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Tag: helicopter money

Quando e perché utilizzare la moneta a scadenza*

Strumento utile per uscire più velocemente dalle recessioni, la moneta a scadenza inciderebbe su legittimi diritti individuali. Spetterebbe dunque a governi e parlamenti decidere se, come e quando utilizzarla nell’interesse dei propri cittadini.

Il Punto

Dopo un aprile con le maggiori economie mondiali in recessione profonda, vari indici anticipano in questo maggio una sensibile ripresa. Ma la crisi ci tormenterà ancora per un po’. In Italia imprese produttive e sane rischiano il crac per carenza di liquidità. Le misure per aiutarle hanno meccanismi lenti e complicati, mentre è essenziale la rapidità. Tra spesa pubblica finanziata emettendo moneta e trasferimenti monetari ai privati, il primo di questi strumenti della Bce è più adatto a frenare l’attuale caduta di domanda e offerta.
Contagio da coronavirus pari all’infortunio sul lavoro? Sì, ma solo ai fini del trattamento assicurativo. La responsabilità del datore di lavoro non c’entra. Nelle province lombarde più colpite dal Covid-19 l’aspettativa di vita si ridurrà di vari anni. È la riduzione più significativa dalla seconda Guerra mondiale. La storia della pestilenza del ‘600 e di altre catastrofi fornisce un prezioso insegnamento sulle conseguenze economiche: dall’assenza di solidarietà tra stati perdono tutti. La repressione a Hong Kong può rappresentare un nuovo gradino dell’escalation verso la nuova guerra fredda tra regime a partito unico e democrazia.
Quasi tutti abbiamo risparmiato sui trasporti durante il lockdown. Con impatto negativo sulle entrate pubbliche: in fumo buona parte dei 25 miliardi di accise sui carburanti. Senza contare la perdita sull’Iva.
Con la morte di Alberto Alesina la scienza economica perde un grande innovatore e un maestro coinvolgente. A lavoce.info mancherà l’amico e il brillante collaboratore.

Tre nuovi ingressi in redazione: Alessia Amighini, Rony Hamaui e Leonzio Rizzo, che i lettori de lavoce.info già conoscono attraverso numerosi loro interventi. Tutti e tre ci daranno contributi originali e di alto livello soprattutto su temi di economia internazionale, finanza, fisco e conti pubblici. Ad Alessia, Rony e Leonzio un caloroso benvenuto.

Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “La crisi climatica non si è fermata per il Covid“, con Marzio Galeotti e Alessandro Lanza.

Quali strumenti scegliere per frenare la crisi

Per contrastare la rapida caduta della domanda e dell’offerta è meglio utilizzare la spesa pubblica finanziata attraverso l’emissione di moneta o i trasferimenti di moneta ai privati? Dipende dagli effetti redistributivi e dalla fase economica.

Soldi dagli elicotteri sul Regno Unito?

Il governo britannico finanzierà nuova spesa pubblica tramite la monetizzazione del debito. Una mossa spregiudicata resa possibile dalla credibilità delle istituzioni in gioco ma che, se reiterata, rischia di minare l’indipendenza della banca centrale.

Il Punto

Tamponi, tanti tamponi (quasi 250 mila) è il primo caposaldo della strategia di successo della Corea del Sud contro il Covid-19. Il secondo è il tracciamento e l’identificazione dei cittadini infetti. Il terzo: anche gli asintomatici in ospedale. Le chiusure, invece, imposte solo a università, scuole e biblioteche.
Distribuire soldi a pioggia da parte di governi o banche centrali (l’helicopter money di cui si parla da giorni) è un rimedio estremo di fronte a un male estremo come il rischio di una recessione epocale che distrugga il reddito di imprese e famiglie. Ma, per non produrre inflazione, dovrà avere natura solo temporanea. Anche la Bce – riparando alla gaffe della scorsa settimana – farà la sua parte contro il coronavirus acquistando 750 miliardi di titoli pubblici e privati. Contro il rialzo degli spread ci sarebbe anche da rendere più flessibile e meno penalizzante l’accesso al fondo salva-stati (Mes) e ai programmi di assistenza Ue (Omt). E poi, sempre dalle autorità, le banche si aspettano più flessibilità nell’applicazione dei costosi adempimenti regolamentari. Altrimenti anche le politiche monetarie più generose saranno inefficaci nel far tornare il credito al settore privato.
È un ombrello per proteggere il reddito di un gran numero di lavoratori e favorire la conciliazione famiglia-lavoro, ma il decreto cura Italia non arriva a tutte le categorie svantaggiate di cittadini. Sarebbe stato utile rafforzare il reddito di cittadinanza.
Il prezzo del petrolio che crolla sotto i 30 dollari dipende solo un po’ dal crollo di domanda dovuto alla pandemia. Conta anche l’aspro conflitto fra i tre blocchi dei principali produttori: Stati Uniti, Russia e Arabia Saudita.
Altro che coronavirus! I pericoli che incombono specificamente su chi lavora da casa sono tanti e diabolici. Dalle correnti daria alla presa elettrica domestica fuori norma, alla scarsa illuminazione. Elencati in un manuale di 13 pagine dellInail che il datore di lavoro è tenuto a consegnare ai dipendenti in smart working.

Soldi dagli elicotteri: si può fare?

Per fronteggiare l’inevitabile recessione causata dalla pandemia si parla molto di “helicopter money”. Ma non sarebbe immaginabile, e sarebbe anzi controproducente, che diventasse uno strumento ordinario della politica monetaria.

Il Punto

Mentre nell’ingovernabile Spagna torna il “voto utile” e vanno in soffitta le aspirazioni di governo di Podemos, la slavina Brexit produce i suoi effetti. In Gran Bretagna – dove scozzesi, nordirlandesi e londinesi hanno per lo più scelto il Remain – incombe lo spettro del Regno Disunito. Ma l’opzione di rimanere nella Ue è giuridicamente possibile solo per la Scozia. Il referendum inglese ha anche diviso le generazioni. I giovani che hanno votato volevano restare in Europa. Ma più del 50 per cento di quelli sotto i 25 anni sono rimasti a casa. In campo economico, l’aumento delle barriere al commercio internazionale potrebbe costare alle famiglie britanniche tra 850 e 1.700 sterline all’anno. Ed è incerto il futuro della piazza finanziaria di Londra poiché gli operatori con base sulle rive del Tamigi perderanno l’accesso al mercato comunitario. E così Cameron auspica per il suo paese un’Europa à la carte che Bruxelles vede come il fumo negli occhi.
Intanto, visti i tempi eccezionali, tanti chiedono alla Bce una politica monetaria non convenzionale al cubo: distribuire denaro ai cittadini (“helicopter money”). Sostituendo, di fatto, i governi in un’azione di politica fiscale. Meglio valutare prima le possibili conseguenze. Chi certo non innaffia di soldi la clientela sono le banche che piazzano i fondi d’investimento. E anzi si inventano modi per mungere i risparmiatori sotto forma di occulte commissioni di collocamento incassate giorno per giorno per un totale pari a un terzo dei loro utili.
Contribuiscono alla deflazione i salari in diminuzione (-0,7 per cento, -1,4 nella sola industria, primo trimestre 2016 su 2015). Difficile aumentarli quando la produttività ristagna. Se non riducendo il cuneo fiscale.

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Convegno de lavoce.info
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Salvare l’Europa dopo Brexit: l’elicottero non serve

Chiedere alla Bce di distribuire denaro a pioggia è un sintomo dell’inefficacia delle normali regole di politica fiscale. Il principio del bilancio in pareggio ha finito per ostacolare ogni ragionevole tentativo di gestire il disavanzo in funzione anti-ciclica. Soluzioni nuove per salvare l’Europa.

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