Ringraziamo i lettori per gli utili commenti. Alcuni ci chiedono più dettagli sulle tutele progressive. Nel testo del ddl è specificato in modo molto dettagliato che le tutele progressive ammontano a 5 giorni di salario al mese. Ciò significa 6 mesi di salario in 3 anni di lavoro. Altri ci chiedono se il contratto è a tempo indeterminato. Certamente, è a tempo indeterminato, nel senso che non ha alcuna scadenza. La proposta del Contratto Unico di Inserimento va in parte nella direzione suggerita da altri lettori, nel senso che secondo il ddl i contratti meno stabili sono possibili solo per i salari più elevati.
Infine, ci preme notare che l’ulteriore peggioramento del mercato del lavoro, reso evidente dai dati Forze lavoro e CIG, che segnalano un ulteriore incremento della disoccupazione e della CIG, rende questa riforma sempre più’ urgente.
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Tito Boeri è professore di economia presso l'Università Bocconi di Milano e Senior Visiting Professor alla London School of Economics. È stato senior economist all’Ocse, consulente del Fmi, della Banca Mondiale, della Ue, dell’Ilo oltre che del governo italiano. Dal marzo 2015 al febbraio 2019 ha ricoperto la carica di Presidente dell'Inps. È Consigliere Scientifico della Fondazione Rodolfo Debenedetti. È stato editorialista del Sole24ore, de La Stampa e de La Repubblica e ha collaborato con quotidiani esteri quali il Financial Times e Le Monde. È tra i fondatori del sito di informazione economica www.lavoce.info e del sito federato in lingua inglese www.voxeu.org.
Professore ordinario di Economia Politica presso l'Università di Torino, è Fellow e direttore del Programma Allievi della Fondazione Collegio Carlo Alberto e responsabile degli studi sul lavoro della Fondazione Debenedetti. È consigliere di sorveglianza (ed ex-vicepresidente) di Intesa SanPaolo. È stato Consigliere economico del Ministro dell'Economia e della Finanze nel 2004 e 2005, e consulente in materia di lavoro per il Dipartimento del Tesoro. Ha conseguito il Ph.D. in Economia presso la London School of Economics nel 1996. Dal 1996 al 1999 ha lavorato come economista nel dipartimento di ricerca del Fondo Monetario Internazionale, ed è stato professore associato presso l'Università Bocconi dal 2000 al 2004. Redattore de lavoce.info.
Luciano Galbiati
Monetizzare la flessibilità (leggi precarietà del lavoro e della vita). Il mondo del lavoro chiede tutele reali. Difendiamo l’articolo 18 e rendiamo più onerosi i contratti atipici. Molto più utile e urgente.
franco riccioni
Si parla di una disoccupazione all’8,8% ma la percentuale degli occupati è scesa nell’ultimo anno? Ritengo che sia un dato che rivela meglio la realtà.
Riccardo Nogara
La Marchionne-Fiat sta proponendo alla forza lavoro, in un libero mercato globale, di adeguarsi alle esigenza fondamentale di stare nel mercato; cioè produrre auto sempre più competitive ,sempre più apprezzate dal consumatore senza se e senza ma, altrimenti saranno altre ad essere preferite ed acquistate . Il libero mercato globale, non fa distinzione tra imprenditore e lavoratore, riconosce solo il prodotto richiesto dal consumatore. Semmai l’imprenditore e lavoratore dovranno stringere un patto di solidarietà finalizzato a produrre oggetti (auto o altro) che possano sempre più catturare l’interesse del consumatore, perché ci saranno altri imprenditori e lavoratori che faranno gli stessi oggetti nel resto del mondo. E nel mondo ci sono ricchi e molti poveri. Questi ultimi giustamente voranno quantomeno essere meno poveri anche se a scapito dei ricchi, che, tuttavia, dovranno ugualmente ad essere competitivi per continuare a vendere, non perdere quote di mercato, pena l’impoverimento per gli inevitabili licenziamenti…