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Espansiva o restrittiva? Come leggere la politica monetaria della Fed

Il taglio dei tassi di 50 punti base operato dalla Fed nell’ultima riunione ha sorpreso gli analisti. Il tasso di interesse reale rimane però al di sopra di quello reale naturale. Dunque, nel prossimo futuro possiamo aspettarci nuovi ribassi, ma graduali.

La scommessa della Fed

La Fed ha deciso di abbassare di 50 punti base i tassi d’interesse sui depositi, ma sull’entità del taglio c’è stata fino all’ultimo molta incertezza, che ha innervosito i mercati finanziari. La scelta però sarà utile all’economia europea. E a Kamala Harris.   

Un ebook su inflazione e politica monetaria

Il ritorno dell’inflazione dopo 40 anni è arrivato a seguito di un decennio in cui, al contrario, la dinamica dei prezzi era stagnante. Questo straordinario fenomeno inflazionistico è stato innescato in Europa dalla guerra in Ucraina e dal conseguente andamento dei prezzi energetici, che hanno guidato l’inflazione sia nella fase di crescita che in quella di successiva decelerazione. Ma l’energia non è stata l’unica causa: i prezzi avevano già iniziato a crescere per la crisi dei porti e l’interruzione delle catene globali del valore, entrambe conseguenze dei vari lockdown dovuti alla pandemia.

In questo ebook ripercorreremo i vari momenti e aspetti della crescita dei prezzi, dagli effetti scatenanti alle conseguenze, dalle risposte di policy ai nuovi approcci delle banche centrali.

Puoi scaricarlo compilando il modulo a questo link.

Bce ancora in cerca di un assetto operativo

La Bce non ha ancora definito il quadro operativo che emergerà dalla normalizzazione, come invece hanno fatto altre banche centrali. Nella scelta di un sistema dove l’eccesso di liquidità è creato dalla domanda o dall’offerta, è rimasta in mezzo al guado.

All’economia europea serve più del taglio dei tassi

La Bce continua a mantenere una politica monetaria restrittiva. Ma ancheun eventuale calo dei tassi non risolverà i gravi problemi dell’economia europea senza passi avanti nella realizzazione dell’Unione monetaria e dell’Unione del mercato dei capitali.

La prudenza delle banche centrali

Perché le banche centrali sono così riluttanti a tagliare i tassi d’interesse? Semplicemente perché l’economia tradizionale è incapace di prevedere il futuro in un mondo caratterizzato dal susseguirsi di crisi: dalla pandemia al protezionismo, alle guerre.

Anno nuovo, vecchi tassi per la Bce

Nonostante il calo dell’inflazione, la Bce ha deciso di non ridurre i tassi di interesse. La Banca centrale è ora preoccupata per la dinamica salariale in alcuni paesi e per una nuova possibile fiammata inflazionistica causata dalle crisi geopolitiche.

Dalla Bce una promessa difficile da mantenere

L’inflazione è oggi molto più resistente e meno sensibile ai rialzi dei tassi. La promessa indiretta della Bce di mantenerli invariati d’ora in avanti sembra difficile da mantenere. A meno di non mettere in discussione il target del 2 per cento.

Partecipazione al lavoro e disuguaglianze: il ruolo della politica monetaria *

Le crisi economiche colpiscono di più i lavoratori a basso reddito, che spesso rinunciano a partecipare al mercato del lavoro. Attraverso un effetto di selezione scende così la disuguaglianza. La politica monetaria dovrebbe prestare attenzione al fenomeno.

Perché la crisi bancaria innervosisce mercati e banche centrali

La bufera che ha investito il sistema bancario americano ed europeo non sembra placarsi. Le ragioni vanno ricercate nella difficoltà di gestire la politica monetaria in un contesto di alta inflazione e in una situazione rapidamente cambiata per le banche.

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