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Autore: Riccardo Secomandi

daveri Assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Ferrara, ha conseguito il dottorato in Economia e Management dell’Innovazione e della Sostenibilità presso le Università di Ferrara e di Parma. Si è laureato in Economia all’Università Cattolica di Milano. Ha svolto attività di ricerca presso Polis Lombardia ed è stato borsista presso l’Ufficio Bilancio del Consiglio regionale della Lombardia. Si occupa di temi di economia pubblica e contabilità pubblica, con particolare riguardo alla finanza locale e all’associazionismo intercomunale.

Posti letto: perché in Italia costano di più

Non è vero che la spesa sanitaria in Italia è diminuita negli ultimi anni. È però vero che il numero dei posti letto è nettamente inferiore rispetto a Germania e Francia, perché il loro costo è molto più alto. Ecco i fattori che spiegano la differenza.

Così l’autonomia farà crescere le differenze

Il sistema delineato dalle intese con le tre regioni che chiedono l’autonomia  aumenterà il divario nella qualità e quantità dei servizi offerti a livello regionale. Si dovrebbero sciogliere i nodi dei fabbisogni standard e degli incrementi di gettito che restano nel territorio.

Dove ci guadagnano le tre regioni in cerca di autonomia

Il negoziato sulla maggiore autonomia di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna rischia di bloccarsi sull’istruzione. Ma anche escludendola, il passaggio potrebbe risultare molto conveniente per le tre regioni se i fabbisogni standard non fossero adottati.

Istruzione: che fare per una spesa regionale equa

Tra le materie su cui Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna chiedono la competenza esclusiva, quella che “costa” di più è l’istruzione. Il finanziamento deve comunque avvenire attraverso una compartecipazione al gettito Irpef. Ecco come potrebbe essere strutturata.

C’è un errore nella legge di bilancio

Il livello massimo del saldo netto da finanziare riportato nell’articolo 1 della legge bilancio non corrisponde a quello dei prospetti dei bilanci di previsione. L’errore va corretto. Altrimenti il saldo netto da finanziare risulterebbe molto più alto.

Con la mini flat tax via libera alle strategie elusive

La legge di bilancio 2019 estende il regime dei minimi per le partite Iva. Le condizioni per rientrarvi così come disegnate dal governo Conte aprono la via a comportamenti strategici da parte dei contribuenti. E creano comunque incentivi all’evasione.

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