Lavoce.info

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Il Punto

Nel maxi-emendamento alla Legge di stabilità cambiano le detrazioni per lavoro dipendente proposte nella prima formulazione dal Governo. Conti alla mano, vediamo per chi sono vantaggi e svantaggi. C’è un po’ più la logica distributiva. Ma troppo timida e ancora insufficiente. E non tocca i contribuenti incapienti.
Sugli assetti proprietari della Banca d’Italia il ministero dell’Economia procede a una privatizzazione per decreto per finanziare la cancellazione della seconda rata dell’Imu. Facendo un regalo alle banche ai danni del contribuente che dovrà pagare d’ora in poi dividendi fino a dieci volte più alti ai dententori delle quote di via Nazionale. Un Dossier con gli articoli sul tema pubblicati da lavoce.info. Rimangono sulla carta, invece, le privatizzazioni di imprese controllate dallo stato che servono a ridurre il debito pubblico. Ma anche a innescare dinamiche competitive in mercati ingessati, come quello energetico. Continua il confronto.
Il decreto “Fare 2” dovrebbe ridurre il costo salato per gli incentivi alle fonti rinnovabili che viene caricato nella bolletta elettrica. Ma la gran maggioranza degli utenti, rivela una ricerca, non è consapevole del prezzo che paga. Soprattutto i giovani.
Il commissario straordinario per la revisione della spesa Cottarelli interviene per spiegare come intende superare i possibili conflitti d’interesse dei funzionari della pubblica amministrazione che fanno parte del suo gruppo di lavoro. Una replica dell’autore de “L’anello debole della nuova revisione della spesa”.

Il Punto

Quanto costa la politica delle Regioni? Un miliardo, con una media di 875 mila euro per consigliere e picchi di 1,7 milioni e 1,5 milioni in Sicilia e Calabria. Una nuova puntata dell’inchiesta “Spendere meno si può”.
Il Governo intende introdurre un prelievo sulle pensioni alte in quanto tali. Ma le vere pensioni d’oro sono quelle che contengono un regalo rispetto ai contributi versati durante l’intero arco della vita lavorativa. Un esempio di come calcolare la differenza fra una pensione pagata coi contributi e una pensione regalata. E una tabella che mostra quali siano i risparmi legati ai tagli delle pensioni d’oro con cui potete cimentarvi. Come vedrete, il gettito si rivelerebbe comunque modesto: intorno al miliardo.
Come affrontare in modo sbagliato la questione delle quote di Banca d’Italia proprietà dei grandi istituti di credito. È ciò che si appresta a fare il Governo Letta. Torniamo sulle insidie di questo provvedimento.
Grazie alla legge, la quota di donne nei consigli d’amministrazione è aumentata in due anni dal 7,4 per cento al 17 e dovrà arrivare al 33. Gli effetti desiderabili: nuovi meccanismi di selezione per tutti, migliori performance dei cda, un diverso stile manageriale. Ecco come e perché.
Nella valutazione della ricerca con gli indicatori bibliometrici non si tiene conto del diverso contributo dei vari autori. Meno che meno di chi ha lavorato ma non figura. Per questo c’è bisogno di ridefinire “l’autore”.
La sovranità e il vincolo esterno. Un apologo di Fausto Panunzi

Il Punto

Quali partecipazioni dello stato entreranno nel piano di privatizzazioni preannunciato dal premier Letta? Vediamo che cosa si può vendere. E, per non ripetere gli errori del passato, come vendere. Sulla destinazione del ricavato, poi, non ci possono essere dubbi: sono soldi che servono a ridurre il debito pubblico. Senza il trucco della cessione alla Cassa depositi e prestiti, un’istituzione posseduta all’80 per cento dallo stato. Incredibile che il quotidiano di proprietà di Confindustria passi la velina di una Cdp privata. Tra l’altro il Governo sta vendendo quote di Cdp. Come potrebbe una società già privata essere privatizzata?
Dopo aver discusso le proposte di M5s, vediamo quelle di Sel per il reddito minimo garantito. Se vogliamo introdurre questo strumento di contrasto alla povertà come in molti altri paesi d’Europa, non è ammesso il pressapochismo e bisogna mettersi d’accordo sulle “tecnicalità” che qui sono sostanza. E su chi ne ha diritto, includendo minori e i giovani Neet (Not in education, employment or training) privi di qualifica.
Alla spending review del commissario straordinario Carlo Cottarelli lavoreranno soprattutto rappresentanti delle singole amministrazioni. Che spesso saranno in palese conflitto d’interessi. Così si rischia il fallimento di un programma che per altri versi è apprezzabile. E che meriterebbe qualche risorsa in più.
Nella Legge di stabilità, meno contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Per alleviare i costi delle imprese sarebbe meglio potenziare gli incentivi per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Punto

I deputati italiani costano quanto quelli europei? Niente affatto. Costano molto di più quando si tiene conto dei compensi mascherati di cui godono. Un confronto con i loro colleghi britannici in questa nuova puntata dell’inchiesta “Spendere meno si può”.
In cinque anni il valore di Alitalia si è ridotto da un miliardo di euro a 30 milioni. E il governo vorrebbe buttare altri soldi dei contribuenti in questa impresa. Nella ricerca di un partner internazionale, bene ricordarsi che avere un socio dell’Unione Europea è fondamentale per la sopravvivenza della compagnia. Una analisi e un Dossier su una delle peggiori storie del capitalismo italiano.
Molto costoso, iniquo, complicato. Il reddito di cittadinanza nella proposta di legge del Movimento 5 stelle è in realtà un minimo garantito che costa 4 volte il Sostegno di inclusione attiva proposto da un gruppo di lavoro del ministero del Welfare.
È una curva tutta in discesa quella che rappresenta i redditi degli italiani under 40 a partire dai nati nel 1947. Tra i 30 e i 39 anni non è più il decennio di vita della crescita professionale, sociale e familiare.
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La crisi pagata dai trentenni

teoldi giovani
Fonte: Banca d’Italia. Elaborazione dati a cura di Filippo Teoldi

Il Punto

Per la Commissione europea la legge di stabilità non permette di rispettare le regole del patto di stabilità e crescita. Il problema è il debito e non il deficit. Facendo vere privatizzazioni avremo più flessibilità nel gestire il disavanzo.
La Camera dei deputati offre, una volta di più, un pessimo esempio agli italiani. Spende più delle proprie dotazioni, esaurendo il fondo che paga le indennità di fine rapporto. Alla fine dovrà, come sempre, intervenire il contribuente per ripianare il debito che si sta accumulando. Ma la pazienza dei contribuenti rispetto a una classe politica che non sa ridurre i propri costi ha un limite.
Nessuno parla più dei problemi che hanno portato a tragedie come Lampedusa. Bisogna cambiare le politiche d’asilo che oggi permettono di fare domanda solo a chi arriva da noi rischiando la propria vita. E capire che l’Europa ci aiuterà se avremo politiche più sostenibili e trasparenti sull’immigrazione economica.
Luigi Spaventa è scomparso meno di un anno fa e oggi un libro ricorda la sua storia di economista civile, divisa tra impegno accademico, politico e istituzionale.
Un commento di Giorgio Ragazzi all’articolo di Roberto Perotti “La Camera costa due volte e mezzo i Comuni britannici
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Un “Manifesto” per una nuova Pubblica Amministrazione

Dopo più di 20 anni di tentativi di riforma costituzionale, il Parlamento ci riprova, e mentre la scena viene occupata dagli inconcludenti temi della riforma elettorale e della forma di governo, sullo sfondo resta la questione della Pubblica Amministrazione.

Il Punto

Dopo l’analisi dei conti di Montecitorio, ecco la seconda puntata della nostra inchiesta sui costi della pubblica amministrazione. Questa volta andiamo a vedere come la Corte Costituzionale spende i soldi dei contribuenti. Male, a cominciare dagli stipendi d’oro ai giudici: circa tre volte quelli dei loro colleghi degli Stati Uniti. E ci sono molti altri pagamenti in natura assai poco trasparenti per una istituzione che dovrebbe essere cristallina.
Bene il taglio dei tassi della Bce. Ma la riduzione non serve ad allontanare lo spettro della deflazione. Perché il vero tasso che conta per l’allentamento della stretta creditizia è l’overnight sul mercato interbancario, cioè il vero costo della liquidità. E lo fissa il mercato.
Mentre Twitter quotata in borsa fa scintille, si diffonde sempre più questo strumento di comunicazione nella politica italiana. Vediamo quali partiti lo usano in modo più efficace.
Si continua a parlare con grossolanità di interventi sulle pensioni  in essere, argomento molto delicato, facendo tra l’altro riferimento agli importi delle pensioni e non a quanto ricevuto complessivamente dai diversi pensionati. Pubblichiamo una tabella utile quanto meno a una discussione più informata.
Siamo sicuri che la vendita delle partecipazioni dello stato nelle imprese quotate contribuirebbe a ridurre il debito pubblico? Alcuni dati fanno riflettere. Apriamo il confronto.

Tutti i numeri delle pensioni

Nei giorni scorsi si è tornato a parlare di pensioni d’oro. Grazie ai dati resi disponibili dall’Inps per il 2012, che riportiamo qui sotto e che mostrano il numero di pensionati e reddito medio per ben quarantotto scaglioni di reddito, abbiamo effettuato alcune simulazioni di massima sugli effetti di un contributo di questo tipo. A titolo d’esempio, consideriamo tre scenari. Sono solo simulazioni, ma qualunque dibattito politico dovrebbe partire da questi dati.

Poste Italiane e Alitalia: una mission ben diversa

Tre decenni dentro PosteItaliane non mi aiutano a capire il senso dell’investimento di quei 75 milioni in Alitalia, anzi, sbaglierò mi fanno concludere che è una scelta sbagliata, o, per lo meno non la migliore, perché?

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