La pandemia ha ridotto i consumi delle famiglie, favorendo il risparmio, soprattutto nei nuclei più abbienti. Oggi è questa fascia che sostiene la spesa, spesso con consumi legati al tempo libero. Finito a giugno il contributo delle altre famiglie.
Autore: Concetta Rondinelli
Concetta Rondinelli è economista senior presso il Dipartimento di Economia e Statistica della Banca d’Italia, vice Capo della Divisione Indagini campionarie del Servizio Analisi Statistiche; dal 2007 al 2023 ha lavorato presso il Servizio Congiuntura e Politica Monetaria. I suoi interessi di ricerca riguardano il ruolo che le dinamiche microeconomiche, con particolare riferimento alle famiglie, hanno sui fenomeni aggregati di consumo, risparmio e aspettative. È stata Visiting Fellow presso il Nuffield College di Oxford e l’Università di Essex; si è laureata in Economia Politica presso l’Università Bocconi, dove ha anche conseguito il dottorato di ricerca in Statistica.
La pandemia ha cambiato le abitudini di spesa delle famiglie italiane. Le misure restrittive adottate per contenere la diffusione del virus hanno colpito di più le regioni settentrionali e i settori caratterizzati da un’elevata interazione interpersonale.
La pandemia ha determinato un forte aumento del risparmio delle famiglie italiane. Chi poteva permetterselo ha risparmiato, anche per fronteggiare eventi inattesi. Acuita da incertezze sanitarie ed economiche, l’attitudine potrebbe persistere nel tempo.