Ogni anno a fine Maggio,
ci considera il gran saggio,
che là in Roma, allazionario,
pur pacato, è duro il Mario.
Noi non siamo produttivi,
del competere siam schivi
e nel pubblico servizio
di sprecare abbiamo il vizio!
Il Prodotto stenta e arranca,
la domanda perman stanca,
alta ha il fisco la pressione,
più di tutti nellUnione,
ed in busta il salariato
si ritrova dimezzato,
giacché il costo del paniere
insensibile è al calmiere.
Sta la scuola in gran ritardo
obsoleto è anche il goliardo,
la ricerca va svegliata
perchè ormai sè appisolata.
Pure il merito scompare
e chi vuol darsi da fare,
avrà vita sempre dura,
contro la nomenclatura.
Passa gli anni in precariato
ed invecchia il diplomato,
mentre il fiacco dipendente
troppo presto è quiescente.
Son carenti le strutture,
troppe leggi e spesso oscure,
cè un problem di sicurezza,
mentre abbonda la monnezza
Dice Draghi, si va male,
lento marcia lo stivale,
dovrà correre con foga
che sennò nel mare affoga.
Qui ci vuole uno spintone:
spingi forte oh Berluscone!