Non è certo dalla riforma della prescrizione che si deve partire se si vuole ricondurre il funzionamento della giustizia italiana ai paradigmi delle garanzie e dell’efficienza. Occorre rimuovere le cause dell’endemica lentezza del processo penale.
Autore: Simone Lonati
Simone Lonati è Professore Associato di Procedura penale e Procedura penale europea presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi. Insegna alla Scuola di Specializzazione per le professioni legali dell’Università di Pavia e dell’Università Bocconi. E’ membro del comitato di redazione della rivista Diritto penale contemporaneo. È fondatore dello Studio Legale Lonati.
Fonti del ministero della Giustizia hanno fatto circolare la prima bozza di un disegno di legge delega per la riforma del processo penale. L’idea di fondo è limitare ancora di più i casi in cui si svolge il dibattimento. Ma i rischi non mancano.
Riformare la prescrizione attraverso un emendamento può essere rischioso. Si tratta infatti di un istituto di garanzia e la sua modifica richiede adeguate valutazioni tecnico-giuridiche. In più ancora non conosciamo gli effetti della riforma del 2017.
Le regole europee impongono una revisione del sistema sanzionatorio in fatto di abusi di mercato, per evitare il cumulo di sanzioni amministrative e penali. La bozza di decreto legislativo risolve questo problema, ma non esclude la possibilità di un duplice procedimento. Le soluzioni alternative.
Nonostante una leggera flessione nel numero di detenuti, in Europa le carceri continuano a essere occupate al massimo delle loro capacità. In Italia il problema è particolarmente grave. Anche se ci sono netti segnali di miglioramento per gli interventi seguiti alla condanna della Corte di giustizia.
Una sentenza della Corte costituzionale promuove per ora la doppia sanzione amministrativa e penale per gli abusi di mercato e alcuni reati tributari. Ma il problema non è risolto. Restano da recepire i principi europei che suggeriscono una differenziazione in base alla gravità della violazione.
La valutazione non veritiera è o meno penalmente rilevante secondo le nuove norme sul falso in bilancio? La Cassazione ha già emesso tre sentenze contrastanti. Necessario un intervento chiarificatore delle Sezioni Unite che chiuda una controversia interpretativa che ha importanti ricadute pratiche.