Il neopresidente ha ereditato un’economia in stagnazione, poco aperta al commercio internazionale, indebitata e senza accesso al credito. Il suo primo obiettivo è evitare l’iperinflazione, attraverso misure drastiche. Poi serviranno riforme strutturali.
Autore: Ramiro Castiñeira
Economista laureato all'Università di Buenos Aires (UBA) e Chief Economist presso la società argentina di studi macroeconomici Econométrica. È specializzato nell'analisi delle finanze pubbliche e in precedenza è stato consulente esterno del Mercosur per l'armonizzazione delle statistiche pubbliche. Le sue analisi sono pubblicate sui maggiori quotidiani argentini.
Buenos Aires annuncia un accordo per la ristrutturazione del debito. Non era scontato, vista la storia creditizia e le gravi difficoltà economiche del paese. È una boccata d’ossigeno per il governo. Che ora però è chiamato a risolvere problemi endemici.