Dal 2035 nell’Unione europea potranno essere vendute solo automobili alimentate con energia elettrica o idrogeno, convenzionalmente considerate a zero emissioni di CO2.Al di là delle polemiche che la scelta della Commissione suscita, resta il fatto che di auto nuove se ne vendono pochissime. E dunque sarebbe utile occuparsi anche di quelle già in circolazione e della decarbonizzazione dei carburanti. Varato in tutta fretta, il disegno di legge sull’autonomia differenziata lascia aperte molte questioni cruciali. Una riflessione su quanto accaduto in passato con la sanità – delegata alle regioni nel 1980 – potrebbe evitare di ripetere gli stessi errori. L’applicazione delle nuove regole sui requisiti patrimoniali delle banche decise dal Comitato di Basilea nel 2017 è stata rinviata al 2025. C’è da sperare che le autorità europee riescano presto a sciogliere i nodi irrisolti, in modo da permettere agli istituti bancari di adeguarsi alle novità. Pur se di pochi punti percentuali, i rialzi dei tassi di interesse decisi dalla Bce comportano notevoli aumenti delle rate dei mutui a tasso variabile. Si potrebbero prevedere alcune forme di sostegno per le famiglie che oggi spendono una parte considerevole del loro reddito per pagare la prima casa. Il processo verso un nuovo ordine mondiale non vedrà la fine della globalizzazione, ma un riassetto per gruppi integrati di paesi affini, sotto la sfera di influenza americana o cinese. La competizione tra i due blocchi per l’egemonia economica, politica e culturale metterà l’Unione europea in una posizione difficile.
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