Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 103 di 188

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Grecia: domande e risposte

Sulla questione greca c’è una gran confusione. Anche perché molti intendono sfruttarla per finalità di dibattito politico interno o internazionale. È opportuno tentare di fare un po’ di chiarezza. Ecco alcuni fatti e rimandi a documenti che possono aiutare in questo senso.

Che cos’è il Quantitative easing

Il 22 gennaio la Bce ha varato un piano di Quantitative Easing dalla portata ambiziosa. Ma cos’è, e come funziona, il Quantitative Easing? Un dossier di articoli sul tema.

Perché chi delinque non paga sanzioni ?

In questi tempi amari di crisi economica e finanziaria, vengono chiesti ai cittadini, magari bravi padri di famiglia ed onesti lavoratori, sempre maggiori sacrifici: aumento delle tasse e delle tariffe dei servizi pubblici, incremento del prezzo del carburante, congelamento delle buste paga e così via dicendo.
Mentre, appare assai strano che ad un governo innovatore non venga in mente di adeguare le pene pecuniarie penali stabilite nel nostro codice penale del 1930 per i diversi reati a carico di chi ha trasgredito alle regole del vivere civile.

Scontro di civiltà o insufficienze della politica?

Gli attacchi terroristici che hanno colpito la Francia turbano per due motivi: la violenza che sprigionano e il bersaglio verso cui si dirigono. Al primo aspetto i media ci hanno quasi abituati, più difficile (ma questo è positivo) è metabolizzare il secondo. Non si può aggredire un giornale, non si può uccidere chi scrive e chi disegna. Indipendentemente da che cosa scrive e disegna. Su forme e contenuti scelti e praticati da Charlie Hebdo esistono pareri differenti. Nello stesso mondo occidentale, alle immagini “in libertà” (è il caso di dire) della tradizione libertaria alcuni preferiscono l’autocontrollo, ai toni forti l’understatement.

Deflazione, il ritorno

Le stime preliminari di Eurostat indicano che, dal mese di dicembre, l’eurozona è entrata in deflazione. Non è la prima volta che ciò avviene: l’indice dei prezzi al consumo era già diminuito nel 2009. Ma quali sono le conseguenze, e quali i rimedi? Una raccolta di articoli.

Il Punto

Ma la legge di Stabilità stabilizza i conti pubblici? Mettiamo a confronto le prospettive fino al 2017: quanto sarebbe successo senza i nuovi provvedimenti e ciò che invece dovrebbe succedere con le misure adottate. Flessione della spesa nel 2015 e poi abbondante rialzo. Idem le entrate. Eppure il deficit dello Stato viene abbattuto nel 2017 fino allo 0,7 per cento del Pil. Sempre che il Pil abbia davvero una crescita robusta.
Con il Jobs act, Renzi manda quasi in soffitta l’articolo 18 e introduce le tutele crescenti nel contratto di lavoro a tempo indeterminato. Ma non affronta il problema della precarietà lasciando in vita tutti i tipi di rapporto a tempo determinato ed esclude il pubblico impiego dalla nuova normativa. È un pezzo di vera riforma del lavoro. Da completare. Vediamo quali effetti potrà avere sulle imprese che finora -come mostra una ricerca- hanno evitato l’articolo 18 non tanto comprimendo sotto 15 il numero degli occupati (soglia di applicazione della norma) quanto ricorrendo a lavoratori temporanei e parasubordinati, non tutelati. Cresciuta in tutta l’Eurozona con l’arrivo della crisi, la disoccupazione giovanile si è assestata nei paesi del Nord e del centro ma continua a crescere vertiginosamente in quelli più fragili, Italia inclusa. Senza una svolta è alto il rischio che chi rimane a lungo inattivo si ritrovi le proprie skill professionali superate e inutili.
Emanato all’epoca dei grandi scandali finanziari USA dei primi anni 2000 (Enron), la legge Sarbanes-Oxley sanziona negli Stati Uniti l’occultamento di documenti e oggetti per ostacolare le indagini. Ora queste norme sono state applicate a un pescatore di cernie fuori regola. Storia grottesca che illustra come leggi scritte male si possono trasformare in costi e rischi eccessivi per cittadini e imprese.
Il nostro amico e collega Tito Boeri è stato nominato presidente dell’Inps dal Consiglio dei ministri. Com’è consuetudine de lavoce.info, rimane membro della redazione in aspettativa, vale a dire non attivo per la durata dell’incarico. A Tito i nostri migliori auguri di buon lavoro!
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Il Punto

Mentre torna il nervosismo sui mercati per il rischio di una ristrutturazione del debito pubblico greco, l’opposizione si appiattisce su una proposta che non ha alcuna probabilità di essere messa in pratica. La flat tax di Berlusconi e Salvini costerebbe almeno 100 miliardi. Faranno la stessa fine dei 400 miliardi mobilitati (a parole) da Corrado Passera. Verba volant.
“L’immigrazione è un affare più redditizio della droga”, dice uno degli indagati nell’inchiesta Mafia capitale. Vediamo come pochi delinquenti riescono a speculare in un’attività povera di risorse, minando la credibilità di molte persone, associazioni e cooperative che operano correttamente.
Aumentando le tasse al terzo settore, la legge di Stabilità rischia anche di inaridire il flusso di donazioni convogliate dalle fondazioni bancarie. Eppure è proprio il sostegno al non profit una delle attività delle fondazioni da incentivare. Anziché lasciare che si dedichino al controllo spasmodico e alla gestione del potere nelle banche partecipate.
Cosa c’è dietro il boom dei “compro oro”? Ci sono 17 milioni di persone che in un anno hanno venduto grandi o -più spesso- piccoli gioielli di famiglia per tirare avanti. Così, paradossalmente, l’Italia è diventata esportatrice del metallo giallo. Un fenomeno di corto respiro, però, perché i prezzi di mercato sono calanti.
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Il Punto

Una piccola-media impresa su cinque di quelle esistenti prima della Grande recessione non è sopravvissuta alla lunga crisi. Tra le altre e le nuove nate sul mercato, un quarto sono ad alto rischio d’insolvenza. Ma non poche si sono rafforzate patrimonialmente e possono agganciare la ripresa se il quadro macroeconomico migliorerà.
Ferrovie e Poste: si annuncia una nuova grande ondata di privatizzazioni. Vere? No, finte. Con il controllo che rimarrà allo Stato e nessun beneficio per la concorrenza e per i consumatori. Un’operazione per fare cassa e accontentare l’Europa, mettendo una pietra tombale sulla ristrutturazione di questi settori che ne avrebbero tanto bisogno.
La legge di Stabilità riduce il cofinanziamento nazionale alla spesa di fondi strutturali europei. Che cosa vuol dire? Meno investimenti e rinuncia alle risorse comunitarie? In realtà il Governo cerca in questo modo di sfruttare quanto più possibile le decine di miliardi di euro messi a disposizione da Bruxelles che rimangono inutilizzati. Vediamo come e dove si annidano i rischi di insuccesso di questo tentativo.
Si parla spesso dei sistemi scolastici di altri paesi senza sapere bene come funzionano. Ecco com’è organizzata l’istruzione primaria e secondaria inglese, uno dei modelli di riferimento in Europa.
Mentre la lentezza della giustizia non riesce far pagare i responsabili della strage provocata dall’amianto, il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro nel suo ultimo aggiornamento di 315 articoli e 53 allegati perpetua su questo tema l’ipertrofia normativa. Costosa e difficile da rispettare, formale e poco sostanziale.
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Il Punto

La Commissione europea impone ai governi politiche fiscali restrittive in nome di stime del prodotto potenziale irrealistiche. Meglio piuttosto utilizzare soltanto il Pil nominale effettivo. È proprio alla luce di queste stime che è stato imposto al Governo italiano di dimezzare il contenuto espansivo della manovra. La legge di Stabilità mette sul piatto meno di 2 miliardi nel 2015 per la decontribuzione delle assunzioni a tempo indeterminato, ipotizzando circa 1 milione di neo-assunti. Vuol dire pensare che non ci saranno effetti aggiuntivi, solo sostituzione di trasformazioni di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato che avrebbero avuto luogo comunque. Ma anche solo limitandosi a questa cifra, le risorse a disposizione potrebbero non bastare.
Mentre avvia l’operazione Tfr in busta paga (un Dossier raccoglie gli interventi su lavoce.info), il Governo dovrebbe mandare a tutti i contribuenti la “busta arancione” proposta su questo sito più di 11 anni fa.
A un anno dalla partenza del programma europeo Garanzia giovani la nostra previsione che in Italia sarebbe stato un flop purtroppo si è avverata. E anche nel resto dell’Unione è servito ben poco a risolvere il problema della disoccupazione giovanile. Ecco cosa fare per salvare il salvabile. Contabilità del divario Nord-Sud: in cinque anni di crisi, le regioni del Mezzogiorno hanno perso 583 mila posti di lavoro, il 60 per cento della distruzione di lavoro nella penisola. Non regge più il modello di economia assistita che ha funzionato (male) sino a pochi anni fa.
Ingorgo istituzionale tra Stato e Regioni sulla vendita delle case popolari. Il ministero delle Infrastrutture ne vuole la competenza mentre gli enti locali dispongono già di loro normative per i piani di alienazione degli alloggi pubblici. Un braccio di ferro che nasce più da motivazioni elettoralistiche che economiche.
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Tfr in busta paga: pro e contro

Meglio il gruzzolo a fine carriera e il risparmio previdenziale o meglio i soldi “pochi, maledetti e subito”? Il Tfr in busta paga può essere un aiuto per i lavoratori in difficoltà economiche ma aggrava l’incertezza sul loro futuro pensionistico.

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