Le recenti vicende che hanno interessato la scuola italiana, tutte in  senso negativo considerando l’accento posto sui tagli delle risorse a tutti i livelli, la crisi della didattica generata dall’abolizione delle compresenze, e la scandalosa, oltre che anticostituzionale, campagna di finanziamento della scuola privata a spese della scuola pubblica ha portato, dove possibile, a un maggiore coinvolgimento dei genitori attivi. Per questo sono nate, spontaneamente e a macchia di leopardo, tante associazioni dei genitori che si sono poste l’obiettivo di cercare di sostenere con le proprie forze la scuola pubblica traballante, partendo dal presupposto fondamentale che quello che conta è l’istruzione impartita ai propri figli. Se quindi non si vuole considerare la scuola come un parcheggio, la cosa da fare è cercare di intervenire con le proprie piccole forze. Qua e là sono quindi nate associazioni che si occupano di raccogliere fondi per la scuola in maniera più o meno organizzata o estemporanea, spesso con la ricerca di sponsor per feste di scuola o di quartiere o ancora con l’organizzazione di vendite di oggetti di artigianato o altro. Ma quello che presentiamo è un modello diverso, valido per le scuole dell’obbligo. Molto spesso i genitori degli alunni lavorano entrambi, e risulta quindi complicato occuparsi del problema pratico legato alla volontà di consentire a propri figli di frequentare una palestra o un corso di musica, oltre che oneroso  finanziariamente. I genitori attivi dell’Istituto Comprensivo Cadorna di Milano (una materna, due elementari, una media) hanno iniziato a organizzare i corsi extracurriculari in maniera autonoma. I genitori si sono costituiti in associazione sportiva dilettantistica e culturale, raggiungendo gli obiettivi prefissati, quali l’organizzazione dei corsi, prevalentemente di tipo sportivo, come judo, basket, danza e tanti altri, o anche artistici come l’insegnamento di strumenti musicali, cercando direttamente i migliori istruttori, come è ovvio che sia trattandosi di istruzione da impartire ai propri figli, utilizzando direttamente le palestre e le altre strutture della scuola, che altrimenti sarebbero rimasti inutilizzate. Viene così evitato in parte il carosello di trasferimenti rapidi dalla scuola a palestre esterne, e i ragazzi possono restare nella loro scuola in un ambiente familiare conosciuto e protetto.Ma un altro vantaggio di questo modello è quello economico. Infatti, considerando che l’uso dei locali è affidato a un costo convenzionato, e che tutta l’attività di gestione (raccolta iscrizioni e gestione quotidiana del corso) viene svolta da genitori volontari, risulta che il costo maggiore sia quello dell’istruttore. In questa maniera la quota relativa alla frequenza del corso diventa assolutamente concorrenziale rispetto a quella del mercato. In più l’Associazione può valutare se far partire corsi in perdita se ritenuti ugualmente interessanti. A conti fatti però molti corsi, grazie alla politica di qualità scelta, riscuotono un buon successo, generando un certo margine di attivo. L’Associazione sceglie quindi la destinazione di questo margine, e dato che non ha scopo di lucro, dirige le risorse verso la scuola stessa. Ecco che quindi il giro virtuoso si conclude, con la soddisfazione dei genitori che non si affannano per i corsi extracurriculari dei propri figlioli e dei ragazzi che si divertono con attività di svago nella propria scuola. Ma a guadagnarne di più è proprio la scuola, che amplia il piano dell’offerta formativa, e trova una fonte di risorse che innesta una marcia in più in periodi di ristrettezze. Basti considerare che l’Associazione ha finanziato in questi anni un certo numero di lavagne interattive multimediali (LIM), nonché l’ammodernamento del laboratorio di informatica e finanziato corsi di aggiornamento per gli insegnanti. I genitori dell’Associazione, infine, trovano così la possibilità di essere parte integrante e decisiva, intervenire attivamente nelle scelte e nella gestione, oltre ad avere la soddisfazione di essere volontari attivi della scuola dei propri figli, per la loro migliore istruzione.Il modello indicato sta riscuotendo un buon successo a livello  comunale, tanto che il Comune di Milano, con gli assessori e commissioni competenti, sta verificando la possibilità di promuoverlo e diffonderlo dove possibile.
Fulvio Astori
Presidente dell’Associazione Cadorna

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