Anche i Mondiali, come tutte le cose vissute intensamente, quando arrivano alla fine lasciano un’emozione che sta tra la gioia e la malinconia. La gioia di vedere Nelson Mandela in campo prima della partita. Questo Mondiale è arrivato in Sud Africa per celebrare Mandela. E’ impossibile esagerare con i superlativi quando si parla dell’ex Presidente del Sud Africa.
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La norma che innalza la soglia per gli assegni di invalidità dal 74 per cento all’85 per cento sarà cancellata dichiara martedì 6 luglio l’onorevole Antonio Azzollini, relatore di maggioranza della manovra economica in discussione in questi giorni in Parlamento. Ma le associazioni che rappresentano le persone con disabilità non si fidano e confermano la giornata di protesta prevista per il 7 luglio davanti a Montecitorio.
Siamo ormai arrivati alla semifinali. Oggi Olanda – Uruguay, domani Germania – Spagna. E ora di controllare i pronostici fatti dalle diverse istituzioni finanziarie prima dell’inizio del Mondiale.
Nel film di Oliver Stone, Wall Street, Daryl Hannah (che allora recitava con Michael Douglas e adesso purtroppo con Boldi e Salemme) in una delle scene cult, elenca, tra i suoi desideri, la pace nel mondo. Troppo ambiziosa? Forse no. In un articolo sul Financial Times Gideon Rachman scrive che circa un mese fa, parlando con un esperto diplomatico, espresse le sue preoccupazioni per le crescenti tensioni tra Israele e Iran.
Non avevo voluto prendere impegni per il pomeriggio del 29 giugno, quando pensavo che l’Italia, vincendo il suo girone, avrebbe giocato il suo ottavo di finale. Poi, dopo il pareggio con la Nuova Zelanda, avevo deciso che il pomeriggio da tenere libero era quello del 28 giugno, credendo che saremmo arrivati solo secondi. Non ho mai dubitato che l’Italia passasse il turno, dato il girone che aveva.
Grazie ai militanti della Lega adesso sappiamo davvero cosa è il federalismo in salsa padana. Nei giorni scorsi hanno tempestato di telefonate sedi di partito ed emittenti padane alla ricerca di chiarimenti. I sindaci del Carroccio si sono rifiutati di salire sul palco della festa di Pontida. Come è possibile, si chiedevano molti di loro, che un Governo in cui la Lega conta sempre di più abbia regalato miliardi alla Sicilia spendacciona, abbia salvato dalla bancarotta il Comune di Catania, regalato 300 milioni a quello di Roma in un momento in cui ne taglia 2500 a tutti gli altri, e adesso riduca del 14 per cento i fondi alle Regioni del Nord? Che razza di federalismo, si chiedevano, può di fatto commissariare tutti gli enti territoriali togliendo loro qualsiasi margine di autonomia fiscale, con l’eliminazione dell’Ici e il blocco di tutte le addizionali?
La risposta, un po’ stizzita, è arrivata da Pontida. Umberto Bossi e gli altri leader della Lega ci hanno finalmente chiarito qual è la visione federale del partito. Si regge su quattro pilastri.
Il primo è il folklore. La squadra della Padania ha vinto i campionati mondiali di calcio, ha sottolineato con orgoglio il padre del Trota, team manager della rappresentativa. Non sappiamo se al prestigioso Campionato partecipasse la rappresentanza di Bahia, capitanata da Ricardino Kakà. O solo la squadra dell’oratorio di Klagenfurt. Ma l’importante è vincere. Evviva.
Il secondo è l’amore. Come ha sottolineato Bossi, la Lega è amata in tutto il mondo. Per fare un esempio, ha parlato della Svizzera. Lì i banchieri e le mucche, se ci presenta come militanti della Lega, ti accolgono come fratelli. Si hanno tutte le porte (incluse quelle delle cassette di sicurezza?) spalancate.
Il terzo pilastro è l’acqua. Finalmente il Lago Maggiore è tornato in Lombardia, finalmente la regione più ricca ha la sua spiaggia. Ce ne rallegriamo. Potremo finalmente non doverci più portare appresso il passaporto (e in bicicletta appesantisce alquanto la pedalata) quando andiamo a Stresa.
Il quarto è il campanile. Lavori pubblici e servizi sociali solo ai residenti di quel municipio, possibilmente da almeno 10 generazioni. Solo che qui si sa dove si comincia e non dove si finisce. Perché Sulbiate inferiore dovrebbe accettare che anche i residenti di Sulbiate superiore partecipino a un concorso per vigile urbano? E la frazione della frazione di Buccinasco che diritti ha? Inutile spiegare a Bossi & C. che le grandi federazioni, come gli Stati Uniti, si reggono proprio sulla mancanza di ogni discriminazione territoriale tra i cittadini residenti in luoghi diversi. Come tra parentesi, fa anche la nostra Costituzione e il Trattato Europeo. Dal Bill of Rights siamo passati al Boss of Rights.
Caro amico, tu che fai l’imprenditore,
io ti dico, poiché son tuo professore,
che il paese deve a crescere tornare
e ti chiede presto e bene d’innovare.
Ci aspettavamo un tempo di cuccagna
poi ci si è messa la speculazione,
ma più colpevol fu il gran magna magna
e chi ha irrorato il fior dell’evasione.
Dopo il deludente 1-1 con la Nuova Zelanda, ho avuto uno scambio di mail con Peppe, un mio collega economista che lavora a Yale, grande appassionato di calcio. Entrambi eravamo abbacchiati per il futuro dell’Italia nei Mondiali.
La cosa che più colpisce dell’accordo di Pomigliano è già evidente nelle righe che precedono il testo. Si dichiara che ciò che di seguito viene definita ipotesi di accordo altro non è che un documento conclusivo presentato dalla Fiat l’8 giugno 2010, a cui si aggiunge un punto 16, per nulla irrilevante. Il testo consiste in realtà in una dichiarazione unilaterale della azienda, travestita poi da accordo negoziale. Un caso davvero unico.