Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 56 di 188

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Margrethe Vestager, responsabile dell’antitrust nella Commissione Ue uscente, ha punito con mega multe i comportamenti anti-concorrenziali dei giganti Usa del web, ha cercato di frenare gli aiuti di stato nascosti nei sistemi fiscali e si è opposta alla nascita di “campioni europei”. Lasciando un segno.
A parte pochi negazionisti, tutti siamo coscienti dei danni che sta subendo l’ambiente a causa dell’attività umana. Ma spesso coltiviamo ossessioni (ora è il momento della plastica monouso) su chi e cosa inquina di più il pianeta. Dimenticando che i danni sono causati da comportamenti impropri, non dai materiali di per sé.
L’aggressività crescente della politica dell’Iran verso l’Occidente si spiega con la durezza delle sanzioni economiche Usa ma anche con due vicine scadenze elettorali che inducono il governo Rouhani a creare consenso intorno a sé contro nemici esterni. Mentre sboccia un’affettuosa amicizia con Russia e Cina.
In discussione alla Camera, la nuova Imu cancella la Tasi ma non sfiora nemmeno i problemi fondamentali dell’imposizione immobiliare (come la riforma del catasto) e dell’autonomia tributaria degli enti locali. Un’occasione sprecata.

Convegno annuale de lavoce.info il 16 settembre a Milano. Save the date!
“Abolire davvero la povertà” è il titolo del convegno annuale de lavoce.info che si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 16 settembre all’Università Bocconi di Milano con speaker di eccezione. Sarà un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! Presto comunicheremo il programma. La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni). Chi vuole è ancora in tempo per fare una donazione.

Il Punto

Il presidente uscente della Bce Mario Draghi garantisce tassi invariati o più bassi fino a metà 2020 e allude a un nuovo Qe senza fare date. L’annuncio non basta ai mercati e lo spread, dopo un calo iniziale, torna sopra 200. L’Eurozona è salva, ma se l’inflazione è ancora lontana dal 2 per cento vuol dire che la crisi non è finita.
Le insufficienze di apprendimento emerse dai dati Invalsi portano in evidenza il problema del reclutamento degli insegnanti. Mancano quelli con i requisiti giusti per entrare in ruolo e così a settembre arriverà il solito esercito di 200 mila supplenti. Poi il ministro Bussetti regolarizzerà migliaia di precari. E addio qualità. La carenza di competenze è un guaio anche tra gli adulti italiani tra i quali solo uno su cinque ha seguito attività di formazione. Ci sarebbero i fondi interprofessionali. Che potrebbero essere gestiti meglio.
Sono una giungla le regole di indennizzo in caso di cessazione anticipata di concessioni autostradali e aeroportuali. È necessario un criterio univoco che eviti ingiustificati arricchimenti sia del concessionario sia del concedente. E bisogna resistere alla tentazione giustizialista dell’indennizzo zero in caso di decadenza.
Finora minori delle attese le adesioni a quota 100. Forse gli interessati hanno confrontato l’importo del trattamento a regime con quello previsto dall’anticipo di pensione. Eppure tra i nati nel 1957 e prima c’è convenienza ad aderire. E potrebbe pesare sui conti pubblici.

Convegno annuale de lavoce.info il 16 settembre a Milano. Save the date!
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Il Punto

Scenderanno le tasse nel 2020? Aumenterà l’Iva? Ci sarà l’Irpef “flat” al 15 per cento? Gli italiani si fanno queste domande e non trovano risposte. Il governo risponde in un modo nella propria propaganda e scrive l’opposto nei documenti ufficiali. Cerca la quadratura del cerchio: ridurre le imposte mentre sale la spesa pubblica.
Con esiti opposti agli esami di maturità, i test Invalsi mostrano che l’apprendimento degli studenti del Sud è ben al di sotto della media nazionale. Molto dipende dalla qualità dell’insegnamento. Un’idea – irrealizzabile nell’attuale quadro legislativo e sindacale – sarebbe quella di affidare ai docenti più bravi il ruolo di formare gli altri colleghi, trainando le loro scuole. Proprio sull’istruzione litigano il governo e i tre presidenti delle regioni che vogliono l’autonomia. La componente M5s non vuole trasferire competenze su scuola e università per 11,4 miliardi di spesa. In ogni caso, Lombardo-Veneto ed Emilia-Romagna avranno più risorse a disposizione. Quest’anno abbiamo accompagnato il confronto sul tema con tanti articoli, raccolti in un Dossier. Un altro punto di cortocircuito dei due schieramenti che governano è quello delle infrastrutture, il cui ministro Toninelli è attaccato direttamente dal vicepremier Salvini. Perché, non risolve i problemi amministrativi e finanziari legati alle opere pubbliche e preferisce bloccarle. Come la Gronda di Genova. Altro che “decreto sblocca-cantieri”!
Sono donne quattro ogni dieci europarlamentari, una presenza femminile senza precedenti a Strasburgo. Con forti differenze tra stati. Dei 28 paesi membri, 13 sono al di sotto della media. L’Italia (per una volta!) è in linea, con capofila la rappresentanza del M5s.
Grandi volumi per grandi investimenti. È la regola del settore automotive che vuole (deve) fare ricerca e produzione di motori elettrici. La più recente prova è l’accordo Volkswagen-Ford. Serve a occupare un posto in prima fila nel nuovo mercato e a cercare di mitigare le sanzioni Ue per chi non riduce il CO2.

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Lombardo-Veneto ed Emilia-Romagna alla guerra d’indipendenza

Il Punto

La nuova presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha una piccola maggioranza e un grande programma europeista. La cui attuazione su temi controversi come l’Unione bancaria e l’accelerazione nella lotta al global warming dipenderà dalla sua capacità di ottenere il consenso degli stati nazionali.
L’ultimo Rapporto Inps documenta la drammatica esplosione delle disuguaglianze nel nostro paese. Tra i lavoratori dipendenti, i super-stipendi dello 0,01 per cento più alto cominciano a quota 533 mila euro annui. È il 143 per cento in più rispetto a 40 anni fa. Nelle altre fasce di reddito gli aumenti non si sono visti. Alle iniquità esistenti il reddito di cittadinanza e la (quasi) flat tax – misure prive di vere coperture – ne aggiungeranno di nuove. Almeno fino a che i M5s e Lega terranno fermi i due numeri-feticci: 780 euro per il Rdc e 15 per cento per l’aliquota unica. A proposito di fisco, c’era una volta un paese (l’Italia) che aveva varato per prima la web tax per far pagare le imposte ai colossi di internet. La realtà è diversa dalle favole: senza decreti attuativi non si fa niente. E mentre la Ue si divide, la Francia che mette una tassa ragionevole entra nel mirino di Trump.
Le operazioni di soccorso nel Mediterraneo della Guardia costiera italiana e dell’agenzia Ue Frontex sono molto diminuite. E anche quelle delle navi delle Ong. Perché ci sono meno arrivi e per la politica di non accoglienza del ministro Salvini. Intanto nel 2019 i morti in mare sono saliti al 5,2 per cento delle persone partite (contro il 3,2 del 2018).

Dieci economisti descrivono in una lettera la censura da essi subita in occasione della presentazione dell’annuale Rapporto dell’Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

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Così il presidente dell’Ice censura l’analisi economica

Il Punto

È tornato il rito dell’incontro delle parti sociali con il governo (una parte di esso, la Lega). Con sindacati e imprenditori il ministro dell’Interno Salvini ha avviato la discussione sulla manovra, rispolverando la versione della flat tax dell’ex sottosegretario Armando Siri. Non è l’unica in giro. Facciamo un riassunto delle varie proposte sul tappeto e delle loro implicazioni di bilancio.
A proposito di Siri e delle inchieste giudiziarie che lo riguardano, una ricerca recente mostra che il business dei parchi eolici e degli aiuti pubblici per produrre energia in Sicilia sia terreno di coltura per la mafia. Strano ma vero: nella metà dei 193 comuni a presenza mafiosa sono spuntate pale eoliche. Anche dove il vento non c’è.
Intanto prosegue i lavori il cantiere del taglio di 345 parlamentari, per portare la Camera a 400 e il Senato a 200 eletti. “Riforma” anti-casta per eccellenza. Aumenterebbe la distanza tra elettori ed eletti e lascerebbe inalterata l’efficienza di funzionamento del nostro sistema legislativo (a partire dal bicameralismo perfetto).
Le prove Invalsi – finalmente depurate dagli imbrogli del passato – descrivono un sistema scolastico con terribili divari territoriali e sociali di apprendimento tra Sud e Nord, che cominciano alle medie e non finiscono mai. Ce ne offre una significativa testimonianza la lettera di un docente di una università del Mezzogiorno.
Il governo del cambiamento (degli obiettivi nel corso del tempo) ora ha riscoperto Atlantia e la famiglia Benetton come soci per ricapitalizzare ancora Alitalia, accanto al Mef e alle Ferrovie. Mentre il ministro Toninelli, a caccia del facile consenso popolare, continua ad additare la società come inaffidabile per revocarle la concessione autostradale dopo il crollo del ponte Morandi. Salvo scoprire che la procedura è piena di incognite legali.
Tra pochi giorni la Fed taglierà il costo del denaro mentre l’economia Usa va a gonfie vele. Ammettendo di temere le reazioni dei mercati e le conseguenze di un rialzo dei tassi sugli oneri di rimborso del debito accumulato da privati e stati. In soffitta l’autonomia che ha guidato la sua condotta negli ultimi 40 anni.

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Il Punto

Con il ritorno del Qe annunciato da Draghi, la nomina di Lagarde a capo della Bce e la non procedura di infrazione verso l’Italia, lo spread Btp-Bund è crollato a 200 punti. Si poteva fare meglio. Con il costo del debito della Spagna – paese che ha problemi simili ai nostri – avremmo risparmiato 5 miliardi di interessi negli ultimi due anni e mezzo. Chi è convinto che i nostri malanni siano frutto di un complotto internazionale gioisce dei guai di Deutsche Bank, grande banca tedesca, all’ennesimo piano anticrisi. Con 18 mila licenziamenti, soprattutto nell’investment banking e la ricerca di nuove fonti di redditività, stretta tra la concorrenza delle banche locali e il fintech. A misurarsi presto con i mercati sarà anche la Grecia, dove la nuova maggioranza di centrodestra di Mitsotakis promette crescita e modernizzazione dopo i quattro anni di austerity con la sinistra di Tsipras al governo.
Il Rapporto Inps di quest’anno commenta l’avvio di reddito di cittadinanza e quota 100. Il primo, al momento, riguarda 685 mila famiglie (1,7 milioni di individui); il secondo 139 mila persone che diventano 226 mila con gli altri meccanismi in vigore di pensionamento anticipato. Con adesioni minori del previsto.
Il “governo del cambiamento” cambia l’organizzazione del ministero per i Beni e le Attività culturali (Mibac). Per marcare una discontinuità con la riforma Franceschini del 2014, si torna alla centralizzazione: meno autonomia e procedure allungate. Senza un perché.

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Il Punto

Dopo quota 100, un altro colpo alle risorse dell’Inps: il cosiddetto decreto crescita passa i contributi di 17 mila “comunicatori” di uffici stampa e Pr dall’istituto all’Inpgi, la cassa di previdenza dei giornalisti che – mal gestita e impoverita di contribuenti – fa acqua da tutte le parti. E l’Inps non dice niente a tutela dei propri contribuenti.
Il governo straparla di flat tax ma intanto potrebbe fare una più efficace lotta all’evasione fiscale, se avesse il coraggio di affrontare un po’ di impopolarità. La tecnologia per farlo c’è già, a cominciare dalla fattura elettronica: criticata e osteggiata prima, comodo strumento produttore di entrate ora.
“Fuck business” risponde Boris Johnson, favorito per diventare a giorni premier britannico, alla comunità degli affari che chiede di bloccare la Brexit. Mentre il suo avversario Jeremy Hunt, rivaleggia con lui a chi fa più il populista. Risicatissimi, ormai, tempi e possibilità di evitare un’uscita non concordata dalla Ue.
I 53 morti e 130 feriti di Tajoura in Libia dovrebbero indurre a un ripensamento delle politiche di accoglienza Bruxelles, Roma e le altre capitali. Invece niente: tutti arroccati sulle loro posizioni, a partire dal governo italiano. La soluzione per salvare le vite umane c’è, quella dei corridoi umanitari.
Come ci hanno mostrato i crac bancari degli ultimi anni, molti risparmiatori non sono consapevoli dei rischi a cui vanno incontro investendo i loro soldi. Ora si cerca di colmare il ritardo nell’educazione finanziaria degli italiani con una strategia nazionale che sta muovendo i primi passi.
Dopo il processo “breve” e quello “giusto” è in arrivo – pare – entro l’anno, una nuova riforma del processo penale, speriamo senza aggettivi. Si vuole rendere più efficiente il sistema processuale, rafforzando il filtro dell’udienza preliminare e ampliando il patteggiamento. Per ora sono solo 32 punti programmatici.

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Il Punto

I dati mensili sul mercato del lavoro sono ora positivi malgrado l’economia italiana sia ferma. Per capire meglio cosa succede guardiamo i dati degli ultimi dieci anni. Da cui si vede l’effetto dei cambiamenti di regole (decreto Poletti, Jobs act) ma soprattutto il cruciale contributo del Pil. Mentre è presto per valutare il decreto dignità.
Settimana di nomine Ue. Indicare Christine Lagarde alla testa della Bce è una scelta di continuità – apprezzata dai mercati – con la linea di Mario Draghi. La presidente designata della Commissione, Ursula von der Leyen, è un’europeista che da ministra tedesca si è battuta per una difesa Ue comune. È la prima volta di due donne al comando delle principali istituzioni europee, un bel segnale sul cammino verso la parità di genere. L’evidente ritorno dell’asse franco-tedesco ha però fatto mugugnare il neo-insediato Parlamento. Mentre l’Italia e il suo governo sovranista sono per ora finiti a bordo campo.
Con un debito complessivo di quasi 30 miliardi, sono circa 1,5 milioni le persone che hanno aderito alla pace fiscale, il condono costituito da “rottamazione-ter” (sconto su interessi e sanzioni su cartelle esattoriali) e “saldo e stralcio” (sconto cospicuo sul pagamento di somme evase per chi ha un basso Isee). Più che in passato, troppo poche per finanziare la flat tax. Intanto la legge “concretezza” vuole rendere efficiente e trasparente la pubblica amministrazione. Controlli elettronici sugli assenteisti, norme sui buoni pasto, sull’aspettativa attuati da una task force, un dream team di ben 53 dipendenti che dovrebbero vigilare su 20 mila amministrazioni (ventimila!).
Ha senso un confronto sull’impatto economico tra le Olimpiadi invernali Torino 2006 e le future Milano-Cortina 2026? In realtà può essere fuorviante a causa dei diversi metodi di valutazione adottati. Da evitare, anzitutto, le stime troppo ottimistiche.

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