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Autore: punto Pagina 15 di 36

Spending review

Da tempo in Italia si parla di revisione della spesa: poco è stato fatto, molti sono ancora i campi in cui è necessaria una razionalizzazione. Ripercorriamo gli interventi pubblicati negli ultimi 5 anni con alcuni suggerimenti ancora validi.

Equità nelle pensioni: domande e risposte

L’articolo “Pensioni: l’equità possibile”di Tito Boeri, Fabrizio Patriarca e Stefano Patriarca ha ricevuto molti commenti e richieste di chiarimenti. In particolare, quelli di tre deputati che si occupano del tema nel loro lavoro nelle commissioni della Camera. Gli autori rispondono ai tre parlamentari e ai lettori entrati nel confronto.

Il Punto

Continua la nostra inchiesta sui risparmi possibili. La struttura retributiva nella pubblica amministrazione è un’enorme piramide in cui i dirigenti guadagnano, anche a livello locale, tantissimo.
Nella noncuranza generale l’Istat ha pubblicato dati molto negativi sull’export, cioè sulla voce del Pil da cui ci si aspetta il contributo più consistente per la ripresa. Se anche le imprese con vocazione a esportare arrancano, diventa difficile capire da dove arriverà il segno più. Pesa l’assenza di misure più incisive nella Legge di stabilità appena approvata.
Sono tra i meno generosi del mondo i sussidi per chi perde il lavoro in Italia. Eppure un vero sostegno ai disoccupati – come proposto nel Jobs act – è indispensabile per garantire il corretto funzionamento del mercato del lavoro. Vediamo perché.
Il numero eccessivo di comuni, oltre 8 mila, fa lievitare i costi della politica e peggiora la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Risparmiare si può, accorpando più comuni secondo criteri razionali. Ecco due ipotesi alternative.
Con 790 mila persone schiave del gioco d’azzardo, la ludopatia è diventata un allarme sociale. Si può modulare una tassazione dei giochi che serva anche come disincentivo?

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Il Punto

Il Governo nella Legge di stabilità ha riproposto gli stessi interventi arbitrari di riduzione delle pensioni bocciati dalla Consulta per raccogliere qualche decina di milioni di euro. Un provvedimento che incida solo sui redditi pensionistici sopra un certo importo e limitatamente a quella parte della prestazione non giustificabile dai contributi versati, varrebbe fino a 5 miliardi e corrisponderebbe a principi di equità distributiva e intergenerazionale. E, contrariamente a quanto sostenuto alla Camera una settimana fa, è fattibile alla luce delle informazioni disponibili.
Senza bisogno di un intervento legislativo, le parti sociali hanno sottoscritto un Testo unico della rappresentanza. Bene, perché pone finalmente le basi per la certificazione della rappresentatività sindacale e per un’effettiva esigibilità dei contratti collettivi. Vediamo i contenuti dell’accordo.
È stato riformato l’Isee, l’indicatore che, combinando reddito e patrimonio delle famiglie, viene utilizzato nell’erogazione delle prestazioni di welfare locale. Si poteva fare di più ma, rivisto e corretto com’è ora, dovrebbe avvantaggiare le famiglie numerose e quelle in cui ci sono i disabili più gravi e più poveri.
Quattro italiani su dieci si fidano di maghi, cartomanti, fattucchieri. Il cui giro d’affari è stimato in continua crescita: più 18,5 per cento nel primo semestre 2013. Un fenomeno legato anche all’incertezza della crisi economica. E non solo in Italia.
Dopo la pubblicazione delle motivazioni anti-Porcellum della Corte Costituzionale, quale strada è praticabile per una nuova legge elettorale? In un nuovo Dossier i nostri articoli sul tema degli ultimi due anni.

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Aspettando la legge elettorale

Dopo la pubblicazione delle motivazioni anti-Porcellum della Corte Costituzionale, la politica dovrà individuare un’ipotesi di riforma che metta d’accordo i partiti e rispetti i paletti della Corte. Non c’è spazio per altri rinvii. Ripercorriamo la discussione degli ultimi due anni.

Il Punto

Nel Jobs act di Matteo Renzi diverse idee innovative ma anche proposte discutibili, come i piani industriali e il taglio del costo dell’energia per le piccole imprese. Meglio concentrarsi su regole d’ingresso nel lavoro e ammortizzatori sociali, trovando coperture e passando dalle premesse alle proposte concrete. Le premesse non devono diventare le solite promesse.
Mentre il Senato approva il cosiddetto decreto Imu-Bankitalia (che tristezza vedere la riforma della nostra banca centrale abbinata al tormentone delle tasse sugli immobili!), calcoliamo il massimo esborso legato al buyback delle quote sopra il 3 per cento che potrebbe essere a carico di via Nazionale: circa 4,2 miliardi. Non poco. Anche perché non è affatto sicuro che riuscirà a rivenderle allo stesso prezzo.
Si predica bene e si razzola male. Dopo aver condannato le scatole cinesi, è il Governo a costruire catene societarie col ministero dell’Economia al vertice. Scopo: fare cassa senza perdere il controllo delle imprese.
Né risparmi significativi, né semplificazione, né riordino. Il provvedimento che avrebbe dovuto abolire le province, portato in parlamento dal ministro Delrio, è illusorio. Le svuota di alcune funzioni trasferite ai Comuni con modalità complicate e in tempi lunghi.
Il Governo vuole razionalizzare le detrazioni fiscali per aumentare il gettito di svariate centinaia di milioni di qui al 2016. Se il progetto non darà maggiori entrate previste, scatterà una clausola di salvaguardia: tagli lineari delle detrazioni stesse.
Bene che sia calato lo spread dei titoli di Stato italiani. Ma non è tanto merito nostro, quanto di una riduzione generalizzata dei rendimenti nei paesi del debito e dell’aumento del rendimento dei Bund tedeschi.
Dale T. Mortensen, premio Nobel per l’Economia 2010 per la sua teoria della disoccupazione come fenomeno d’equilibrio, ci ha lasciato dopo una malattia che ce lo ha portato via in pochi mesi. Lo vogliamo ricordare qui con la sua lezione al Festival dell’Economia 2012.

La lenta discesa dello spread

[tweetability]Il grafico mostra il rendimento nell’ultimo anno dei titoli di stato decennali dei principali paesi europei [/tweetability]. Si è molto parlato delle ottime performance dell’Italia dopo che lo spread è sceso sotto quota 200, ma lo spread italiano (linea rossa) è calato nel 2013 del 32 per cento, molto più lentamente di quello di Irlanda(-54 per cento), Spagna (-44 per cento), Francia (-37 per cento) e Portogallo (-35 per cento). Inoltre gioca non poco in questa riduzione dello spread, l’aumento dei rendimenti sui Bund decennali tedeschi, saliti dai 130 punti base del gennaio 2014 ai 188 del gennaio 2014. Insomma, se lo spread cala non è per merito nostro. Dobbiamo, al contrario, rimboccarci le maniche se vogliamo davvero ridurre in modo consistente gli oneri sul debito pubblico e utilizzare questi risparmi per ridurre il debito.

Il Punto

Dopo i brindisi d’inizio anno in casa Fiat per l’operazione Chrysler, comincia la sfida più difficile. Marchionne deve gestire lo sviluppo di nuovi modelli, la ristrutturazione degli stabilimenti, la valutazione della performance dei vari impianti. E completare in tre anni il pagamento del prezzo di acquisto.
Ma cos’è il sistema elettorale spagnolo che Renzi ha incluso tra le sue proposte di riforma? Un proporzionale ma con esiti quasi sempre maggioritari. Se non corretto con alte quote di sbarramento, rischia però di dare più peso ai partiti locali, cosa di cui non si sente certo bisogno.
Il nuovo segretario del Pd ha anche messo all’ordine del giorno la modifica della legge Bossi-Fini sull’immigrazione. Bene, perché ci vuole una svolta radicale: dalla cittadinanza al permesso di soggiorno, dal diritto all’unità familiare al contrasto all’immigrazione illegale. Mentre i vari tipi di Centri dell’immigrazione, tra cui i tristemente famosi Cie sono del tutto inadeguati.
Come mai le rette degli asili nido variano moltissimo da comune a comune? Questione di area geografica e di sindaci uomo o sindaci donna. Nessuna differenza tra i partiti.
Tra Natale e l’Epifania abbiamo aggiornato il sito con nuovi articoli su: sistema elettorale, voli low-cost e inquinamento, decreto svuota-carceri, Monte dei Paschi, opere pubbliche, contrasto alla povertà, stretta creditizia, finanziamento del non profit.

Dale T. Mortensen, premio Nobel per l’Economia 2010 per la sua teoria della disoccupazione come fenomeno d’equilibrio, ci ha lasciato dopo una malattia che ce lo ha portato via in pochi mesi. Lo vogliamo ricordare qui con la sua lezione al Festival dell’Economia 2012 .

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L’esperienza portoghese

Il Portogallo è decisamente un Paese impoverito e da parecchio tempo prima della nostra Italia.

Il Punto

D’oro, in alcuni casi incastonati di diamanti, gli stipendi degli alti dirigenti ministeriali italiani. Per accorgersene basta confrontarli con quelli dei loro omologhi britannici. Per esempio, i nostri degli Esteri guadagnano fino all’80 per cento in più di quelli del Foreign office. In questa nuova puntata dell’inchiesta “Spendere meno si può” documentiamo il comportamento predatorio di molti alti funzionari dello Stato.
Il compromesso raggiunto a Bruxelles sulla risoluzione delle crisi bancarie espone i risparmiatori a rischi maggiori e tutta l’economia a conseguenze pericolose. La Fed degli Stati Uniti è stata più coraggiosa. E si vede: l’America cresce e l’Europa è al palo. Costringere le banche a considerare attività a rischio i titoli di Stato, come suggerisce un membro del board della Bce, potrebbe mettere in pericolo il futuro dell’euro. Per fortuna cade l’idea di privatizzazione fantasiosa della Banca d’Italia.
La Google tax e la possibilità di detrazione di spese per i libri -inserite nella legge di stabilità- rappresentano i classici casi in cui si risponde con provvedimenti sbagliati a esigenze giuste. Rischiano di essere risposte estemporanee e mal progettate, di cui non si capisce la corretta relazione tra costi e benefici.
Da una parte le pubbliche amministrazioni hanno cominciato a pagare ai fornitori i debiti più vecchi, dall’altra riprendono ad accumulare ritardi con quelli più recenti, vanificando con una mano ciò che fanno con l’altra. E le dilazioni ricadono a catena: i fornitori della Pa diventano cattivi pagatori dei loro fornitori.
Con il passaggio dall’Imu alla Tasi, cresce l’incertezza sul gettito delle tasse sulla casa. Perché i comuni avranno ampio spazio di manovra. Vediamo cosa potrà succedere usando come laboratorio la Toscana.

Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini commenta l’articolo “Ignavia di Stato” di Tito Boeri e Luigi Guiso. La replica degli autori. 

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