Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 53 di 188

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Occorrono 200 miliardi di euro da investire nell’edilizia scolastica italiana. Perché i nostri bambini e ragazzi possano studiare e crescere in ambienti efficienti, sicuri, sostenibili e inclusivi per i disabili. Mentre oggi la gran parte dei 40 mila edifici adibiti a scuole sono dei veri e propri colabrodo.
Politici locali e nazionali, magistrati, imprenditori, sindacalisti, paladini della decrescita felice, cittadini e lavoratori: nella vicenda dell’ex-Ilva nessuno si fida più di nessuno. Manca quella fiducia condivisa che si chiama “capitale sociale”. Indispensabile per far ripartire la fabbrica di Taranto. Il suo drammatico momento si intreccia alla crisi del settore dell’acciaio che riguarda tutta l’Europa. Con due aspetti: calo di domanda e necessità d’investimenti per finanziare la modernizzazione degli impianti.
Il Bonus asili nido nella legge di bilancio 2020 viene elevato da 1.500 euro annui a un massimo di 3.000. Ottima misura. Con un difetto: il meccanismo per assegnarlo crea distorsioni e disincentiva i comuni virtuosi dal contribuire ad abbassare il costo per le famiglie. Meglio darlo direttamente all’amministrazione della città.
Sono quasi 1 milione, soprattutto stranieri, sembrano liberi professionisti ma sono in realtà dipendenti, con le famiglie come datori di lavoro: parliamo dei lavoratori domestici. Oggi le loro attività spesso sfuggono al fisco, ma ci sono incentivi per farne emergere i redditi. Come è successo con il Bonus 80 euro.

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Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Combattere davvero l’evasione fiscale”, con Alessandro Santoro.

Il Punto

Con la legge di bilancio 2020 la pressione fiscale rimarrà invariata grazie alla cancellazione degli aumenti previsti su Iva e accise. Ma le modifiche su deduzioni e detrazioni e le nuove tasse sui “mali” (plastica, bevande zuccherate e simili) cambieranno la composizione del prelievo. Con l’assegno unico per i figli a carico, in discussione in Parlamento, l’importo dell’aiuto si riduce all’aumentare del reddito Irpef di uno solo dei genitori. Così chi evade la fa franca due volte (meno tasse e più assistenza) e si sprecano 815 milioni che vanno a chi non avrebbe diritto.
L’economia globale continua a basarsi su aree di eccellenza locali mentre i social media non valgono l’efficacia dell’incontro personale con colleghi e partner d’affari. Lezione da trarre: la miglior politica industriale è quella che offre istruzione e servizi pubblici di alta qualità per moltiplicare i poli di sviluppo.
Le sfide che attendono la nuova Commissione Ue guidata da Ursula von der Leyen non si esauriscono coi temi di cui parliamo quotidianamente in Italia: banche, migranti, bilancio dello stato. Altrettanto importanti sono i nuovi dossier europei, dal Green new deal all’economia circolare, dalla digitalizzazione alle regole sull’uso dell’intelligenza artificiale.
Alla prevista riduzione del numero dei parlamentari si accompagnano proposte di norme che vanno a snaturare il Senato. Che diventerà una fotocopia della Camera perdendo il sistema di elezione “a base regionale” previsto dalla Costituzione. Sarebbe invece l’occasione di rafforzare questa caratteristica.

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Il Punto

Con tanti rilievi critici e tre righe di incoraggiamento Bruxelles non boccia la legge di bilancio italiana. Ma nota l’ennesima mancata riduzione del debito e ci ritiene ottimisti su crescita futura e risultati nella lotta all’evasione. Più che altro, dalla manovra non si capisce come il governo voglia rilanciare la crescita in modo credibile. Una certa vaghezza nell’affrontare questioni fondamentali emerge anche nel caso della riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) o “fondo salva-stati”. Sui tavoli Ue fin da giugno nella distrazione generale ora c’è da approvarla mentre la Lega – prima silente – grida alla cessione di sovranità. Rimane il fatto che uno strumento che faccia da prestatore di ultima istanza nelle crisi bancarie è un altro tassello dell’Unione bancaria. Alcune regole del Mes cascano a fagiolo per l’Italia, altre ci obbligano a maggiore rigore. In ogni caso, meglio averlo.
Venezia è vulnerabile ma sbaglia chi riduce il problema al Mose. Da anni la politica locale assiste allo svuotamento del centro storico e all’invasione del turismo di massa (navi in città comprese). Tra pochi giorni un referendum può decretare la divisione in due comuni di Mestre e Venezia. Sarebbe un buon primo passo.
In Europa il 3,7 per cento delle madri dichiara di non aver mai lavorato per curare i figli, in tutta Italia 11 su cento, nel Mezzogiorno 20. Per sostenere maternità e lavoro femminile ben vengano asili nido gratuiti ma bisogna anche allungare il congedo di paternità.
La “sugar tax” nella manovra colpisce le bevande dolcificate per scoraggiarne il consumo. In teoria per combattere patologie come obesità e diabete. Ma a questi fini 234 milioni (il gettito atteso dell’imposta) non bastano proprio. Soprattutto, piuttosto che con le tasse meglio rieducare con l’istruzione alimentare.

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Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Governare i cambiamenti climatici”, con Valentina Bosetti.

Il Punto

Il declino demografico dell’Italia non viene dal mancato desiderio di avere figli (che c’è ancora) ma dal timore di non farcela economicamente. Ora la politica se n’è accorta. Importante che le nuove misure non siano bonus estemporanei ma trasferimenti non marginali su cui le famiglie possano fare conto.
Il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz ha presentato una proposta articolata per completare l’Unione bancaria. La palla passa al governo italiano. Per ottenere l’assicurazione europea sui depositi servono però concessioni non indolori sulla detenzione di titoli pubblici e prestiti deteriorati negli attivi delle banche. Con le modifiche regolatorie attuate dalla Bce (tassi più negativi sulle riserve bancarie ma con esenzione sulla liquidità fino ad una certa soglia), è diventato conveniente per le banche con riserve in eccesso prestare a quelle che ne sono a corto, tra cui quelle italiane. E così il mercato monetario è ritornato a funzionare.
Oltre all’ex Ilva ci sono tante altre crisi di aziende – anche Pmi – che, da agosto 2020 in poi, saranno gestite con il nuovo codice delle crisi d’impresa. Che dovrebbe segnalare per tempo le sofferenze aziendali così da favorire il risanamento di quelle temporanee e rendere più rapida e meno costosa la soluzione di quelle irreversibili.
Mentre, una volta di più, l’Italia è flagellata da disastri “naturali”, uno studio prova a quantificare i costi delle maggiori calamità ambientali nel mondo. In netto e veloce aumento. A causa del cambiamento climatico. E di chi lo nega.
Nel nostro paese si giocano legalmente 106,7 miliardi in un anno. Cifra enorme a cui si è arrivati con una liberalizzazione che ha molto aumentato l’offerta di giochi di nuova generazione e di scommesse. I dati aiutano anche a capire qual è il profilo del giocatore. Per intervenire prima che subentrino ludopatie.

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Il Punto

A Taranto l’Ilva ha portato sviluppo e lavoro ma anche morti e malattie. Ora serve una fabbrica sostenibile per l’ambiente e per la salute delle persone. Si può fare solo con un massiccio programma di investimenti per sostituire le parti di impianto particolarmente inquinanti. E mettendo in conto di spostare interi quartieri.
Mentre i pensionati scendono in piazza per segnalare il loro disagio, il sindacato chiede di ripristinare l’indicizzazione ai prezzi “per fasce” e il governo alza il limite sotto cui le pensioni sono pienamente indicizzate ai prezzi. Idee e misure sbagliate, vediamo perché.
La legge di bilancio conterrà dei provvedimenti a favore delle famiglie, tra cui asili nido gratuiti quasi per tutti ed estensione del congedo di paternità da cinque a sette giorni. Passi nella direzione di favorire il lavoro femminile e la natalità. Ma siamo ancora molto indietro, soprattutto al Sud.
Il rapporto Cerved sulle piccole e medie imprese registra la perdita di slancio dell’economia che presenta fatturati in ristagno e redditività in calo, con il costo del lavoro che cresce più del valore aggiunto. Nota positiva, un rafforzamento patrimoniale che riduce i rischi di sofferenza. Proprio grazie alle sue Pmi innovative ed esportatrici era cresciuto il Sud per quattro anni. Nel 2019 invece nel Mezzogiorno il Pil arretra dello 0,2 per cento. Pesano infrastrutture e servizi carenti, povertà, saldo demografico negativo, clientelismo. Non tutto è colpa del governo di Roma, però.
Oltre ad Amazon plus e Apple+, sarà Disney+ il nuovo concorrente in arrivo nel video streaming online che darà filo da torcere a Netflix, finora primo della classe. Quest’ultimo risponde con ingenti investimenti. E dalla conquista di nuovi abbonati la competizione si sposta alla cattura del tempo – limitato – degli spettatori.

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Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Fantasticare sulle pensioni dei giovani”, con Vincenzo Galasso.

Il Punto

Il labirinto di deduzioni, detrazioni e altre agevolazioni fiscali (in gergo: le spese fiscali) è in Italia molto ampio e variegato. E si è esteso nel tempo.  Ridurre le spese fiscali colpirebbe le categorie interessate di contribuenti e rischierebbe di far perdere i loro voti. Ma una profonda revisione di questa materia è sempre più necessaria.
Aumentare il debito pubblico è di destra o di sinistra? L’analisi delle serie storiche dice che i governi tendenti a destra sono più propensi ad espandere il debito rispetto a quelli dello schieramento opposto. Questi ultimi però tendono a finanziare politiche di spesa e di maggiori tasse. Negli Usa come in altri 24 paesi Ocse. Italia compresa.
Chissà come finirà con l’ex-Ilva di Taranto. In ogni caso, tre erano i punti chiave nella lettera di recesso di ArcelorMittal: lo scudo penale (messo e tolto quattro volte) che deve tutelare proprietari, manager e quadri, l’integrale automatizzazione di tre altoforni imposta dalla magistratura e, infine, chiarezza sulla volontà di aumentare la produzione. L’acciaio, agli albori dell’Europa unita, era accomunato – nella Ceca – al carbone che ora sta andando fuori gioco per ragioni ambientali ed economiche. Ma va garantita una decarbonizzazione ordinata della Ue dove, anche su questo tema, non tutti i paesi sono allineati.
La crisi post-Lehman e la rivoluzione tecnologica in corso hanno ridotto gli sportelli bancari di circa un quarto. Il personale è sceso del 5,2 per cento in Europa e del 6,7 per cento in Italia. Non è solo questione di numeri: arrivano nuove figure professionali. E – per cambiare – le donne continuano a rimanere indietro.

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Il Punto

Cambiando le regole sullo scudo legale a giochi iniziati, la politica italiana voleva raccogliere consenso e invece ha regalato ad ArcelorMittal nuove ragioni per ritirarsi dall’Ilva di Taranto. Ma i motivi principali del dietrofront indiano sono la caduta della domanda, il calo dei margini e il peggioramento dei conti del gruppo.
Il decreto fiscale contiene varie misure per ridurre la circolazione di contante. Tra queste l’obbligo del Pos per tutti gli esercenti con i relativi incentivi a utilizzarlo. Qualcuno vi vede un sussidio occulto alle banche. E in effetti il governo dovrebbe imporre trasparenza in questo servizio con costi molti opachi. Ancora una volta la finanziaria evita l’aumento dell’Iva. Tra un anno, però, saremo nella stessa situazione. Si dovrebbe invece semplificare e razionalizzare questa tassa, anche ricavandone più entrate. Sempre in tema di imposte, si può combattere l’evasione senza violare la privacy. Basterebbe un emendamento scritto bene alla legge di bilancio.
Firmato a marzo sotto il governo Conte 1, l’accordo con la Cina (Belt and Road Initiative o Nuova via della seta) non sembra aver portato qualcosa all’Italia, anzi esportiamo meno dell’anno scorso verso Pechino. Come nel caso dei 55 paesi che hanno stretto patti simili, a guadagnarci finora sono i cinesi.

Consueto ricambio annuale nel comitato di redazione de lavoce.info: entrano Angelo Baglioni, Tito Boeri, Daniele Checchi e Michele Polo che affiancano Francesco Daveri, Alessandra Casarico e Silvia Giannini, già presenti nel comitato.

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Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Progettare il salario minimo”, con Andrea Garnero.

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Mentre il ministro “degli Esteri” Luigi Di Maio attacca le aperture domenicali e raccoglie il frutto delle sue scelte passate sul caso Ilva, la maggioranza litiga su una legge di bilancio priva di vere coperture anche a causa di un Pil essenzialmente piatto da sette trimestri, con uno zero virgola atteso anche per il 2020. Nonostante tutto, l’industria italiana prova a guardare avanti con l’annunciata fusione tra Fca e Psa. A guadagnarci saranno di certo gli azionisti. Se andrà bene anche agli “altri”:  lavoratori, progettisti, fornitori, rete distributiva e attività post-vendita. Dipenderà dal non scontato successo operativo dell’aggregazione.
Fa discutere la proposta di subordinare l’iscrizione ai social network alla presentazione di un documento d’identità. L’obbligo sarebbe aggirabile e si rischia di trasformare le buone intenzioni di partenza in vincoli alla libertà di espressione. Ma c’è un’alternativa: l’identità digitale protetta. Che ha più senso se introdotta nella Ue e non solo in Italia.
Il rinnovo del memorandum Italia-Libia del 2017 conferma l’intenzione del governo Conte 2 di impedire gli arrivi di profughi attraverso l’azione poco umanitaria di un “paese” nel caos. Ai (pochi) passi avanti nella redistribuzione dei migranti in Ue non è seguita la revisione degli accordi di Dublino. Forse ne manca la volontà da parte della componente M5s del governo.
Il Cile sembrava un’isola felice in America Latina, con alta crescita, bassa inflazione e poco debito. E invece è piombato nello scontro violento tra piazza ed esercito. Sullo sfondo rimane un’economia modernizzata ma ancora dipendente dall’export di rame e piena di disuguaglianze ignorate per troppi anni.

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Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Progettare il salario minimo”, con Andrea Garnero.

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Per battere l’evasione fiscale va bene che il fisco raccolga più informazioni ampliando la fatturazione elettronica e favorendo fiscalmente i pagamenti tracciabili. Ma poi i dati vanno usati con modelli e algoritmi. E bisogna anche perseguire l’evasione fatta da società fantasma formalmente in regola che “si scordano” di versare il dovuto.
Il voto in Umbria di domenica è stato un test elettorale di entità modesta (solo 1,4 per cento dei votanti nazionali) ma con significato nazionale. Se la coalizione di governo vuole contenere l’avanzata del centrodestra a guida Salvini, deve produrre risultati e in fretta.
Costa caro dare più flessibilità sull’età di pensionamento. Ci vorranno dieci anni per assorbire l’onere derivante da quota 100. Ma quasi il 90 per cento dell’aumento della spesa pensionistica dei prossimi 30 anni verrà dal blocco dell’adeguamento automatico delle condizioni di anzianità contributiva. Sullo sfondo resta il fatto che saremo sempre di meno e più anziani. Con l’Italia paese demograficamente più debole dell’Europa, a sua volta unico continente al mondo che nei prossimi decenni avrà un calo demografico. Urge programmare il futuro, a partire da scuola, lavoro e pensioni. L’Italia non è più il paese del boom edilizio, quando il cittadino medio, appena riusciva a risparmiare, investiva nel mattone. Le compravendite sono in ripresa dal 2014, ma i prezzi e le nuove costruzioni ristagnano. Lo sviluppo immobiliare ormai dipende dalle ristrutturazioni.
Le tratte di treno Messina-Catania e Palermo-Catania potranno costare salatissimo. Al contribuente italiano. Se due nuovi progetti saranno realizzati, ci sarà un conto superiore alla Tav Torino-Lione. Un’analisi costi-benefici calcola un buco totale di quasi 1,4 miliardi. Nuove “cattedrali nel deserto”?

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Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Immaginare l’euro dopo Draghi”, con Tommaso Monacelli.

Il Punto

I “rider” o ciclofattorini avranno la legge che li protegge. Anche troppo. Loro e tutti gli autonomi collaboratori continuativi saranno “lavoratori subordinati”. Dopo il voto della Camera nascerà una gabbia contrattuale senza spazio per la flessibilità. Di cui il lavoro organizzato su piattaforme digitali ha bisogno.
Mario Draghi ha governato la Bce per otto anni salvando l’euro. Spesso criticato dai tedeschi e inascoltato nei suoi appelli a procedere con riforme accompagnate da politiche di bilancio di sostegno alla crescita, oggi lascia quando anche in Germania il vento sta cambiando nella direzione che lui ha indicato.
Si chiama “decreto clima” ma sui cambiamenti climatici c’è poco. Si parla semmai di qualità dell’aria. Mentre si stanziano 255 milioni per un “buono mobilità” per chi rottama vecchie auto e motorini in cambio di abbonamenti ai mezzi pubblici o dell’acquisto di una e-bike. I problemi restano da affrontare.
Peraltro, prima di fare le leggi sarebbe bene valutarne gli effetti attesi. Invece nella finanziaria ci saranno agevolazioni a chi chiede scontrini e ricevute al ristorante o all’idraulico. Anche se alcuni studi dicono che offrire incentivi monetari potrebbe vanificare la spinta etico-morale alla base dei comportamenti anti-evasione. Mentre un’altra ricerca sull’effetto dei fondi di coesione territoriale sulle elezioni italiane mostra che politiche fiscali più espansive potrebbero aiutare contro il populismo. Riducendo i disagi e le paure indotte e ingigantite dalla tenaglia tra globalizzazione e rivoluzione tecnologica.

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Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Rilanciare la crescita” con Francesco Daveri.

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