Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 72 di 188

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Perché molti politici ed elettori in un caso come quello di Macerata giustificano pubblicamente un gesto criminale? Come ci spiega il Nobel Jean Tirole, le narrazioni che ci raccontiamo servono a piegare la realtà in modo da giustificare azioni immorali preservando una buona immagine di noi stessi. Intanto Silvio Berlusconi insegue Salvini cavalcando la tigre della xenofobia e chiede il rimpatrio di 600 mila stranieri irregolari. Ma sbaglia i conti perché una parte consistente di loro ha diritto d’asilo. Come dimostra il fact-checking de lavoce.info.
Quest’anno l’assegnazione dei diritti tv del calcio italiano rivolta assetti e meccanismi di un business da 1,4 miliardi per stagione. Fine delle esclusive sulle partite e un grande intermediario che alloca i diritti a vari soggetti, incluse società telefoniche e – presto – giganti del web. Concorrenza a 360 gradi.
L’idea del centro-destra di appiattire e semplificare radicalmente il regime fiscale non comincia con la flat tax. Già nel 2001 Berlusconi propose un sistema con due sole aliquote e un’ampia no tax area. E già allora tale misura – più blanda di quella di oggi – non venne applicata per timore del crollo del gettito. Mentre i leader di Forza Italia e della Lega si attribuiscono parti diverse nella nuova commedia sui condoni edilizi, i programmi elettorali dimenticano o trattano solo brevemente le politiche sociali per la casa. E si registrano 56 mila sfratti in un anno. Su altri grandi temi il confronto politico si nutre spesso di slogan non documentati. Sulla sanità: è vero che è stata privata di fondi come dice la pentastellata Lezzi? Oppure ha ragione la ministra Lorenzin che rivendica finanziamenti in crescita? Il fact-checking de lavoce.info fa i conti per capire chi ha ragione.
Nel Far West delle criptovalute non poteva mancare il colpo grosso. Mezzo miliardo di dollari in denaro virtuale sottratti da una piattaforma giapponese. Probabilmente i cripto-banditi non potranno godere del bottino e i cripto-derubati non soffriranno alcun danno. I paradossi dell’era del bitcoin.
Sembra impossibile tagliare le pensioni d’oro. Cozzerebbe contro ostacoli giuridici (i diritti acquisiti) e con il modesto risparmio che ne deriverebbe. Eppure un provvedimento del genere avrebbe il forte valore simbolico. Tutto sta nel mettersi d’accordo sul livello a cui un trattamento previdenziale diventa d’oro.

Il Punto

Fino a che punto i partiti hanno sfruttato la possibilità di presentare lo stesso candidato in più collegi elettorali? Al primo posto Liberi e uguali, poi Pd, M5s e FI (con Lega e Fdi che pudicamente non danno informazioni). Si sfrutta l’effetto traino dei nomi più popolari. E ad alcuni è garantito un posto in Parlamento.
Una proposta importante nel programma del Pd è il supporto alle famiglie: un assegno proporzionale al numero di figli a chi ha redditi bassi (e oggi non ha detrazioni Irpef) e dei lavoratori autonomi. Costerebbe 9,6 miliardi, con un marcato effetto di riduzione di diseguaglianza e povertà.
Reazioni indignate, anche perché evoca la libertà vigilata, al braccialetto brevettato da Amazon. In realtà non è nemmeno un modo di trasmettere dati su quantità e qualità del lavoro.  Ragionevole, invece, rivendicare la compatibilità con il benessere di chi lo usa. E la spartizione equa del guadagno di produttività.
Con sentenze discutibili, la Consulta e il Consiglio di stato decidono di aggravare il costo della competizione delle università italiane con quelle estere: no a interi corsi di studio in lingua straniera se non affiancati dai medesimi in italiano. Tanto le famiglie italiane che possono manderanno i rampolli all’estero, no?
Effetto Brexit sulla composizione del Parlamento europeo: a chi vanno i 73 seggi dei britannici? Varie le soluzioni ipotizzate, tutte con pro e contro. Alla fine un compromesso che sembra accontentare quasi tutti.

I programmi dei partiti per le elezioni politiche 2018

Il Punto

Il lavoro lampo della Commissione parlamentare sulle banche ha portato a qualche risultato. Forse inevitabili le divisioni elettoralistiche, ma almeno due i punti condivisi. Consob e Bankitalia devono collaborare. E la tutela dei risparmiatori deve essere sostanziale, non solo rimanere lettera morta nella Costituzione.
Anche il M5s ha la sua riforma dell’Irpef. Con la riduzione da cinque a tre aliquote perdono le famiglie dei dipendenti a basso reddito e guadagnano autonomi e pensionati. E l’ampliamento della no-tax area fa perdere gettito.
I “figli di” partono con un vantaggio. Ovunque ma soprattutto in Italia. Anche nella politica locale. Un’analisi approfondita dei dati degli ultimi 30 anni mostra che i figli di sindaci imparano presto il mestiere di candidati e hanno una maggiore probabilità di essere eletti. Ma non governano né peggio né meglio degli altri.
Parliamo di big data e della loro utilità per profilare gli utenti attraverso le loro scelte. Un modo pratico di farlo è rappresentato dai “recommender system” che usano l’intelligenza artificiale per dare una audience a prodotti di nicchia e per fidelizzare gli utenti di una piattaforma. Ne beneficiano provider come Netflix.
Prezioso servizio gratuito del sistema sanitario, lo screening per il tumore al seno, viene spesso utilizzato da un insufficiente numero di donne. Come aumentare le adesioni? Un esperimento con lettere d’invito differenziate dice che la risposta aumenta se si sottolineano i rischi della mancata partecipazione.

Il Punto

Mentre l’Italia si concentra sui libri dei sogni elettorali, tedeschi e francesi si confrontano sul futuro delle regole dell’Unione monetaria. Si parla di ridurre il cortocircuito tra bilanci bancari e detenzione di titoli pubblici e di limitare la discrezionalità della Commissione. Rischiamo di subire i dettagli di accordi dannosi e poco capiti.
Con le elezioni, alla Camera troveremo 232 collegi uninominali e 386 posti assegnati col proporzionale a candidati di liste brevi e bloccate; al Senato stesso sistema ma con metà dei posti. Spicca la possibilità di candidature plurime nelle quali lo stesso candidato figura nell’uninominale e nelle liste proporzionali. Per proteggere candidati da tutelare dal rischio di non entrare in Parlamento, tra cui alcuni politici “eccellenti”.
Preso nella foga della campagna elettorale, il candidato premier del M5s Di Maio accusa Renzi di aver “ritirato” il bonus da 80 euro a 1 milione e mezzo di lavoratori dopo averglielo erogato. Non è esattamente così, come risulta dal fact-checking de lavoce.info.
Dopo il drammatico incidente ferroviario di Pioltello, tutti reclamano più investimenti per la sicurezza dei pendolari sui treni. Giusto. Ma nell’allocare i finanziamenti non si può dimenticare che è sulla strada che si contano 2.400 morti all’anno (contro 5 sui binari).
Una delle ultime leggi approvate dal Parlamento uscente protegge le talpe aziendali (whistleblower in inglese) che segnalano un illecito del proprio datore di lavoro. Da noi non sono previsti premi in denaro, nel timore di incoraggiare la calunnia. Negli Usa, invece, gli incentivi monetari funzionano bene.
Gli scioglimenti di comuni per infiltrazioni mafiose (se ne contano 204 dal 1991) non hanno dato i risultati sperati. Bisogna sostituire gli interventi di urgenza con verifiche periodiche e sanzioni progressive. Colpendo non solo i piccoli centri, com’è accaduto finora, ma anche le grandi città.
Dall’alternanza scuola-lavoro – una novità della Buona scuola per le superiori – alcuni docenti si sono sentiti impoveriti nel loro ruolo e alcuni studenti si sono sentiti sfruttati dai loro temporanei datori di lavoro. In realtà a questo appuntamento si sono presentati impreparati sia gli istituti scolastici che le imprese.

Il Punto

Alla base della rapida crescita dei giganti del web (Google, Amazon, Alibaba, Facebook e non molti altri) c’è la raccolta di dati su ognuno di noi, sui nostri comportamenti e gusti. Questi “big data” si traducono in vendita di pubblicità con alto valore per gli inserzionisti. Rimane da capire se e quanto il mondo dei big data consenta l’ingresso di nuovi campioni di domani. Per le autorità antitrust un terreno da esplorare, ma scivoloso. Tra gli altri effetti della diffusione dell’economia digitale, una crescita della produttività nelle imprese e nella Pa. Mentre è controverso che l’occupazione possa beneficiarne.
È presto per dichiarare chiusa la stagione del Quantitative easing. Mario Draghi ha infatti ribadito che l’offerta di garanzia di ultima istanza da parte della Bce non cambia. E fa bene, di fronte al rischio di una guerra valutaria provocata da un’amministrazione Usa che non sa bene se vuole un dollaro debole o forte. Di sicuro Trump impone unilateralmente dazi commerciali, provocando minacce di ritorsione da Cina e Corea e proteste dall’Europa che difende il multilateralismo e il Wto, da tempo in crisi di risultati.
In campagna elettorale le pensioni rimangono un tema caldo e complesso che si presta a manipolazioni e malintesi. Perché dei 258,8 miliardi che eroga l’Inps, solo 205,4 sono finanziati dai contributi. Tutto il resto è assistenza e previdenza a vario titolo. Proviamo a spiegare.
È esploso (+60 per cento dal 2012) il numero dei contratti collettivi di lavoro. Firmati solo per un terzo dai tre maggiori sindacati, rivelano l’affermarsi di accordi “pirata”, siglati per fissare condizioni al ribasso da parti sociali non rappresentative. Sarebbe ora di pensare a regole che evitino gli abusi tenendo conto degli effetti economici e sociali di tali intese. Intanto le statistiche dicono che l’aumento nel numero degli occupati viene dal ritorno al lavoro degli inattivi al lavoro e non dal calo dei disoccupati. Forse perché chi cerca lavoro continua ad affidarsi a relazioni personali più che ai centri per l’impiego.

Un commento di Massimo Valsecchi, medico dell’azienda sanitaria di Verona, al fact-checking di Lorenzo Borga e Mariasole Lisciandro “Se anche Grasso è contagiato dai no-vax”. E la risposta degli autori.

Sui vaccini in Veneto una confusione voluta

Al Sud due milioni di euro contro la violenza di genere

Il Punto

Le autorità Usa dell’era Trump abbandonano la net neutrality, cioè il principio secondo cui gli internet provider devono trattare utenti e fornitori di contenuti allo stesso modo, senza discriminazioni di prezzo. Consumatori e imprese americani pagheranno di più ma forse arriveranno maggiori investimenti sulla rete.
Molti pensano che le fonti fossili di energia siano sul viale del tramonto. Errore: a livello mondiale la loro quota è rimasta stabile all’80 per cento negli ultimi 25 anni. Siamo di più e più ricchi e questo non aiuta, eppure il processo di decarbonizzazione, sebbene tortuoso, è ormai avviato.
Per documentare “l’invasione dei clandestini”, Matteo Salvini usa dati scelti con furbizia chirurgica (i primi 15 giorni dell’anno). Ma guardare agli arrivi su periodi troppo brevi porta conclusioni affrettate. Come mostra il fact-checking de lavoce.info, il dato solido è che in un anno gli sbarchi sono diminuiti del 34 per cento. E non è neanche vero che ci sono oltre 183 mila stranieri ospitati in albergo. Un approccio serio al problema dell’accoglienza è invece investire in politiche d’integrazione, come prevede il piano del ministero dell’Interno per insegnare a chi arriva lingua italiana, diritti e doveri.
Rinunciano alla loro autonomia i candidati del M5s per essere, una volta eletti, strumenti operativi del movimento. Ma questo impegno non è giuridicamente valido: in realtà non gli si può imporre un mandato e devono unicamente servire quelli che ritengono essere gli interessi del paese.
Se le amministrazioni pubbliche facessero i loro acquisti con competenza, avremmo riduzioni di costo e accorciamento dei tempi di esecuzione dei contratti. Uno studio sulle agenzie federali Usa quantifica i potenziali risparmi nell’ipotesi che tutte avessero la professionalità della Nasa.
Nel’Italia dei 10 mila campanili, si fanno strada (poche) fusioni di comuni. Vanno meglio le unioni di comuni, in cui ci si mette d’accordo solo per spendere insieme. E da uno studio condotto in Emilia-Romagna viene fuori che i risparmi sono decisamente significativi. Rimangono aperti, intanto, i dossier sul regionalismo differenziato. Quello di Lombardia ed Emilia-Romagna che si stanno confrontando con il governo per ottenere maggiore autonomia e quello del Veneto che vuole diventare statutariamente regione autonoma. Non sono del tutto chiare, però, le posizioni delle varie forze politiche nei confronti di queste iniziative.

Il Punto

Sui social media prevale l’antipolitica e si fa strada il desiderio di astensione. Intanto però nel 2017 1,2 milioni di contribuenti hanno colto l’occasione per conferire il 2 per mille della loro Irpef ai partiti. Tutte le forze politiche hanno avuto un aumento di fondi, specie quelle più radicate sul territorio come Pd e Lega.
I nostri calcoli indicano che dalle due proposte di flat tax (Irpef ad aliquota unica) di Lega e Forza Italia arriverebbero maggiori guadagni per i più ricchi e una perdita di gettito vicina ai 50 miliardi. Un buco difficile da coprire persino se recuperassimo tutte le imposte evase. In Usa una riforma fiscale con scarse coperture è già stata approvata. La parte relativa ai redditi societari rappresenta una dichiarazione di guerra fiscale all’Europa. Ma è anche una frustata di ammodernamento con l’intento di riguadagnare competitività.
Anche le pensioni scatenano la creatività dei leader dell’opposizione, sia per le generose promesse sia per le fonti a cui attingere le coperture. Inedite sintonie anche su altri fronti: oltre a Salvini e Di Maio, il leader di Leu Pietro Grasso abbraccia la tesi delle vaccinazioni per scelta e non per obbligo. Sostenendo che nel Veneto questa prassi ha centrato l’obiettivo della quasi totale copertura vaccinale. Un’affermazione falsa, come documenta questo fact-checking de lavoce.info.
Per ridurre il numero di contratti a tempo determinato – relativi a oltre 3 milioni di lavoratori in un anno – ci sono vari strumenti: restrizioni temporali, disincentivi economici, limiti numerici per ogni impresa. Ognuno con pro e contro. Anzitutto c’è però da capire se e quando le posizioni di lavoro sono davvero temporanee.
Tra i disegni di legge da ripresentare al prossimo Parlamento, quello con nuove regole per gli scioperi nei servizi pubblici. Area ad alta conflittualità che causa odiosi disagi ai cittadini. La proposta principale: limitare ai sindacati più rappresentativi il diritto di proclamare lo sciopero. Semplice e (forse) efficace.

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