È possibile aumentare il sostegno pubblico alle famiglie con figli senza disincentivare l’offerta di lavoro, soprattutto quella femminile? Alcune simulazioni dicono di sì. Ed è un risultato importante per un paese con tassi di occupazione bassi.
Autore: Nicola Curci
Lavora nella Divisione Finanza pubblica della Banca d'Italia. Dopo la laurea in economia politica all'Università Bocconi, ha conseguito il MSc in Economics alla London School of Economics e il PhD in Economics all’Università Bocconi. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la microsimulazione dei sistemi tax and benefit e l'analisi microeconomica delle politiche di bilancio.
In media per ogni 100 euro in più guadagnati in un anno, 40 se ne vanno in imposte e contributi, disincentivando spesso l’offerta di lavoro. A parità di reddito si registrano poi grandi differenze. Regime forfettario e bonus Irpef i primi responsabili.
L’Irpef contribuisce in modo netto a ridurre la disuguaglianza dei redditi. Lo fa attraverso la struttura delle aliquote e, in parte, delle detrazioni. Ma la definizione della base imponibile ha un ruolo limitato: sotto accusa sono i regimi speciali.