Per fronteggiare l’inevitabile recessione causata dalla pandemia si parla molto di “helicopter money”. Ma non sarebbe immaginabile, e sarebbe anzi controproducente, che diventasse uno strumento ordinario della politica monetaria.
Che cos’è la “moneta dagli elicotteri”
Di fronte alla inevitabile recessione causata dalla crisi pandemica abbondano proposte alternative di politica economica. Vanno logicamente distinte dalle indifferibili necessità di incremento della spesa sanitaria (espansione della capacità degli ospedali, acquisto di respiratori artificiali, reclutamento di personale medico e altro ancora).
Tra le proposte discusse dagli economisti, una delle più radicali è quella cosiddetta della “moneta dagli elicotteri” (helicopter drop). Vuol dire che da domani potremmo vedere banconote piovere dal cielo? E se avvenisse, sarebbe una risposta razionale all’emergenza economica che l’Eurozona sta fronteggiando?
Quando si parla di helicopter drop non si deve letteralmente pensare a moneta che piove dal cielo. In realtà, quando gli economisti ne discutono possono avere in mente tre modalità alternative. Nella prima, il governo del paese di Paperopoli aumenta i trasferimenti a famiglie e imprese (riduzione di tasse, aumento di sussidi di disoccupazione) e si finanzia emettendo nuovo debito pubblico. Il nuovo debito pubblico non viene acquistato, come normalmente avviene, da operatori finanziari o agenti economici (imprese e famiglie), bensì direttamente dalla banca centrale. E risulta perciò nel bilancio della banca centrale stessa, per un orizzonte temporale che può essere – è un aspetto molto importante – temporaneo oppure indefinito.
Una seconda versione di helicopter drop, più radicale, è che i trasferimenti e sussidi del governo di Paperopoli, indirizzati a imprese e famiglie, siano direttamente finanziati dalla banca centrale. Questa modalità ha due implicazioni. Da un lato, non si verifica una corrispondente espansione di debito pubblico. Ma dall’altro lato, l’effetto di bilancio è una riduzione di capitale della banca centrale.
Ma forse la forma più estrema di helicopter drop è una terza. In questo caso, la banca centrale accredita direttamente i conti correnti di imprese e famiglie di un certo ammontare. È la modalità che meglio approssima l’idea della moneta che piove dagli elicotteri. Il problema centrale, in questo caso, è che, nella Eurozona, la Bce non può regalare o prestare soldi direttamente a imprese e famiglie. Quindi, qui la forma che l’helicopter drop può assumere richiede necessariamente l’azione di due motori contemporanei: quello fiscale e quello monetario.
Il rischio inflazione
Indipendentemente dalle diverse modalità che l’helicopter drop può assumere (che hanno tutte pro e contro), è però importante chiarire che si tratta di una misura auspicabile, e che può essere realisticamente presa in considerazione, solo quando si verificano due condizioni. Primo, uno shock economico molto ampio, che rischi di congelare i flussi di reddito di imprese e famiglie. Secondo, uno shock economico che abbia natura temporanea.
La teoria economica suggerisce infatti che l’unica condizione che possa rendere l’helicopter drop efficace è che abbia la natura di intervento una tantum. Questo punto centrale viene spesso dimenticato nel dibattito sulle possibili virtù salvifiche della “moneta dagli elicotteri”.
Supponiamo infatti che ogni mattina, in modo del tutto prevedibile, gli elicotteri volino sulla nostra testa e incrementino la quantità di moneta del 5 per cento rispetto al giorno prima. In questo caso, se foste un negoziante o un imprenditore, che cosa fareste? Prima di andare a dormire, schiaccereste un tasto sul vostro computer e programmereste per il giorno dopo un incremento dei prezzi esattamente del 5 per cento. Molto più facile fare profitti così piuttosto che incrementando la produzione. Ne deduciamo che se la moneta fosse lanciata dagli elicotteri in modalità permanente, si tradurrrebbe solo in maggiore inflazione, lasciando il potere d’acquisto degli individui inalterato, con zero effetti sui consumi.
Circostanze eccezionali e di natura (speriamo) temporanea come quella che stiamo vivendo possono giustificare misure di natura eccezionale. Ma è impensabile, e sarebbe controproducente, immaginare che l’helicopter drop possa diventare uno strumento normale di intervento della banca centrale. Perché in questo caso, traducendosi inevitabilmente in incrementi generalizzati dei prezzi, la moneta lanciata dagli elicotteri si brucerebbe prima ancora di toccare il terreno.
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vieri
Tenuto conto che “helicopter money” è uno strumento di natura temporanea e limitata, per evitare una fiammata inflazionistica (peraltro assai inverosimile dati i bassi prezzi del petrolio e l’alta disoccupazione di cui soffre da tempo l’europa), la BCE potrebbe contemporaneamente emettere essa stessa obbligazioni?
Enrico D'Elia
L’helicopter money è indubbiamente una soluzione estrema, ma l’ultimo dei rischi che vedo in questo momento è una esplosione dei prezzi. Una cosa del genere può avvenire dopo una guerra in un paese semidistrutto oppure in un’economia al collasso. Invece in questo momento abbiamo ampi margini di capacità produttiva inutilizzata e quindi la prima risposta del sistema economico sarebbe essenzialmente un aumento/ripresa della produzione. A parte questo, oggi chi comprerebbe titoli per coprire un buco di produzione dell’ordine del 5-10% del GDP mondiale per finanziare la ripresa? E chi chiederebbe credito per investire con prospettive così disastrose? Forse qualche remoto rischio di inflazione si potrebbe anche correre.
Agostino De Zulian
Ho appreso che il PATTO DI STABILITA’ è venuto meno.
La politica economica attuata dai politici italiani da 40/45 anni a questa parte con questa facilitazione diventerà ancora più disastrosa.
Io scommetto che arriverà la “PATRIMONIALE”.
In semplicità penso che ci sarà la CONFISCA (possibile in più modi) DI MOLTE PROPRIETA’ PRIVATE DI ONESTI CITTADINI ITALIANI.
Penso già ora che sarà necessario pagare, in un prossimo futuro, il DEBITO PUBBLICO prodotto da MOLTE SPESE INUTILI a breve non più sostenibile.
L’INFLAZIONE farà la sua parte per depotenziare il POTERE DI ACQUISTO DI OGNUNO.
Semplicemente oggi c’è stato l’annuncio dell’arrivo della NUOVA POVERTA’ IN ITALIA e forse anche in Europa.
toninoc
In alternativa agli espropri o alle patrimoniali si potrebbe tentare di far pagare le tasse agli SCIACALLI che finora hanno usufruito di tutti i servizi pubblici senza il DOVUTO contributo necessario al loro funzionamento.
Giuseppe GB Cattaneo
Questa è un’occasione unica ed irripetibile per introdurre il reddito universale di base, riformare il sistema tributario ed il sistema pensionistico in funzione del reddito universale. Tutto il resto è fuffa
camilla
Ma in un contesto come quello nel quale ci troviamo indotto da uno shock esogeno, una maggiore offerta di moneta non servirebbe a uguagliare una maggior quantità di moneta domandata?