira, beh lasciamo perdere!
Dott. Riccardo Rapetti
Cari miei economisti puristi, premetto che non sono berlusconiamo e che sicuramente Berlusconi avrà detto delle inesattezze, ma quale altro governo avrebbe saputo ricostruire una città in sei mesi? Forse Andreotti, Magna grecia De Mita o forse meglio il professor Prodi? Con le chiacchiere da intellettuali non si va molto lontano! Quello che conta sono i fatti per la povera gente che ha perso la casa!
carcio
il calcolo dei miliardi di lire in euro è fantastico!
giancarlo migliore
Complimenti per il lavoro svolto, quando l’orale s trascrive assume una ben diversa possibilita di essere analizzato e commentato .
Claudio Bagno
Sono puntuali rettifiche che il cittadino comune non è in grado di fare, mentre il farlo è dovere degli organi di informazione. perchè non le ho lette su il sole 24 ore, il corriere della sera, la repubblica? Grazie per averlo fatto voi.
Alberto Vanni
Per cominciare, grazie di cuore: siete davvero impareggiabili. Posso aggiungere una cosa? (non è farina del mio sacco, ma del sacco di Marco Travaglio). Il (miglior) presidente del Consiglio sostiene che la consegna di 47 chalet a 200 dei trentamila sfollati per il terremoto dAbruzzo, dopo appena 162 giorni, rappresenta il cantiere più grande del mondo, nonché lopera di ricostruzione più rapida e imponente della storia dellumanità. "Un miracolo", aggiunge Bruno Vespa. FALSO 1980: Indro Montanelli (terribile sisma del 1980 in Campania e Basilicata) con una raccolta fondi tra i lettori del suo Giornale consegnò ai terremotati di Castelnuovo di Conza un intero villaggio (il Villaggio Il Giornale), inaugurato insieme allallora presidente della Repubblica Sandro Pertini 170 giorni dopo il sisma. 1976: Giuseppe Zamberletti, in veste di commissario straordinario di governo, riuscì a consegnare alla popolazione di Ariano Irpino (300 morti) i primi prefabbricati 60 giorni dopo il terremoto, e 150 chlaet dopo 122 giorni, dando un tetto permanente a 450 persone: la metà dei superstiti. Impiegò quini 40 giorni in meno dellopera di ricostruzione più rapida e imponente della storia!
Alberto Vanni
Per rispetto del vero, sulla figura di Zamberletti c’è molto da dire, ma i caratteri a disposizione per il commento non mi hanno permesso di precisare. Un’idea su chi è Zamberletti ce la si può fare leggendo qui: Il fatto incontestabile rimane: Il Presidente del Consiglio, supportato e rilanciato dalla solita stampa e dalla solita televisione, non ha detto il vero. Punto.
Veniero Moroni
La consegna delle case fatta davanti al paese e davanti all’opinione pubblica del mondo intero, con la prosopopea del più bravo, di colui che fà ciò che promette e che invece in realtà consegna case che non sono state costruite per sua volontà, nè con i soldi del suo governo ma da altri che più modestamente e signorilmente non ritengono di dover essere ringraziati per lo svolgimento di un dovere di solidarietà e di civiltà, mi ha ricordato la patetica storia dell’asino e della pelle del leone. Che vero e illuminante sfoggio di cultura classica davanti a tutto il paese.in prima serata, due veri liceali con lacune aritmetiche.
Davide C
La parte in cui Vespa e Berlusconi si scervellano per capire a quanti euro equivalgono a 60 mld di lire è tragicomica. Il punto è che vorrei sapere a quanti milioni di euro attuali equivalgono quei 60 miliardi di lire (cioè il loro reale potere di acquisto attualizzato). Magari si sono impicciati nel conteggio per questo motivo.
Gianluca G
Approvo l’intenzione: sono contento che finalmente qualcuno vada a controllare le cifre e le dichiarazioni lanciate cosi’ facilmente. Anni addietro chiesi a Repubblica di pagare un po’ di statistici, economisti e matematici per andare a controllare le dichiarazioni dei politici. Vedo che lo state facendo voi e mi auguro che continuiate con costanza e perseveranza. Per mio conto cercherò di diffondere le informazioni. In verità sono critico sul metodo. Leggendo le vostre righe colgo della supponenza, che e’ molto diffusa in Italia fra chi ha studiato, magari all’estero, ma che è offensiva per il lettore medio. Se volete, e dovreste, interessare il lettore che ascolta Porta a Porta, dovete parlare con umiltà. Spiegando le cose come a un bambino di 10 anni, ma senza quel sorrisetto che traspare dall’ultimo punto, quando lasciate al lettore il controllo delle cifre. Il 70% degli Italiani non sa calcolare una percentuale senza calcolatrice. E molti di loro votano. Buon Lavoro
paolo
Per favore continuate questa attività di controllo delle affermazioni dei politici, è di enorme importanza. grazie infinite.
fabio
Gli Italiani sono stanchi dei mestieranti della politica, i così detti venditori di parole (parolai). E’ necessariamente urgente un ricambio generazionale della classe politica. Purtroppo i mestieranti non hanno mai pensato a creare una scuola di formazione adeguata ai tempi. L’Italia ha bisogno di uomini competenti come un Tremonti, ed onesti intellettuali come Berlimguer.La destra un Tremonti ce l’ha, questa sinistra invece continua a ….non Essere (antiberlusconismo e Bersani e Franceschini ..sarebbero il nuovo?) Povera Italia che contiuerà a non avere la possibilità di scegliere ancora per molto tempo.
Roberto Sozzi
Poveretto lui! Non si rende conto che ormai non connette più?
Fino a quando saremo “condannati” a tenerci questo “elemento”…che oltretutto stà diventando
anche “socialmente pericoloso”?
Michele Spicciati
Non vi sono altri aggettivi per definire il comportamento del capo del governo se non vergogna. dopo avere definito i cittadini italiani ignoranti ed averci fatto assistere in tv ai suoi show sessuali oltre alle sue rupetute ininterrotte "balle" su tutto che altro può dire un cittadino con un minimo di coerenza ed orgoglio di patria.
diego
Non sono d’accordo che il poveretto è lui. I poveretti siamo noi (anche quelli che l’anno votato e non capiscono) perchè i guasti, anche culturali, saranno colmabili in molti molti anni. Aveva ragione Montanelli: “provatelo e vi renderete conto”. Ma Montanelli forsa aveva ipotizzato un periodo di gran lunga più breve.
antoniodicapri
C’é una possibiltà di mandare tutti i nostri politici, nella legione straniera a vita? Fatemi sapere.
ANDREA
Siete proprio dei cattivoni! Avevo fatto di tutto per non guardare quello schifo di programma e pensavo di esserci riuscito.
Ivano Gregorini
Evidentemente vivere nell’agio – per dirla così, senza peli sulla lingua – fra donnette, donnine, manze, manzette, manzini, minzolini e chi più ne ha più ne metta ha reso il nostro completamente fuori dalla realtà e seriamente credente di agire nel miglior modo possibile. Ma, come nei processi, invocare l’infermità mentale è una scusante. Qui il fatto è una seria incapacità a governare e a leggere le decisioni politiche da prendersi nell’immediato futuro, qui il problema è di visione. Qui c’è che si raccontano balle come quando si fa la pubblicità, che si mettono le lenzuola stirate ad Onna, ma non si ha un reale progetto d’insieme per valorizzare quello che resta del territorio della provincia de L’Aquila. Che schifo Vespa che si finge giornalista per una serata, fermando il monologo del cavaliere con battute di terza lega. Se non sei un vero giornalista pazienza, in tv nessuno te ne farà una colpa, siamo in Italia, ma almeno non prenderci per il sedere!
BOLLI PASQUALE
Oggi, piaccia o non piaccia l’Italia è Berlusconi, perché legittimamente eletto dal popolo italiano. I suoi vizi e le sue virtù sono quelli della nostra comunità. Non ci dobbiamo pertanto meravigliare quando dice banalità, quando non dice il vero o quando monopolizza la televisione a reti uni- ficate. Il soggetto è storicamente ben noto agli italiani che, purtroppo, lo apprezzano anche quando più che al governo della nazione è in"altre faccende affaccendato". L’accettazione è totale e da parte della maggioranza degli italiani e da parte dei suoi muti seguaci; un minimo contrasto con il capo potrebbe far perdere numerosi ed immeritati privilegi. Questo colpevole amore per il capo del Governo, per nostra fortuna, non è però condiviso da altri italiani che constatano: squilibri sociali, ingiustizie, evasioni fiscali, opportunismi di ogni genere e deriva delle istituzioni. E’, quindi oggi più che mai importante che la parte minoritaria del Paese dissenta per dovere morale nei confronti delle future generazioni a cui dovrà insegnare che la vita è: rettitudine, moralità, impegno civile e "non solo barzellette".
FABIO
La risposta concreta e non ipotetica sta nel voto! Gli italiani sono cresciuti e più che alle parole sono attenti ai fatti! In base ai fatti hanno scelto alle ultime elezioni e chi le ha perse farebbe bene a riflettere ed a cambiare, sopratutto gli uomini e di conseguenza le azioni. Vogliamo fatti e non parole! Basta con l’antiberlusconisno da cui traspare la Paura per chi in questi anni ha saputo nel bene e nel male costruire qualcosa di nuovo! Questa sinistra è allo stallo dalla morte di Berlingeur! Scetateve gente co tiempe passa! Errare unmanum est, perseverare diabolicum!
rokko
Sono assolutamente d’accordo che l’attuale premier sia un imbonitore di folle assolutamente incapace di governare, nonché uno spacciatore di cifre inventate a suo uso e consumo. Preciso anche di essere convinto che il declino economico in Italia degli ultimi 15 anni sia dovuto principalmente alla sua presenza in politica, avendo reclutato al governo gente assolutamente incompetente su tutto ed impedendo di fatto interventi necessari, quali le liberalizzazioni (tv ed Alitalia sono solo due esempi). Tuttavia, devo dire che anche Travaglio o ha mentito, o a preso una cantonata, premesso che sono proprio di Ariano Irpino. Prima il sisma fu nel 1980 non nel 1976, ma questo è il male minore. Il male maggiore è che ricordo benissimo che ad Ariano Irpino ci furono solo 2 morti a causa del sisma, non i 300 di cui parla Travaglio. Inoltre, mi sembra di ricordare che non furono allestite tendopoli né consegnate case essendo, appunto, i danni limitati. Nella peggiore delle ipotesi, Travaglio ha mentito. Nella migliore, ha confuso Ariano Irpino con qualche cittadina nelle vicinanze, effettivamente martoriata dal terremoto (e ce ne furono tante),.
Paul Weber
Scusate – tanto per rispondere al signor Fabio di cui all’inizio dei commenti, chiariamo per favore una volta per tutto che non è Silvio Berlusconi che è stato "eletto", ma bensì una lista che rappresenta una serie di "stakeholders" che non sono proprio tutti berlusconiani? Questa è forse la falsità mediatica più ricorrente e pericolosa – degna del "furto" delle elezioni 2001 perpetrata da Bush e dalle falistà dei media repubblicani!