La transizione ecologica può essere un’opportunità per i paesi emergenti. Come dimostra la Cina, l’adozione di politiche per la creazione di sistemi di innovazione nazionale permette di recuperare i divari. E a volte di conquistare la leadership globale.
L’esempio della Cina
La transizione ecologica può rappresentare un’opportunità di sviluppo anche per i paesi emergenti. Guardando alla Cina, un nostro recente articolo sottolinea l’importanza delle politiche energetiche, industriali e commerciali per la creazione di green windows of opportunity (Gwo) che, generando un cambiamento strutturale nel sistema economico di questi paesi, permettono loro di recuperare il ritardo tecnologico in settori della green economy, come le energie rinnovabili.
Nel nostro articolo proponiamo un modello analitico per analizzare il recupero nei settori green, riassunto nella figura 1, che pone al centro le green windows of opportunity, guidate dai cambiamenti istituzionali e politici piuttosto che da quelli tecnologici o di mercato, come è avvenuto in settori quali l’elettronica o la cantieristica navale.
L’evidenza empirica raccolta sui settori delle biomasse, idroelettrico, solare fotovoltaico, solare termodinamico a concentrazione ed eolico mostra che i cambiamenti istituzionali sono all’origine delle finestre di opportunità. La Cina ne offre alcuni esempi interessanti: la legge sulle energie rinnovabili del 2006 e alcuni programmi mission oriented come il Golden Sun Demonstration Programme, che sono alla base del recupero nel settore solare fotovoltaico. Infatti, una combinazione di tariffe feed-in a sostegno della domanda e di programmi pubblici di ricerca e sviluppo ha permesso alle imprese cinesi di sopravvivere alla caduta della domanda globale avvenuta in seguito alla crisi finanziaria del 2008, sostituendola con una forte crescita della domanda interna, e allo stesso tempo sostenendo la creazione di capacità tecnologica autonoma, fino a raggiungere la leadership a livello mondiale nel settore anche in ambito tecnologico.
Figura 1
Il ruolo delle imprese e degli altri attori economici e istituzionali
La trasformazione generata dalle Gwo non può essere però considerata né scontata né automatica. La natura delle azioni delle imprese e degli altri attori privati e pubblici presenti nei diversi sistemi settoriali determina se e come le potenziali opportunità si traducono in realtà e influenzano le traiettorie di recupero. Anche la maturità delle tecnologie verdi influisce significativamente sulle traiettorie settoriali. Il catch-up è più facile nei settori tecnologicamente maturi, che hanno conoscenze più codificabili e facilmente trasmissibili. In questo caso, nella fase di sviluppo iniziale le imprese accumulano capacità produttiva, adottando tecnologie disponibili a livello globale e il successo nel mercato dipende dagli investimenti di capitale e dalle capacità organizzative.
Ma diversi casi mostrano che per potenziare e approfondire le capacità tecnologiche è necessario un cambio di marcia: ad esempio, nel settore dell’energia idroelettrica, grazie a investimenti pubblici crescenti in ricerca, negli ultimi dieci anni le università cinesi hanno assunto un ruolo centrale nelle reti internazionali di citazione dei brevetti. Lo sviluppo di capacità tecnologica autonoma ha portato la Cina a essere al centro della trasformazione green del settore idroelettrico.
Un altro aspetto fondamentale è l’esistenza di sistemi di innovazione settoriali sviluppati, caratterizzati da intense interazioni tra imprese, fornitori, produttori di tecnologia e istituzioni finanziarie: è alla base, per esempio, del successo dell’industria cinese del solare. Mentre nel caso di quella eolica, la continua evoluzione delle tecnologie spiega l’incapacità cinese di evolvere dall’assorbimento di tecnologie importate allo sviluppo tecnologico autonomo. Così le imprese cinesi dominano il mercato domestico, che è il più grande al mondo, ma non hanno raggiunto la frontiera tecnologica e sono deboli nel mercato globale.
Le diverse traiettorie di recupero nei settori green
Traiettorie diverse di catch-up, illustrate nella figura 2, possono essere interpretate come risultato di una varietà di fattori settoriali, tecnologici e politici. Il recupero nel mercato è misurato in termini di acquisizione di quote crescenti di quello nazionale e globale. Nei settori delle energie rinnovabili, può essere quantificato come la capacità di generazione di energia (misurata in megawatt) venduta nel mercato nazionale o globale.
Il catch-up tecnologico è identificato distinguendo tra tecnologia new-to-the-country e raggiungimento della frontiera tecnologica a livello globale e può essere misurato utilizzando informazioni quantitative su numero e qualità dei brevetti.
La prima traiettoria è quella seguita dal settore idroelettrico e da quello delle biomasse, entrambi passati dall’imitazione domestica attraverso l’adozione di tecnologie new-to-the-country alla leadership tecnologica a livello mondiale.
Nel solare fotovoltaico la traiettoria è stata caratterizzata dal learning from exporting alla leadership globale: le imprese cinesi hanno iniziato esportando nel mercato globale, sulla base di tecnologie importate e introdotte in Cina da alcuni imprenditori rimpatriati, si sono in seguito focalizzate sul mercato interno e sullo sviluppo di tecnologie autonome, che sono poi state sfruttate per tornare nel mercato globale.
Nel caso del solare termodinamico a concentrazione, un settore relativamente più nuovo rispetto agli altri analizzati, la Cina è leader tecnologico a livello mondiale, ma per il momento le potenzialità di mercato rimangono poco chiare e lo sviluppo finora è stato lento.
Quanto al settore eolico, è caratterizzato da imitazione in ambito tecnologico, grazie alla quale le imprese cinesi dominano il mercato interno, ma a livello globale la loro presenza rimane limitata e soprattutto lontana dalla frontiera tecnologica.
Figura 2
Quali politiche?
Le Gwo sono un’opportunità per la Cina e potenzialmente per altri paesi emergenti. Adottando politiche attive per migliorare le capacità tecnologiche e costruire sistemi di innovazione nazionali e settoriali, i paesi emergenti hanno la possibilità di recuperare il divario con i paesi avanzati e, persino, di conquistare la leadership a livello tecnologico e nel mercato globale. Le politiche ambientali ed energetiche sono fondamentali per l’emergere delle Gwo; allo stesso tempo, le politiche industriali e di innovazione sono importanti per creare le capacità di produzione e le tecnologiche a livello di impresa e di sistema necessarie per rispondere alle opportunità che si creano. L’affermarsi di nuovi paesi leader nelle energie rinnovabili potrebbe avere un effetto positivo a livello internazionale, riducendo il prezzo delle tecnologie e rendendole così più accessibili per i paesi del Sud del mondo.
I risultati sulle energie rinnovabili hanno implicazioni politiche importanti anche in altri settori, come la salute e le infrastrutture digitali, che sono fondamentali per la costruzione di una società più inclusiva. Il coordinamento delle politiche e gli sforzi della comunità globale per garantire la parità di accesso e la produzione responsabile di beni pubblici globali potrebbero infatti creare finestre di opportunità globali guidate da grandi sfide.
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