Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 62 di 196

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Dopo anni di rappezzi che hanno reso la sua base imponibile un colabrodo, il nostro sistema tributario andrebbe riformato da cima a fondo. Ma la politica parla di tasse solo per dire che vanno tagliate. Giusto obiettivo ma solo ricordando che meno imposte significano anche meno welfare. Un’eventuale revisione delle aliquote Iva per diversi beni e servizi (o la fissazione di un’aliquota unica) porterebbe risorse per abbassare il cuneo fiscale o rendere l’Irpef più efficace in termini di equità e redistribuzione.
Vale la pena spendere soldi di tutti gli italiani per correre in aiuto a Roma, come prevede il programma di governo? Città complessa da amministrare, certo, ma in condizioni sotto il minimo della decenza a partire da trasporti e igiene. Vediamo un raffronto di dati con Milano che non gode di trattamenti speciali.
I ministri Di Maio e Bonafede annunciano una misura per respingere le domande d’asilo da 13 paesi ritenuti “sicuri”. Sicuri per decreto, molto meno nella realtà. Restringere gli ingressi contribuisce tra l’altro a complicare la gestione degli afflussi di immigrati regolari, di cui vari settori dell’economia hanno bisogno. L’esempio anti-immigrati arriva dal presidente Usa Trump che, in vista delle elezioni, tiene alta la tensione con continue iniziative. Senza grandi risultati pratici, però, visto che nel paese risiedono 11 milioni di irregolari. Per una volta su un binario del tutto legale, i dazi compensativi americani sui prodotti Ue sono il risarcimento del danno subito nella vicenda Boeing-Airbus, per la quale l’Italia non ha responsabilità dirette. Pagano il conto grana e parmigiano, mentre – dettaglio meno noto – altri nostri produttori ne traggono vantaggio.
Nella Nota di aggiornamento al Def del governo Conte2 c’è un linguaggio meno aggressivo nei confronti della Ue rispetto quella del Conte1. Ma la sostanza rimane la stessa: più deficit, sporadici interventi sulla spesa, scarsa rilevanza delle privatizzazioni e zero enfasi sulla necessità di diminuire il debito pubblico.

Antonello Soro, presidente del Garante per la privacy, interviene nuovamente nel confronto con Alessandro Santoro, autore dell’articolo “Più che i pagamenti elettronici serve il profilo dell’evasore”.

Il podcast de lavoce.info
Nel nuovo podcast lavoce in capitolo parliamo di “Riformare le regole europee” con Massimo Bordignon.

Dal Garante della privacy un parere nel rispetto della legge

Il Punto

Nella guerra tra Airbus e Boeing – iniziata 15 anni fa nel Wto con reciproche accuse di sussidi pubblici illeciti – l’ultima sentenza è a favore degli Usa che ora possono lecitamente applicare dazi compensativi su 7,5 miliardi di importazioni dalla Ue. Tra i colpiti, alcuni dei prodotti di punta dell’agroalimentare italiano.
A 16 anni si può lavorare, percepire un reddito e pagare le tasse, ma non scegliere i propri rappresentanti politici. Si può estendere il diritto di voto in modo graduale oppure con una revisione completa delle età dell’elettorato attivo e passivo. È il momento di farlo.
Se il governo varerà una tassa sulle merendine, l’Italia entrerà in una lunga lista di paesi che tassano cibi e bevande con zuccheri aggiunti. Le loro esperienze dicono che, se lo scopo è ridurre i consumi, non bastano aliquote basse ma servono meccanismi che obblighino a scaricare la tassa sul prezzo al pubblico. Parlando d’imposte, l’Iva – per quanto se ne cancellino gli aumenti per il 2020 – rimane la più evasa dagli italiani, detentori del record europeo in materia. Progressi ci sono stati con la fattura elettronica. Ma il bastone-carota sull’uso di contante-carte elettroniche, proposto da Confindustria, non potrà dare grandi risultati. Con lo slogan “no-tax” Matteo Renzi ha inaugurato il suo nuovo partito politico vantandosi di non aver mai alzato una tassa nella sua carriera politica. Cercando per bene, però, il fact-checking de lavoce.info scopre e documenta che le cose non stanno così.

Antonello Soro, presidente dell’Autorità garante per la privacy, commenta l’articolo di Alessandro Santoro “Più che i pagamenti elettronici serve il profilo dell’evasore”. Con la replica dell’autore.

Il podcast de lavoce.info
Mercoledì è partito lavoce in capitolo, il primo podcast de lavoce.info. Nel corso delle puntate, capitolo dopo capitolo, condivideremo le idee dei nostri esperti sulle politiche per l’Italia e per l’Europa. Ci potete ascoltare ogni mercoledì, su tutte le app per i podcast e su questo sito. Prima puntata: “Abolire davvero la povertà” con Tito Boeri.

Lotta all’evasione e privacy dei cittadini

Il Punto

Il governo approva la Nota di aggiornamento al Def e rinvia a domani e dopodomani (2021 e 2022) tutte le decisioni difficili sui conti pubblici. A chiedere di correggere la dinamica del debito non è l’Europa ma gli italiani del futuro. Sul fronte della grande evasione ed elusione fiscale, rimane per ora insoluto (non solo per noi) il pagamento di quanto sia dovuto da parte delle grandi multinazionali che nascondono i loro profitti nei paradisi fiscali. Per l’Italia un buco di base imponibile da 24 miliardi l’anno.
Tra le lezioni che si possono trarre dai 70 anni della Repubblica Popolare Cinese, c’è la triste constatazione che la libertà – politica ed economica – non è necessaria alla crescita. Ma al capitalismo di stato di Pechino, raggiunti risultati straordinari, resta da fare il salto verso uno stato moderno.
L’autonomia differenziata rimane nella lista delle cose da fare. Ridiscutendo alcuni punti che si davano per acquisiti. Perché la devoluzione da stato a regioni di 23 materie o poco meno appare eccessiva e immotivata, e perché il sistema di finanziamento favorisce Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Arriverà un’altra riforma della giustizia. Intanto ci vogliono ancora oltre 1.100 giorni per recuperare un credito e 500 per una sentenza civile di primo grado. Mentre due misure efficaci potrebbero essere attuate subito: potenziamento della mediazione delle controversie ed estensione dell’esperimento “Giustizia semplice 4.0”.

Il podcast de lavoce.info
Da questa settimana parte lavoce in capitolo, il primo podcast de lavoce.info. Nel corso delle puntate, capitolo dopo capitolo, condivideremo le idee dei nostri esperti sulle politiche per l’Italia e per l’Europa. Ci potrete ascoltare ogni mercoledì, su tutte le app per i podcast e su questo sito. Si comincia il 2 ottobre con “Abolire davvero la povertà” con Tito Boeri.

Il Punto

Un paese fermo, che non cresce, incerto, pieno di disuguaglianze e con più immigrati irregolari da gestire. È questa l’Italia che Conte, capo del governo gialloverde, ha consegnato a Conte, capo del governo giallorosso. Ecco numeri e indicatori dei 15 mesi vissuti con Lega-M5s a dirigere lo stato.
Torniamo sulla massiccia immissione di liquidità fatta dalla Federal Reserve nei giorni scorsi per spiegare cosa sono i repo, “repurchase agreement”, perché il loro mercato è entrato in tensione al punto da determinare l’intervento della Fed e quali problemi potrebbe causare questa mossa a fine anno.
Ci sarà presto il taglio del numero dei parlamentari. Ma senza la nuova legge elettorale. Quasi tutti la vogliono proporzionale e basta. Ci vorrebbe una riforma che, nel metodo e nel merito, restituisse legittimità al sistema democratico fermando l’antipolitica degli ultimi anni.
Tra i paesi Ocse, il nostro si conferma ultimo nel livello di istruzione dei cittadini. Due le anomalie tutte italiane: primo, anche negli investimenti nell’università siamo fanalino di coda (0,9 per cento del Pil, in calo dal 2010); secondo, mancano, dopo la maturità, i titoli biennali mentre i laureati magistrali sono addirittura più dei triennali. Anche gli asili nido sono in una situazione vergognosa: troppo pochi (solo per un bambino su quattro) e molti di questi sono privati, a prezzi salati. Così tante donne con figli rinunciano a lavorare e quelle con un’occupazione rinunciano a far figli. Da qui viene la bassa natalità, ai minimi europei e in continua discesa. Soprattutto nel Mezzogiorno, dove più mancano le scuole per l’infanzia, si potrebbero sperimentare asili nel bosco. Con strutture minime e costi molto bassi, sono diffusi nel Nord Europa ma l’Italia ha già all’attivo un centinaio di esperienze. Positive.

Il Punto

Mentre era in corso la Conferenza Onu sul clima, il ministro dell’ambiente Costa partoriva un pacchetto frettoloso di misure green prive di coperture. Con “incentivi” a rottamare auto inquinanti in forma di abbonamenti ai mezzi pubblici e tagli a sussidi dannosi per l’ambiente con pesanti ricadute economiche su cittadini e imprese. Provvedimenti da ripensare. Più meditata la rivoluzione per l’ambiente da 54 miliardi di Angela Merkel: in sintonia con i piani della nuova Commissione Ue e presentata – non a caso – con l’economia tedesca in rallentamento. Controversa, ma potrà dare un impulso all’economia.
La convenzione stipulata da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil con l’Inps assegna a questo istituto la raccolta dei dati sulla rappresentatività dei sindacati. Un possibile passo avanti per ridurre i disagi causati da scioperi dei “comitati di base” nei servizi pubblici. Ma è dubbio che porti a una più compiuta attuazione dell’articolo 39 della Costituzione sull’efficacia “erga omnes” dei contratti collettivi di lavoro.
Con l’accordo di Malta, si sono messe le premesse per la redistribuzione nella Ue dei richiedenti asilo. L’Italia esce dall’auto-isolamento e si parla di cambiare le regole europee sull’accoglienza. Per una svolta servirebbe il coraggio di rimborsare i paesi più accoglienti e dare ai rifugiati la possibilità di progettare la loro nuova vita.
Incentivare i pagamenti elettronici per scovare evasori fiscali non serve. Sia perché la profilazione dei cittadini è osteggiata da una pronuncia del Garante della privacy sia perché l’Agenzia delle entrate non ha risorse tecniche e umane per usare con profitto big data di questo genere. Solo cambiando le cose parte l’offensiva anti-evasione.

Il Punto

In una settimana difficile la Fed ha immesso un oceano di 203 miliardi di dollari di liquidità per mantenere i tassi sui prestiti a brevissima scadenza entro il corridoio prestabilito. Proprio mentre il suo presidente Powell tagliava il tasso di riferimento per rimediare – dice lui, facendo saltare la mosca al naso a Trump – ai rischi di recessione causati dalla guerra dei dazi Usa-Cina. La quale – dicono i dati – sarebbe oggi un freno alla normalizzazione dei conti con l’estero della Cina. I grandi surplus commerciali di Pechino verso i paesi europei e asiatici ma anche quello verso l’America sono infatti ormai molto ridotti.
Mentre Greta Thunberg diventa sempre più popolare anche negli Usa, a New York si tiene il summit dell’Onu sul clima. Dove i capi di stato e di governo si impegneranno a far salire le temperature meno di due gradi rispetto ai livelli pre-industriali. Ripercorriamo la genesi e lo sviluppo di questa parola d’ordine.
Dal mercato che aggiusta tutto all’intervento dei poteri pubblici – con priorità ora alla politica fiscale ora a quella monetaria – chiamati a mettere pezze su crisi e recessioni: teoria e politica economica segnano la storia con ondate che vanno e vengono sempre in queste due direzioni. Un nuovo libro ne spiega il senso.
Anche nell’università e nella ricerca la maternità è il momento più critico nella carriera delle donne. Nel cammino verso la parità di genere, dunque, è obiettivo prioritario abbattere il “muro della maternità”. Le istituzioni accademiche possono dare un contributo per realizzare tale traguardo.

Il Punto

Destra e sinistra, tutti in Italia vogliono cambiare le regole fiscali europee. Con la neanche tanto segreta speranza di far ripartire la spesa pubblica senza freni. Peccato che comunque ci sarà il macigno del debito pubblico da ridurre. La qual cosa è ben presente nelle proposte di riforma delle regole sul tavolo dell’Unione.
Appena insediato, il ministro della Salute Roberto Speranza propone di abolire il super-ticket di 10 euro sulle prestazioni, al costo di 350 milioni. Vuole anche un aumento della spesa di 4 miliardi per assumere personale. Bisognerà però spiegare bene come tutto ciò si traduca in migliori servizi sanitari. Non basta dire – come fa il governo nel suo programma – “niente nuove concessioni per le trivelle”. Rimane da stabilire quanta parte della domanda di idrocarburi sarà soddisfatta con produzione nazionale e quanta con importazioni. Cioè da quali fonti arriverà l’energia che consumiamo. Domani ma anche oggi.
Quota 100 non costerà 63 miliardi fino al 2036, come autorevoli giornali hanno annunciato. In realtà le stime del ministero dell’Economia e della Ragioneria generale arrivano a quella cifra sommando gli effetti delle varie misure della legge 26 del 2019, compreso il blocco dell’adeguamento automatico delle condizioni di anzianità contributiva fino al 2026. Certo, i giovani non ci guadagnano.
Lunedì 16 settembre, il convegno annuale de lavoce.info ha visto la presenza di numerosi lettori, donatori e collaboratori che ringraziamo per la partecipazione. Ecco le slide che hanno accompagnato alcuni degli interventi.

Un commento di Francesco Giavazzi all’articolo di Franco Bruni “Ma ogni arma monetaria è a doppio taglio”. Lorenzo Bini Smaghi commenta la politica monetaria della Bce. Replica di Franco Bruni.

Il Punto

Mario Draghi passa a Christine Lagarde un bazooka caricato con politica monetaria ultra-espansiva. Ha fatto tutto quello che poteva per sostenere l’economia dell’area euro. Adesso tocca ai governi e alle politiche espansive di quelli di loro che già oggi possono fare deficit, in attesa della revisione del Fiscal compact. Da soli, gli stimoli monetari della Bce provocano anche effetti collaterali ben conosciuti a Francoforte ma che non vanno trascurati. Si va dal peso dei tassi negativi sui bilanci bancari ai rischi di instabilità finanziaria causati da troppa liquidità, dalla perdita di credibilità degli interventi monetari alla loro inefficacia per paesi troppo indebitati, come il nostro.
In Italia sempre meno bambini ma negli asili nido non c’è posto per un milione di loro, tre su quattro. Famiglie che non ce la fanno a pagare strutture private e necessità per le madri lavoratrici sono le ricadute che il premier Conte ha citato nel suo programma. Ora bisogna cominciare a intervenire. Sulle riforme istituzionali il nuovo governo conferma il taglio dei parlamentari (da sottoporre eventualmente a referendum) ma integrato a una riforma elettorale orientata al sistema proporzionale. E pare vada avanti anche l’autonomia differenziata, da realizzare valorizzando sia le regioni del Nord che quelle del Sud.
Dove ci sono più stranieri i reati non aumentano. Mentre cresce la spesa in sicurezza: paradosso apparente perché parliamo di immigrati regolari. La loro percezione da parte degli italiani autoctoni si mischia con quella degli irregolari che destano più inquietudini.

Convegno annuale de lavoce.info il 16 settembre a Milano. Ormai ci siamo!
“Abolire davvero la povertà” è il titolo del convegno annuale de lavoce.info che si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 16 settembre all’Università Bocconi di Milano con speaker di eccezione. Sarà un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni). Chi vuole è ancora in tempo per fare una donazione.

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