Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 88 di 188

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Il Punto

Il piano Industria 4.0 del ministro Calenda spinge le imprese ad accelerare l’adozione di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic). Per ora – lo dice un confronto con la Germania – scontiamo un ritardo che ci rende meno competitivi. E che dipende dalla dimensione di impresa, non da incapacità gestionali. Il contesto – certificato dalla Nota di aggiornamento al Def – è quello di una crescita in chiaro rallentamento. I numeri della nostra infografica  confrontano le previsioni del governo con quelle di Ue, Fmi, Ocse e Confindustria.
Deutsche Bank – con il suo investment banking – è fonte di rischio sistemico, ha accumulato enormi sanzioni per illeciti e quindi non riesce a tornare a fare la banca delle imprese. Eppure a Berlino si lamentano: colpa della Bce di Draghi che tiene i tassi sotto zero. Ma mi faccia il piacere, avrebbe detto Totò.
Esame di maturità: si cambia. L’obiettivo è rendere più omogenee la valutazioni degli studenti sul territorio nazionale. Come? Il voto sarà affiancato dal risultato di un test Invalsi. Anche per risparmiare qualche soldo, le prove saranno ridotte a due e le commissioni non avranno più membri esterni.
Legge dello stato da luglio, l’Italicum probabilmente non verrà mai utilizzato come sistema elettorale. Con meccanismi bizzarri e in odore di incostituzionalità, una volta riformato può diventare oggetto politico di scambio nella contesa tra “sì” e “no” al referendum costituzionale del 4 dicembre.
Approvato dalla Camera, il disegno di legge contro bullismo e cyberbullismo colma un vuoto su un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante. Ma, a ben guardare, la norma è inadeguata e fatta male. Affida al Garante della privacy compiti che difficilmente potrà svolgere e dà spazio a ingiuste censure sul web.

 

Il Punto

Con l’economia ferma e un carico di troppe promesse, il governo fa fatica a finanziare la legge di bilancio 2017. Deve disinnescare clausole di salvaguardia da 15 miliardi per non peggiorare le cose. E ha scelto di indirizzare le poche risorse residue all’incentivo di investimenti che – in un’economia piatta – non arriveranno. Contribuisce al rallentamento il ridimensionamento dell’incentivo alle nuove assunzioni. Restano in vigore sgravi modesti, poco utilizzati dalle imprese. Si potrebbero destinare i fondi rimanenti a un taglio strutturale del costo del lavoro. In ogni caso, meglio non aspettarsi fuochi di artificio sul mercato del lavoro.
Tra poco l’Anvur pubblicherà la valutazione della ricerca universitaria. Intanto vediamo come è fatta nel Regno Unito e quanto incide sulle retribuzioni dei docenti. Il risultato è che i dipartimenti dove la qualità della ricerca è migliore sono anche quelli con stipendi più generosi e con maggiore disuguaglianza salariale tra colleghi.
Il caso Apple, a cui il fisco irlandese aveva accordato un trattamento di enorme favore, non si deve ripetere perché maschera aiuti di stato e distorce la concorrenza nella Ue. Più che puntare ad armonizzare le aliquote, meglio uniformare la determinazione della base imponibile tra gli stati membri. Il modo c’è.
Che siano gestiti da Ferrovie dello stato o da più piccoli concessionari, i nostri treni locali viaggiano nella nebbia. Dei rendiconti. A parte poche eccezioni, non si riesce a distinguere nei bilanci quanto è il ricavo dal mercato e quanto dai sussidi pubblici. Complice la politica, treni semivuoti generano grandissimi sprechi.

Il Punto

Sarebbero state un buon affare in termini economici le Olimpiadi a Roma nel 2024? Uno studio dei grandi eventi degli ultimi 55 anni mostra benefici molto inferiori alle attese. E i costi hanno mediamente superato le previsioni del 156 per cento.
La Federal reserve aveva preannunciato ripetuti aumenti dei tassi di riferimento nel 2016 ma ancora non si è mossa. La sua titubanza dipende dal fatto che un rialzo affrettato rischierebbe di ostacolare una ripresa che va già troppo al rallentatore.
Rinviato l’incontro governo-sindacati per definire gli interventi sulle pensioni, ne riassumiamo l’impianto generale: Ape (Anticipo pensionistico), aumento della “quattordicesima” e allargamento della platea di beneficiari, no-tax area a 10 mila euro, ricongiunzioni gratuite. Con dettagli cruciali da mettere a punto.
In Italia gli omicidi sono al minimo storico. E, considerando anche altri crimini, la sicurezza è più alta rispetto a un quarto di secolo fa. Eppure la percezione dei cittadini è opposta. Perché di recente sono cresciuti furti e rapine, reati ad alta frequenza. In particolare, le rapine in casa sono più che raddoppiate in 12 anni.
Sempre più nelle imprese si organizza il lavoro in team. Se – in più – tra i componenti del gruppo ci sono rapporti di amicizia, i risultati sono migliori e limitano i comportamenti opportunistici di chi lascia che gli altri si impegnino. Lo suggerisce un esperimento fatto sul campo.

Il Punto

Passione civile, visione europea, rigorosa onestà sono stati i tratti salienti della personalità di Carlo Azeglio Ciampi che – nelle più alte cariche istituzionali – ha guidato l’Italia in momenti felici e drammatici. Chi ha lavorato con lui ne ricorda anche il metodo, la capacità di ascolto e la lungimiranza.
Quanto spenderà il governo per la sanità nel 2017? 113 miliardi? Sono più o meno del 2016? Dipende! Un polverone che nasconde il vero problema. A Nord e a Sud sono garantiti i Lea, i Livelli essenziali di assistenza? Se la risposta è “no”, difficile parlare di Ssn (Servizio sanitario nazionale).
All’Italia arrivano dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale 2,3 miliardi (periodo 2014-2020). Questi soldi dovrebbero andare – tra le altre destinazioni – alla prevenzione dei rischi naturali, inclusi i terremoti. A ben guardare, però solo il 6 per cento è destinato a questo scopo. E solo in alcune regioni: non quelle colpite dall’ultimo sisma. Con i crolli e i morti di Amatrice e di altri 17 comuni, torna alla ribalta l’idea “fascicolo del fabbricato”, un documento con tutte le informazioni amministrative e tecniche relative a ogni immobile. Impopolare perché costoso se applicato all’esistente. Realizzabile se varrà solo per le nuove costruzioni.
“Dopo di noi” è la legge – approvata di recente – che dovrebbe garantire protezione, cura e assistenza ai disabili gravi anche dopo la morte dei genitori. Un provvedimento da paese civile. Peccato però che non riordini i frammentati servizi sanitari e assistenziali. E la sua attuazione si preannunci complicata.

Ricambio nel comitato di redazione de lavoce.info per il 2016-2017: ne entra a far parte Fausto Panunzi che affianca Angelo Baglioni, Francesco Daveri, Maria De Paola e Michele Polo, già in carica.

Il Punto

Molti brindano al progetto di fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank. Due fra le banche più esposte al rischio nell’Eurozona. Che non ha davvero bisogno della nascita di un colosso da 2.300 miliardi di attivo. Con seri problemi di antitrust e di rischio sistemico. Pare comunque che non si faccia. Meglio così. Cade in questi giorni l’anniversario del fallimento di Lehman Brothers che otto anni fa diede il via alla crisi finanziaria. La Fed avrebbe potuto salvare la banca. Ma prevalsero le scelte del segretario al Tesoro di allora, Henry Paulson, che non voleva essere ricordato come Mister Bailout.
Nel nostro paese ci sono meno omicidi che in Francia o in Germania. Eppure gli italiani sentono un forte senso di insicurezza. Molto influenzato dalla rappresentazione della realtà fornita dai media. Per capire se effettivamente la sicurezza è aumentata o diminuita bisogna guardare i dati del passato e degli altri paesi.
La promessa del governo è che rapidamente scenderanno da 9 mila a mille le società partecipate dal settore pubblico. Lo strumento è il testo unico approvato in agosto. Ma proprio qui, tra le pieghe di disposizioni, eccezioni e fumosità da Azzeccagarbugli, si annidano tranelli che non fanno ben sperare.
Trovare in Italia un lavoro con un dottorato di ricerca nel cv è più facile che con la laurea. Ma quasi un terzo di chi ottiene il titolo e non rimane in università afferma che il pezzo di carta non gli è stato utile. Abbiamo cioè pochi dottori di ricerca (sotto la media Ocse) ma – paradossalmente – troppo istruiti.
Ringraziamo i lettori-sottoscrittori de lavoce.info che hanno partecipato al convegno annuale svoltosi mercoledì scorso. A disposizione di tutti i materiali di discussione presentati dai cinque relatori.

Nel momento della scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi, la redazione de lavoce.info ricorda l’uomo che, ricoprendo le più alte cariche istituzionali, ha saputo guidare il paese con alto senso dello stato, con visione europea, grande onestà e intelligenza.

Il Punto

Sul mercato del lavoro scendono gli inattivi e aumentano gli occupati, anche quelli tra i 15 e i 34 anni. Insomma un secondo trimestre sorprendentemente positivo. Ma con il Pil a crescita zero l’aumento dei posti di lavoro non può durare.
Matteo Renzi parte lancia in resta contro le slot machine promettendo misure draconiane. Speriamo che alle parole seguano i fatti e tutto non si stemperi nell’ambiguità dello stato che da una parte fa campagne contro la ludodipendenza, dall’altra incassa una bella fetta dei profitti del gioco d’azzardo.
In vista della Legge di bilancio – che potrebbe includere modifiche delle aliquote Iva legate alle “clausole di salvaguardia” – vale la pena vedere come ha funzionato lo “split payment”, introdotto nel 2015 per eliminare l’evasione di questa imposta da parte dei fornitori della Pa. A conti fatti sono arrivati 2,2 miliardi di gettito in più.
La bassa spesa per asili e scuole materne obbliga le nonne a fornire un welfare supplementare. Messo in crisi, però, dall’innalzamento dell’età di pensione, come rivelano i numeri di una ricerca. Nel Fertility day sarebbe stato meglio parlare di investimenti pubblici negli strumenti di conciliazione lavoro-famiglia.
Frenare le migrazioni investendo nei paesi da cui originano? Si è già tentato, spesso con risultati fallimentari a tutto vantaggio dei regimi corrotti. Per impostare in maniera diversa il rapporto con l’Africa occorre coinvolgere le multinazionali e aprire maggiormente l’Europa ai prodotti africani.
Con l’affermazione del movimento Occupy nelle elezioni locali, Hong Kong è ridiventata una spina nel fianco del governo di Pechino. Che deve essere molto cauto nell’imporre il proprio dirigismo perché l’ex protettorato britannico rimane il principale crocevia dei flussi finanziari da e per la Cina.

Il Punto

Tassi a zero e Quantitative easing come da programma, con possibile estensione dell’impegno nel tempo. Ma il calo del costo del credito ottenuto non può garantire in automatico la ripartenza di consumi e investimenti. La liquidità creata spesso va nelle banche e nelle imprese sbagliate. Non per colpa della Bce.
Le dimissioni di Fabrizio Viola da amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena sono la conferma che il piano di ricapitalizzazione della banca è tutto in salita.
Record italiano nel costo dei fondi d’investimento a carico del risparmiatore: 1,4 per cento del capitale. Laddove gli inglesi pagano l’1 e i francesi lo 0,8. Tra i metodi per mungere i clienti le “performance fee” addebitate se il gestore batte il benchmark. In caso contrario, invece, chi si è visto si è visto.
In Parlamento si discute di legalizzazione della cannabis. Abolire il divieto toglie soldi alla criminalità e riduce le attività illegali ad essa collegate. Ma rischia di far salire il consumo di droghe, anche più pesanti. Sostituire una tassa al divieto porta entrate fiscali la cui entità dipende dall’aliquota fissata e dalla capacità di sopravvivenza del mercato nero.
Tra gli aspetti più vergognosi del lavoro nero (che frutta 206 miliardi all’anno, il 13 per cento del Pil) c’è il caporalato nell’agricoltura del Sud. Salari fino a 3 euro all’ora per giornate di 12-16 ore, soprusi contro i lavoratori, lauti guadagni esentasse per le aziende. Parlare di integrazione degli stranieri qui è un po’ dura.
Tanti soldi dalla Ue per la ricerca delle università europee. 85 atenei italiani hanno ricevuto 1,2 miliardi, il 6 per cento del totale: come la Svezia e meno della metà di quanto il nostro paese sborsa per finanziare questi progetti europei. Si può fare molto meglio imparando dai più bravi e utilizzando l’esperienza accumulata.

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “Le riforme fatte e quelle da fare“. Si terrà la mattina di mercoledì 14 settembre all’Università Bocconi di Milano. Vi aspettiamo per incontrarvi di persona, dopo tante interazioni digitali!
La prima parte dell’incontro è riservata alla redazione de lavoce e ai nostri sostenitori più affezionati, chi ci ha finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni (chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione).

Il Punto

Lo sfascio delle due grandi municipalizzate di Roma – per i trasporti e per i rifiuti – è la sfida numero uno per la sindaca Virginia Raggi. Le imprese pubbliche si reggono su un delicato equilibrio tra poteri di indirizzo della politica e responsabilità gestionali dei manager. Che non possono essere commissariati nel quotidiano.
È ragionevole collegare alla Grande crisi l’aumento di furti in appartamento e borseggi tra il 2007 e il 2010 dopo anni di cali quasi continui. Altri reati contro il patrimonio – come scippi e furti d’auto – continuano invece a diminuire. Anche perché sono sempre meno remunerativi per chi li compie.
Per il leader cinese Xi Jinping, il G20 di Hangzhou è stata l’occasione per presentarsi come il capo di una vera superpotenza. Dal summit – come sempre – pochi risultati solidi. Almeno però si è ratificato l’accordo sul clima COP 21 da parte di Cina e Usa.
Al bail-in, procedura europea di risoluzione delle crisi bancarie, si possono fare molte critiche. Ma non che, in Italia, sia incostituzionale. A meno che non si voglia sostenere che la tutela del risparmio sancita dalla Costituzione impedisca il possibile fallimento delle banche.
Qualche volta ritornano, nel dibattito pubblico, le cosiddette gabbie salariali, un sistema che differenziava i salari a seconda del costo della vita delle varie zone del paese. Hanno accompagnato il boom economico italiano. Ma una ricerca rivela che l’effetto sull’occupazione è stato davvero modesto. Parlando di squilibri territoriali, quelli infrastrutturali sono tra i più gravi. Da oltre 20 anni nel Sud si investe sempre meno in opere pubbliche, scuole e ospedali inclusi. È come dare per persa la battaglia per la ripresa del Mezzogiorno. Perché la possibilità di crescita parte proprio dall’esistenza di buone infrastrutture.

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Il Punto

La crescita economica si conferma a zero. Per tornare alla crescita demografica ci vuol altro che una maldestra campagna pubblicitaria per il Fertility day e il bonus bebè da 80 euro al mese per tre anni. Servono incentivi all’occupazione femminile (in particolare delle madri), asili nido, spinta ai congedi dei padri e politiche abitative per le nuove coppie.
Colpendo il trattamento fiscale di super-favore per Apple in Irlanda, la Ue ha aperto un dossier inedito. Non ha contestato alcuna violazione all’impresa né la legittimità della legge del paese, ma l’atto amministrativo del fisco irlandese che si traduce in aiuto di stato. In attesa di un allineamento dei sistemi di tassazione europei, si deve almeno provare a coordinarli. La partita è complessa anche perché fuori dal tavolo – ma più che mai coinvolto – c’è il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, ben deciso a tutelare gli interessi sia delle sue multinazionali in Europa sia del fisco federale. E c’è alta tensione tra Ue e Usa anche sul fronte dei negoziati per il Ttip, il trattato commerciale messo in crisi da prese di posizione tedesche e francesi. Davvero l’accordo sarebbe una resa europea agli interessi americani?
Più negli Stati Uniti che in Europa, le politiche monetarie non convenzionali (come il Quantitative easing) hanno impedito che le crisi finanziarie degenerassero. Creano però danni collaterali sulle banche e su altri investitori istituzionali. Il che fa ritornare attuali le politiche fiscali come stimolo alla crescita.
Abbiamo visto tutti i costi – umani ed economici – di un terremoto. Non c’è altrettanta consapevolezza, invece, della spesa che ogni proprietario d’immobile dovrebbe sostenere per la prevenzione. Che sarebbe da spingere con incentivi pubblici ma anche privati, per esempio con strumenti assicurativi.

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Il Punto

Tra le proteste degli esclusi e dei sindacati, i concorsi a cattedra per gli insegnanti fanno strage di candidati. La selezione è più severa del solito perché in palio non ci sono punteggi ma posti di lavoro. La qualità del sistema scolastico ha tutto da guadagnarci. Ma valutare bene non è né facile né a basso costo.
La soluzione “di mercato” del dissesto bancario di Mps è ancora in alto mare. Nel timore che il previsto mega-aumento di capitale di 5 miliardi fallisca, ecco la conversione “volontaria” delle obbligazioni subordinate detenute da investitori istituzionali in azioni. Mentre il Portogallo, zitto zitto, salva una banca con soldi pubblici evitando il bail-in.
Alludendo a un possibile rialzo dei tassi, la presidente della Fed Janet Yellen ha lasciato i mercati nella nebbia ma non ha stupito i banchieri centrali riuniti a Jackson Hole. Li ha sorpresi, invece, snocciolando e quindi consacrando definitivamente gli strumenti di politica monetaria non convenzionale a sua disposizione.
Sono davvero morti i negoziati per il Ttip (il trattato commerciale Ue-Usa) come ha annunciato il vice cancelliere tedesco Gabriel? Forse no. Ma certo il loro esito è stretto tra gli interessi di bottega di governi alla vigilia di difficili elezioni: negli Stati Uniti, in Francia, in Germania.
Criteri di selezione troppo astratti e commissioni giudicanti troppo piccole per funzionare: parte male la riforma Madia della dirigenza pubblica basata sulla valutazione dei cv. Ancora da fugare il sospetto che la montagna della meritocrazia partorisca il topolino del vecchio “spoils system”.
Il controllo della politica da parte delle mafie inizia dalle elezioni comunali. Si scoraggiano le candidature degli onesti e si portano a capo del municipio gli “amici”, con le mani sul settore immobiliare e sugli appalti. Risultato documentato: salgono la spesa comunale e il numero dei lavoratori impiegati nelle costruzioni.

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