Con qualche giorno di ritardo rispetto all’approvazione da parte del Senato del maxi-emendamento alla manovra finanziaria, il servizio studi ha finalmente reso disponibile la tabella riassuntiva sugli effetti degli emendamenti sui saldi e la composizione del provvedimento originariamente presentato dal governo. I senatori hanno così votato al buio, non avendo a disposizione le informazioni essenziali per orientare il proprio voto.
Qui sotto riproduciamo la nuova tabella e la compariamo con quella predisposta all’atto del varo del decreto 78 del 31 maggio 2010.
Il dato più eclatante è che non ci sono variazioni di rilievo tanto nei saldi che nella composizione della manovra. Questo è tanto più sorprendente in quanto la Commissione Bilancio di Palazzo Madama ha introdotto numerose modifiche al testo originario, in particolare con gli emendamenti ai primi 14 articoli del decreto. Ad esempio, l’articolo 5 ripristina le indennità per i consiglieri circoscrizionali inizialmente abrogate dal Governo. Stupisce che tutte queste deroghe non abbiano comportato alcuna variazione nel contributo offerto dai tagli di spesa alla manovra. Non c’è traccia, peraltro, di altri provvedimenti che abbiano compensato questi minori risparmi. Il cambiamento più rilevante introdotto dal Senato è, comunque, la rimozione dell’obbligo per il contribuente di versare la somma contestata dallo Stato in caso di contenzioso tributario. La norma è stata (peraltro giustamente) resa meno restrittiva e pesante sotto le pressioni di Confindustria e altri gruppi di interesse. Ma ovviamente questo ammorbidimento non può che ridurre il contributo delle entrate alla manovra e in modo non marginale. Come mai non c’è traccia neanche di questo cambiamento nelle tabelle di sintesi che corredano la manovra?
| 2010 | 2011 | 2012 | |
| Totale contributo spese | -686 | 7941 | 14874 |
| (in % alla manovra) | 66% | 60% | |
| Totale contributo spese | -662 | 7958 | 14891 |
| (in % alla manovra) | 66% | 60% | |
| di cui | |||
| Tagli ministeri e PCM | 45 | 1415 | 2050 |
| Costi politica | |||
| Soppressione enti | 2 | 2 | |
| Congelamento contratti PI | 5 | 7 | 312 |
| Blocco automatismi stipendiali biennio 2011-2012 | 47,9 | 87,1 | |
| Buonuscita | 100 | 400 | 240 |
| Fondo Contratti – limite 3,2% rinnovi conttrattuali | 4,9 | 4,9 | 4,6 |
| Contratti TD e collaborazioni | 54,7 | 51,5 | |
| Limitazioni trattamenti in servizio | 8,1 | 4 | |
| Mancata corresponsione IVC 2012 | 2,2 | 307,5 | |
| Pro-rata anzianità contributive maturate dal 2011 | 1 | ||
| Responsabili diretta collaborazione | 0,8 | 0,7 | |
| Pensionamento di vecchiaia ordinario e per il pensionamento anticipato | 360 | 2600 | |
| Riduzione trattamenti economici sup 90.000euro | 24,7 | 23,4 | |
| Blocco assunzioni e turnover AC | 59 | 85 | |
| Turnover personale AC | 4,3 | 33,4 | |
| Personale sanità | 246 | 628 | |
| Personale sanità | 246 | 628 | |
| Blocco carriere (scuola e PS) | 644 | 417 | |
| Blocco automatismi stipendiali – Istruzione | 175,1 | 329,6 | |
| Indennità e riordino – Difesa | 442,2 | 19,6 | |
| Tagli spesa farmaceutica | 580 | 580 | |
| Pensioni e TFR | 760 | 2841 | |
| Regioni | 4000 | 4500 | |
| Comuni | 1500 | 2500 | |
| Province | 300 | 500 | |
| Regioni SS | 500 | 1000 | |
| Spese aggiuntive | -736 | -2072 | -541 |
| Totale contributo entrate | 693 | 4095 | 10091 |
| (in % alla manovra) | 34% | 40% | |
| Totale contributo entrate | 693 | 4095 | 10091 |
| (in % alla manovra) | 34% | 40% | |
| di cui | |||
| Lotta all’evasione | 415 | 5325 | 7781 |
| Potenziamento Processi di accertamento | 51 | 2124 | 4592 |
| Misure antievasione | 355 | 3191 | 3,179 |
| Pedaggi e altre entrate non fiscali | 141 | 1288 | 912 |
| Canoni e concessioni stradali | 83 | 768 | 315 |
| Altre entrate | 137 | -2518 | 1399 |
| Totale manovra | 7 | 12036 | 24965 |
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Si è laureato in Filosofia a Firenze e ha svolto studi di economia nel Regno Unito (MA, Essex; PhD, Warwick). Si occupa prevalentemente di temi di economia pubblica. Ha insegnato nelle Università di Birmingham, Bergamo, Brescia, Venezia e come visiting professor negli USA, in Svezia, Germania e Cina. Attualmente è professore ordinario di Scienza delle Finanze presso l'università Cattolica di Milano, dove ha diretto anche il Dipartimento di Economia e Finanza e la Doctoral School in Public Economics. Ha svolto e svolge tuttora attività di consulenza per enti pubblici nazionali e internazionali ed è stato membro di numerose commissioni governative, compresa la Commissione sulla Finanza Pubblica presso il Ministero del Tesoro nel 2007-8. È attualmente membro dell'European Fiscal Board, un comitato di consulenza del Presidente della Commissione Europea e Vicepresidente esecutivo dell'Osservatorio sui conti pubblici dell'Università Cattolica.
Tito Boeri è professore di economia presso l'Università Bocconi di Milano e Senior Visiting Professor alla London School of Economics. È stato senior economist all’Ocse, consulente del Fmi, della Banca Mondiale, della Ue, dell’Ilo oltre che del governo italiano. Dal marzo 2015 al febbraio 2019 ha ricoperto la carica di Presidente dell'Inps. È Consigliere Scientifico della Fondazione Rodolfo Debenedetti. È stato editorialista del Sole24ore, de La Stampa e de La Repubblica e ha collaborato con quotidiani esteri quali il Financial Times e Le Monde. È tra i fondatori del sito di informazione economica www.lavoce.info e del sito federato in lingua inglese www.voxeu.org.
graziano
Ma la politica in soldoni quanto dà complessivamente alla manovra? E le banche che qualche peccattuccio ce l’hanno cosa danno alla soluzione dei problemi della nazione?