Con un percorso di istituzione frettoloso e materie del triennio ancora da definire, il liceo del made in Italy non ha per ora incontrato molto favore nelle scuole. Anche perché non è chiaro che cosa lo differenzia da altri indirizzi già consolidati.
Autore: Marco Gioannini
È responsabile della comunicazione della Fondazione Agnelli. Laureato in filosofia, MSc in filosofia della scienza a LSE, ha collaborato a numerosi programmi di ricerca della Fondazione Agnelli nel campo dell’istruzione, fra cui quelli sull’inclusione scolastica, e partecipato alla stesura di alcuni suoi rapporti. Fra i progetti di attività per e con le scuole, segue in particolare Combo. Il laboratorio didattico della Fondazione Agnelli e una sperimentazione per innovare la scuola ospedaliera.
La scuola riparte con due obiettivi fondamentali: rimanere in presenza per tutto l’anno scolastico e recuperare le perdite di apprendimenti dovute alla pandemia. Sul primo c’è forse troppo ottimismo. Il secondo chiama in causa la formazione dei docenti.
Al prolungamento dell’anno scolastico proposto da Mario Draghi abbiamo rinunciato. Le scuole sono impegnate in un “Piano estate” che suscita dubbi per scelta dei destinatari, modalità organizzative e tempi. Però un buon risultato può raggiungerlo.
Per gli studenti disabili certificati è previsto un insegnante di sostegno che collabora con i docenti curricolari. L’obiettivo della piena inclusione non è stato però realizzato. Ecco come ripensare il sistema, nel rispetto dei vincoli di bilancio.