Mentre torna il nervosismo sui mercati per il rischio di una ristrutturazione del debito pubblico greco, l’opposizione si appiattisce su una proposta che non ha alcuna probabilità di essere messa in pratica. La flat tax di Berlusconi e Salvini costerebbe almeno 100 miliardi. Faranno la stessa fine dei 400 miliardi mobilitati (a parole) da Corrado Passera. Verba volant.
“L’immigrazione è un affare più redditizio della droga”, dice uno degli indagati nell’inchiesta Mafia capitale. Vediamo come pochi delinquenti riescono a speculare in un’attività povera di risorse, minando la credibilità di molte persone, associazioni e cooperative che operano correttamente.
Aumentando le tasse al terzo settore, la legge di Stabilità rischia anche di inaridire il flusso di donazioni convogliate dalle fondazioni bancarie. Eppure è proprio il sostegno al non profit una delle attività delle fondazioni da incentivare. Anziché lasciare che si dedichino al controllo spasmodico e alla gestione del potere nelle banche partecipate.
Cosa c’è dietro il boom dei “compro oro”? Ci sono 17 milioni di persone che in un anno hanno venduto grandi o -più spesso- piccoli gioielli di famiglia per tirare avanti. Così, paradossalmente, l’Italia è diventata esportatrice del metallo giallo. Un fenomeno di corto respiro, però, perché i prezzi di mercato sono calanti.
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Piero
IL FUTURO DI DRAGHI
Da giorni si parla delle dimissioni di Draghi dalla Bce e il suo probabile avvicendamento a Napolitano quale Presidente della Repubblica Italiana.
Mi auguro e spero che siano solo voci, gli italiani non meritano questa “punizione”, però, riflettendo penso che una verità ci possa essere, su tale avvicendamento.
Ricordo che, dal 2011 abbiamo avuto tre governi tecnici, nominati tutti da Napolitano per salvare una moneta chiamata “euro”, ora dopo la riforma costituzionale si andrà al voto, sicuramente i partiti antieuro avranno larghi consensi, quindi ha un senso la nomina di Draghi quale Presidente, al fine di rassicurare la Germania che rimarremmo saldi al carro dell’euro, naturalmente con le politiche di rigore che ci sono state comminate.
Ciò vuole dire, che ancora una volta il consenso del popolo verrà posto in secondo piano alle logiche del mondo della finanza e alle logiche dei paesi forti dell’Europa.
Mi auguro che non si formi nel Parlamento una maggioranza che porti alla conclusione questo disegno criminale, per il nostro “bel paese” sarebbe la fine.