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Il tortuoso cammino delle semplificazioni

Con l’approvazione dell’agenda della semplificazione, il Governo cerca di dare organicità alle misure che dovrebbero rendere più efficienti e celeri le procedure amministrative. E aiutare la ripresa. Peccato che i risultati si vedranno tra due anni: forse il crono-programma è da rivedere.
SEMPLIFICAZIONE E RIPRESA
Il primo dicembre il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’agenda per la semplificazione 2015-2017, prevista dall’articolo 24 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90.
Negli ultimi anni la semplificazione è diventata un cavallo di battaglia di tutti i Governi e quello in carica cerca ora di (ri)dare organicità e slancio all’intervento per rendere efficienti e celeri le procedure amministrative.
L’agenda assegna alla semplificazione il compito di “recuperare il ritardo competitivo dell’Italia, liberare le risorse per tornare a crescere e restituire ai cittadini e alle imprese il tempo da dedicare a quello che conta”. Ricorre in tutti i provvedimenti che hanno introdotto norme al riguardo, l’enfatizzazione delle semplificazioni e delle altre riforme di snellimento delle procedure amministrative, in base al presupposto che una responsabilità rilevante del blocco dell’economia risiede negli ostacoli che imprenditori, professionisti e altri operatori incontrano nel groviglio di adempimenti burocratici e di incertezze interpretative nell’applicazione delle norme.
È innegabile che i gravami burocratici costituiscono un ingranaggio arrugginito del meccanismo economico, ma al loro necessario sfoltimento non può essere assegnato un ruolo taumaturgico per il rilancio dell’economia.
Il numero di norme sulla sburocratizzazione della pubblica amministrazione è cospicuo, tant’è che – solo per quelle assunte entro il 2009 -“i risparmi annuali effettivi imputabili alle misure di semplificazione che già hanno prodotto effetti concreti […] ammontano a quasi quindici miliardi di euro annui”. Un intervento meritorio ma che, al momento, non ha apportato un grande contribuito alle sorti della nostra economia. A ciò si aggiunga una constatazione relativa al settore dell’edilizia, uno di quelli sul quale l’agenda interviene e sul quale si punta per la ripresa. Difficile pensare che l’adozione da parte degli oltre 8mila comuni dello stesso schema di regolamento edilizio, la standardizzazione della modulistica, la riduzione dei tempi operativi degli sportelli unici per l’edilizia, la semplificazione delle procedure relative ai titoli abilitativi alla costruzione, possano di per sé ridare vigore al mercato, senza affrontare il vero problema che lo deprime, cioè la debolezza della domanda. D’altra parte, occorre ricordare che tra il 2000 e il 2007 il numero di permessi di costruire rilasciati per realizzare nuove abitazione è stato in media di quasi 235mila (contro circa la metà del periodo 2008-2013), malgrado la complessità della normativa in materia edilizia e le lungaggini nella sua applicazione.
SEMPLIFICAZIONE A PASSO LENTO
Per contribuire alla ripresa, il progetto di semplificazione deve, in ogni caso, produrre i suoi effetti in breve tempo e c’è da augurarsi che l’economia si rimetta in moto ben prima del termine entro il quale  è prevista la conclusione del processo di sfoltimento delle procedure burocratiche per molte delle azioni inserite dall’agenda delle semplificazioni.
Nella tabella 1 sono riportati gli obiettivi perseguiti con l’agenda, le date di avvio delle operazioni per raggiungerli e quelle in cui gli utenti potranno fruire dei risultati; nella tabella 2 sono state incrociate le date di avvio e di conclusione. Delle trentasette azioni previste dall’agenda, per ben undici casi la conclusione degli interventi è indicata per il dicembre 2017 e in quattordici casi per dicembre 2016: i risultati a regime di due terzi del numero totale delle azioni programmate si vedranno non prima di due anni. Per otto delle azioni la cui conclusione è prevista nel dicembre 2016, la fase di avvio è fissata al dicembre 2015. Che è la data di inizio anche di tre delle undici azioni che produrranno i loro effetti a regime nel dicembre 2017; per quattro delle iniziative con questa scadenza non è indicata la data di inizio dei lavori (nel complesso sono quattordici quelle per le quali non è indicata la data di avvio).
Ecco alcuni esempi, per restare nel solo settore delle imprese. Per la semplificazione e standardizzazione della modulistica, con relative istruzioni, da presentare allo sportello unico per l’attività produttiva per avviare una nuova impresa è previsto un tempo di lavorazione di diciotto mesi. Occorrerà invece attendere dicembre 2016 per la conclusione dell’attività di affiancamento dei comuni e rendere operativi i Suap su tutto il territorio nazionale e per la semplificazione delle procedure preliminari per avviare una nuova impresa (con inizio operazioni, in quest’ultimo caso, a dicembre 2015). Alla standardizzazione della modulistica per la richiesta di titoli abilitativi ambientali di competenza regionale si inizierà a lavorare a giugno 2016, per avere un primo risultato a dicembre dello stesso anno e introdurre gli eventuali interventi correttivi entro dicembre 2017.
PRIMA SI PARTE, PRIMA SI ARRIVA
Il Governo stima che gli effetti economici della semplificazione e accelerazione delle procedure amministrative si tradurranno in risparmi di diversi miliardi di euro all’anno, a beneficio sia dei privati che della pubblica amministrazione. Anche se è difficile ritenere che l’alleggerimento burocratico di un certo numero di procedure sia risolutivo per stimolare, in carenza di domanda, gli investimenti privati, resta il fatto che la semplificazione libera un “tesoretto” rilevante. La parte che tocca alla pubblica amministrazione potrebbe essere investita in politiche di sostegno allo sviluppo. Perciò, prima si producono i risparmi, meglio è.
Intervenire su procedure e comportamenti consolidati è, ovviamente, complicato: occorre affrontare le inevitabili resistenze dei soggetti coinvolti e superare non pochi ostacoli tecnici. I tempi dell’agenda per la semplificazione sembrano, però, lunghi rispetto all’urgenza con cui lo stesso Governo ritiene si debba intervenire. Forse una rivisitazione del crono-programma potrebbe rivelarsi utile. D’altronde, i margini sembrano molto ampi: per un numero di interventi relativamente elevato l’avvio dell’azione è prevista a partire dal dicembre 2015 o anche dal 2016. Almeno per aprire tutti i cantieri previsti dall’agenda, è proprio necessario aspettare tanto?

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 Tabella 1 – Azioni e tempistica dell’agenda per la semplificazione 2015-2017

La cittadinanza digitale Data inizio Data fine
Diffusione del sistema pubblico di identità digitale (Spid) Aprile 2015 Dicembre 2017
Completamento dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente Dicembre 2015 Dicembre 2016
Informatizzazione del processo civile e penale Dicembre 2015 Dicembre 2016
Informatizzazione del processo amministrativo Gennaio 2015 Dicembre 2016
Diffusione dei pagamenti elettronici Dicembre 2016
Tempi medi dei pagamenti e dati di bilancio on line Gennaio 2015
Messa a regime della marca da bollo digitale Dicembre 2015 Dicembre 2016
“Come fare per” Dicembre 2015 Dicembre 2016
Il welfare e la salute
Ridurre i tempi per il riconoscimento dell’invalidità/disabilità Dicembre 2017
Eliminare le duplicazioni nella richiesta di certificazioni sanitarie per l’accesso ai benefici per le persone con disabilità Dicembre 2015
Accesso multicanale alle prenotazioni sanitarie e accesso on line ai referti sanitari Dicembre 2016 Dicembre 2017
Il fisco
Un’unica tassa sulla casa Dicembre 2015
Messa a regime della dichiarazione dei redditi precompilata per lavoratori dipendenti e pensionati Aprile 2015
Completamento della dichiarazione dei redditi precompilata con i dati relativi alle spese sanitarie Aprile 2016
Presentazione telematica della dichiarazione di successione e delle domande di voltura catastale Dicembre 2015 Dicembre 2017
Semplificazione e razionalizzazione delle comunicazioni tra fisco e contribuenti; riduzione e riorganizzazione degli adempimenti Dicembre 2015 Dicembre 2017
Il controllo fiscale incontra il contribuente Dicembre 2015 Dicembre 2017
Verifica delle misure di semplificazione già adottate e progressiva estensione di ulteriori misure all’intera organizzazione Dicembre 2017
Catalogazione e schematizzazione delle delibere comunali Dicembre 2016
Evoluzione delle procedure di aggiornamento delle banche dati catastali tramite canale telematico Dicembre 2015 Dicembre 2016
L’edilizia
Modelli unici semplificati ed istruzioni standardizzate Gennaio 2015 Dicembre 2016
Operatività sportello unico per l’edilizia per ridurre i tempi e gli adempimenti Dicembre 2015 Dicembre 2016
Semplificazione dell’autorizzazione paesaggistica per gli interventi  di lieve entità Marzo 2015 Dicembre 2016
Verifica delle misure già adottate in edilizia e semplificazione delle procedure preliminari Dicembre 2015 Dicembre 2016
Pianificazione dello sviluppo delle procedure edilizie on line Marzo 2015
Regolamento edilizio unico Febbraio 2015 Novembre 2015
L’impresa
Modulistica Suap semplificata e standardizzata e linee guida per agevolare le imprese Giugno 2016
Azioni per accelerare la gestione delle procedure complesse Dicembre 2017
SUAP operativi per ridurre tempi e adempimenti Ottobre 2015 Dicembre 2016
Ricognizione dei procedimenti Giugno 2015 Marzo 2016
Semplificazione delle procedure preliminari all’avvio delle attività d’impresa Dicembre 2015 Dicembre 2016
Tagliare i tempi delle procedure e sbloccare le conferenze di servizi Ottobre 2015
Operatività dell’autorizzazione unica ambientale e modello unico semplificato Gennaio 2015 Giugno 2016
Modulistica standardizzata per gli adempimenti ambientali Giugno 2016 Dicembre 2017
Verifica di assoggettabilità alla Via Gennaio 2015 Dicembre 2015
Semplificazione e coordinamento dei controlli sulle imprese Giugno 2015 Dicembre 2017
Azioni mirate in materia di sanità veterinaria e sicurezza degli alimenti tramite la digitalizzazione Dicembre 2017
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Pasticcio fiscale al profumo d’origano

  1. Peppino Titone

    Il problema non è solo il quando, ma anche (e sopratutto) il come si semplifica. La storia purtroppo ci insegna che molti passati provvedimenti, spacciati come svolte epocali (uno per tutto i suap), si sono rivelati essere rimedio peggiore del male. Speriamo bene!

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