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Autore: Leonzio Rizzo Pagina 7 di 9

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Si è laureato in Economia all'Università Cattolica di Milano. Ha conseguito il Master in Economics a Louvain-la-Neuve e il dottorato in Economia Politica all'Università Federico II di Napoli. E' stato Marie Curie post-doc fellow alla LSE. Si occupa di temi di economia pubblica e political economy con particolare riguardo alla finanza locale. Ha insegnato all'Università Cattolica di Milano e all'Università di Novara e Ferrara. E' professore ordinario di Scienza delle Finanze presso quest'ultima Università e research affiliate presso l'IEB dell'Università di Barcellona. Ha svolto e svolge attività di consulenza per vari enti pubblici. È stato membro del comitato direttivo della Siep (Società Italiana di Economia Pubblica) per il periodo 2015-2021. È redattore de lavoce.info. @leonziorizzo su Twitter.

A cosa servono i tamponi

Fin dall’inizio dell’epidemia in Veneto sono stati eseguiti più tamponi che in Lombardia. Il test ha alcuni limiti, ma da un esercizio sui dati delle regioni del Centro-Nord si vede come sia utile per limitare sovraffollamento negli ospedali e numero dei decessi.

Posti letto: perché in Italia costano di più

Non è vero che la spesa sanitaria in Italia è diminuita negli ultimi anni. È però vero che il numero dei posti letto è nettamente inferiore rispetto a Germania e Francia, perché il loro costo è molto più alto. Ecco i fattori che spiegano la differenza.

Dov’è il bene pubblico al tempo del contagio

La prevenzione della diffusione del coronavirus è un bene pubblico globale. È dunque necessario un protocollo uniforme mondiale, che obblighi le nazioni ad adottare misure adeguate. E per finanziare i provvedimenti va creato un fondo internazionale.

Cosa dice la legge quadro sull’autonomia differenziata

Il governo ha presentato una bozza di legge quadro sul federalismo differenziato. L’intento è stabilire i principi generali secondo cui dovrà essere attuata l’autonomia. Rispetto alle pre-intese siglate in precedenza ci sono alcune differenze di rilievo.

Ma il cuneo fiscale è solo la punta dell’iceberg

Il cuneo fiscale è davvero uno dei principali problemi dell’Italia di oggi? I dati mostrano che se lo è, lo condividiamo con Germania e Francia. Più che a una sua riduzione dovremmo quindi puntare a investimenti per aumentare la produttività del paese.

Così l’autonomia farà crescere le differenze

Il sistema delineato dalle intese con le tre regioni che chiedono l’autonomia  aumenterà il divario nella qualità e quantità dei servizi offerti a livello regionale. Si dovrebbero sciogliere i nodi dei fabbisogni standard e degli incrementi di gettito che restano nel territorio.

Dove ci guadagnano le tre regioni in cerca di autonomia

Il negoziato sulla maggiore autonomia di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna rischia di bloccarsi sull’istruzione. Ma anche escludendola, il passaggio potrebbe risultare molto conveniente per le tre regioni se i fabbisogni standard non fossero adottati.

Tagliare l’Irpef costa tanto

Non c’è solo la flat tax della Lega. Anche il M5s vorrebbe riformare l’Irpef, portando a tre le aliquote. Se i vantaggi sono certi per gli autonomi, per i dipendenti a reddito medio-basso tutto dipende dal mantenimento o meno del bonus Renzi.

Flat tax, maneggiare con cautela

Perché in Italia la flat tax esercita tanto fascino? È davvero così diversa dall’Irpef? E quali potrebbero essere i suoi effetti? A queste e altre domande cerca di rispondere un agile libriccino di cui pubblichiamo qui un estratto.

Però la flat tax di Salvini piatta non è

Il governo torna a parlare di flat tax. Allo studio è una misura per le famiglie, che favorirebbe quelle monoreddito. Il gettito perso sarebbe di circa 17 miliardi. Ma il problema più grave è che scoraggia il lavoro, soprattutto quello delle donne.

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