Il tema del caro affitti si ripresenta periodicamente, specie a Milano. Il problema è aggravato da interventi pubblici che limitano l’accesso alla città. Ripensare radicalmente la governance urbana e la definizione stessa di città può essere una soluzione.
Autore: Ugo Fratesi
Professore ordinario di economia applicata al Politecnico di Milano, dove insegna corsi di economia regionale e politiche regionali. Laureato in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi, PhD in Economia Politica presso l'Università Politecnica delle Marche, MSc in Local Economic development presso la London School of Economics. E’ stato per otto anni editor di articoli per la sezione principale e book review editor della rivista Regional Studies. E’ stato membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Scienze Regionali (AISRe) e ha ricoperto l'incarico di tesoriere. Coinvolto con vari ruoli in un grande numero di progetti di ricerca, specialmente a livello europeo, finanziati dai programmi ESPON, Horizon 2020, FP5, FP7, PRIN e direttamente dalla Commissione Europea. E’ autore di libri e articoli pubblicati su riviste referate nei campi dell’economia regionale, principalmente sui temi della crescita regionale, delle politiche regionali, delle disparità e dei modelli per lo studio della crescita regionale. Su twitter @ugofratesi
Troppo spesso negli ultimi anni ai tecnici sono state affidate decisioni che spetterebbero alla politica. Gli esperti possono svolgere molteplici ruoli per migliorare la gestione della cosa pubblica, senza sovrapporsi alle funzioni proprie dei politici.
Attraverso le politiche pubbliche non si possono ottenere contemporaneamente tutti gli obiettivi auspicabili. Si deve quindi cercare il migliore bilanciamento possibile tra le diverse alternative, con decisioni che andrebbero comunicate in modo chiaro.
L’esperienza con i Fondi strutturali europei può aiutarci a utilizzare nel modo migliore le risorse del Recovery Fund. Per garantire la crescita, gli investimenti dovranno tener conto di complementarietà, sistematicità, addizionalità e radicamento.