Lavoce.info

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Se non ci fosse bisognerebbe inventarla

Chief Statistician dell’OCSE

4 luglio 2003

“Quante volte abbiamo detto, riferendoci ad una cosa veramente utile e di elevata qualita’, “se non ci fosse bisognerebbe inventarla”? Questo e’ uno di quei casi e dobbiamo essere grati a coloro che, un anno fa, decisero di inventare lavoce.info. Grazie a loro, oggi ci troviamo insieme a festeggiare il successo di una iniziativa che ha contribuito in modo fondamentale a migliorare l’informazione economica disponibile in Italia e a promuovere una riflessione seria e continua su temi fondamentali per il presente ed il futuro del nostro Paese e dell’Europa.

Per chi, come me, lavora all’estero il sito e’ uno strumento fondamentale per restare al corrente del dibattito in corso tra gli economisti italiani. D’altra parte, vista una certa tendenza dei media italiani alla spettacolarizzazione dei fatti e a tagliare lo spazio dedicato all’approfondimento, il sito rappresenta uno dei pochi strumenti per capire meglio cosa c’e’ “dietro” a certe notizie.

In conclusione, ancora complimenti ai promotori ed agli autori dei testi. Il solo suggerimento che mi sento di avanzare per migliorare il sito e’ quello di cercare di coinvolgere maggiormente colleghi stranieri su temi di carattere internazionale, per ampliare il dibattito con punti di vista differenti da quelli italiani.”

Aiutateci ancora a meditare

Capo Ufficio Studi CISL nazionale, Presidente della Commissione internazionale del CNEL

4 luglio 2003

Per lavoro, e per passione, ogni giorno mi sorbisco la lettura di almeno una quindicina di siti “fissi”: dal NYT al FT a Le Monde ecc., ecc. Lavoce.info non esce ogni giorno ma ogni volta che esce la apro e, di norma, non solo leggo tutti gli articoli ma me ne stampo almeno i 2/3. Perché – e non è un complimento, è una constatazione – con qualche inevitabile eccezione: mica siete dei mostri – di regola quel che scrivete è nuovo ed è interessante. E’ cosa rara. Spesso si trovano cose nuove che, però, di rado sono interessanti. Di rado si leggono cose interessanti che siano anche nuove. Da voi la norma è rovesciata,. E non è poco davvero. Di tanto in tanto – e anche qui, per fortuna – mi fate incavolare. In genere per l’ossessione – anche vostra, ditevi la verità – sulle pensioni. Posso suggerirvi di commentare e non ignorare quel che scrive a p.40 e 43 il Programma di stabilità dell’Italia, Aggiornamento al Novembre 2002, inviato dal Tesoro all’

Mantenete alta “lavoce”

29 giugno 2003, Il Sole 24 ore

“(…) A metà strada fra l’agorà e la conferenza, lavoce si è ritagliata uno spazio originale in quella “democrazia diretta” che cerca di ovviare alle lentezze e alle pesantezze della democrazia rappresentativa. Cosa augurare a lavoce in questo primo anniversario? Una sola cosa: di mantenerla sempre alta…”

Chiarezza e competenza

Centro Studi Confindustria, direttore per i problemi strutturali e la finanza pubblica

4 luglio 2003

“Il grande merito de lavoce.info è di aver saputo unire la comunicazione e la chiarezza di tipo giornalistico con la competenza specialistica, chiamando di volta in volta a scrivere, su un arco molto ampio di temi economici, persone che conoscono bene quel dato argomento o che su quell’argomento stanno conducendo una ricerca originale. Anche se a volte capita di non essere d’accordo con alcune delle opinioni espresse, si può essere certi che quella tesi si regge su informazioni e argomentazioni di prima mano.”

Un grave problema, una seria risposta

Vicedirettore de La Stampa

4 luglio 2003

“In Italia esiste un grave problema di informazione. Lavoce.info è un serio e innovativo tentativo di risposta. Un tentativo di cui non condivido il metodo, ma di cui condivido lo spirito: la trasparenza e l’accessibilità. Mi auguro che possa crescere fino a porsi le ambizioni di un vero organo di informazione.”

Uno spazio libero e autorevole

Presidente dei giovani imprenditori di Confindustria

4 luglio 2003

“Nutro molta stima e simpatia nei confronti dei “pionieri” de lavoce.info Si avvertiva la mancanza di uno spazio capace di essere, nel contempo, libero e autorevole. Lavoce.info è la “zona franca” che colma finalmente questa lacuna, e lo fa coinvolgendo un numero crescente di “adepti”, ampliando i contenuti e aprendosi anche al dialogo con i lettori. Diecimila di questi giorni!”

Un laboratorio di proposte

Segretario Generale UIL

4 luglio 2003

“lavoce.info è un luogo in cui la cultura politica, economica e sociale ha trovato lo spazio per esprimersi in una dimensione di confronto e in una prospettiva di ricerca delle soluzioni. È un laboratorio di proposte pensato per analizzare il presente e ideato per guardare al futuro. Ma è anche un prezioso strumento di servizio e di informazione per chi opera nel mondo del lavoro. L’auspicio è che il successo con cui il sito è stato accolto in questo anno si consolidi nel tempo. L’esperienza, la competenza e l’altissimo livello di professionalità che quotidianamente “costruisce” lavoce.info sono una garanzia per il conseguimento di questo obiettivo. Dalla Uil un augurio sincero per questo primo di cento e più anniversari.”

Un’isola di rigore in un mare di demagogia

Professore di Political Science all’Università Pompeu Fabra di Barcellona

4 luglio, 2003

“Il nostro ambiente politico e mediatico sembra ogni giorno più sensazionalista, dedicato a manipolare invece di informare il cittadino. Una democrazia vitale richiede che il cittadino sia armato con informazioni e analisi rigorose. Per questo, merita un grande applauso lavoce.info, un’isola di rigore in un mare di demagogia. Dobbiamo provare a imitare questa bellissima idea qui in Spagna.”

 

Cosa dice la stampa

Il Foglio

9 luglio 2002

“Un’iniziativa un po’ anglosassone, che promette analisi controcorrente: non a caso, nel primo editoriale riservato al Dpef, si osserva come da un governo liberista ci fosse da attendersi forse qualcosa di meno keynesiano”.

 

Il Messaggero

Mario Ajello

6 settembre 2002

“.. il fastidio nei confronti delle speculazioni che travisano i problemi sta crescendo. Almeno a giudicare dall’attenzione che va riscuotendo su Internet una piccola grande “voce per interrompere la campagna elettorale permanente”. Ossia una rivista on-line, www.lavoce.info, che sventola il vessillo della pacatezza e del gusto dell’approfondimento su tutte le materie della politica economica. (…) “

 

Il Mondo

13 dicembre 2002

“Essere competenti nella critica, provocatori nei contenuti, equilibrati nelle proposte”. E’ quello che si propone di fare un gruppo di docenti universitari (per lo più di economia politica), molti dei quali affermati opinionisti, attraverso questo eccellente sito di critica economica”.

 

Italia Oggi

Lorenzo Facchinotti

24 marzo 2003

“Il sito è interessante sia per la qualità delle persone che lo animano, una discreta fetta degli intellettuali italiani, sia perché riprende alcuni elementi che sono alla base delle iniziative di maggior successo su Internet: dalla valorizzazione della rete come strumento di libera espressione, alla pubblicazione on-line di contenuti che si rivolgono ad una comunità ben definita; dalla gratuità dei contenuti offerti, al tentativo di sensibilizzare (ma non obbligare) gli utenti a contribuire economicamente al sostentamento di un’iniziativa che pensino avere valore.”

 

Italy Daily (supplemento di Herald Tribune)

16 luglio 2002

“La voce.info è il nuovo sito di informazione economica diretto al lettore non specializzato, con l’obiettivo di pubblicare articoli quanto più possibile semplici e chiari su temi che possono sembrare ostici, come la riforma del mercato del lavoro e la politica fiscale. Il tutto in assoluta indipendenza e senza etichettature di parte. Il nome del sito è ispirato al giornale la Voce, pubblicato negli anni ’90 e diretto da Indro Montanelli, una testata di ispirazione liberale e fortemente critica verso il potere e la classe politica in generale.”

 

La Stampa

Anna Masera

9 luglio 2002

“Nell’Internet gratis, quella delle comunità che si scambiano informazioni, quella che permette la “disintermediazione” – cioè il salto della mediazione delle notizie tra le fonti e il pubblico da parte dei giornalisti e degli addetti ai lavori del mondo della comunicazione – in Italia sembrava non ci credesse nessuno. E invece, ecco che spunta un nuovo sito, tutto gratis e disintermediato. Dedicato – proprio nel momento in cui viene varato il Dpef e il “Patto per l’Italia” – a chi vuole tenersi aggiornato sulla politica e l’economia italiana.”


Prima Comunicazione

Bruno Perini

Ottobre 2002

“… Una miniera di idee, analisi, critiche e opinioni sulla politica economica italiana e internazionale, partorite da economisti bocconiani poco noti al grande pubblico, ma con una navigazione di lunga data negli studi economici …”

Maggio 2003

“… Ci vuole la solita www.lavoce.info per fare l’analisi e rispondere alla domanda più ovvia che le dichiarazioni di Berlusconi hanno suscitato”.

Tre ragioni di soddisfazione personale

Vice Presidente della Convenzione Europea ed ex Presidente del Consiglio italiano

4 luglio 2003

Mi unisco agli auguri di compleanno per lavoce.info e lo faccio per tre ragioni, tre ragioni di mia personale soddisfazione per la sua esistenza e per il lavoro che ha svolto egregiamente in questi mesi. La prima ragione è per la dimostrazione che essa sta dando dello specifico contributo che può dare all’informazione quotidiana l’expertise degli studiosi; che non devono trasformarsi, a mio avviso, in santoni tuttologici, pronti a offrire l’opinione del “professore” su qualunque argomento, ed abusando in tal modo del titolo quanto più diventano dei generici soppesatori del più e del meno. Sugli argomenti che conoscono essi sanno qualcosa in più, perché lo hanno studiato, perché lo stanno studiando, perché hanno sott’occhio esperienze straniere e testi stranieri che altri possono non conoscere. E’ questo che essi democraticamente possono mettere a disposizione degli altri e questo è appunto ciò che fanno, puntualmente, i collaboratori di lavoce.info.

La seconda ragione, in qualche modo consequenziale, è la ricchezza degli apporti che quotidianamente leggiamo e che coprono con mirabile efficacia i temi economici via via sollevati dalla cronaca. Su tutti ci viene offerto quel qualcosa in più, di background, di spunti comparativi, di implicazioni non immediatamente percepibili, che servono a orientarsi e a capire.

La terza ragione è il fondo comune che lega i collaboratori, quella cultura della concorrenza di cui è capitato a me di essere stato missionario in anni passati e che ancora oggi è più un culto ammesso che una religione di Stato. Non aspiro a nessuna religione di Stato. Ma pensando alle potenzialità inespresse della concorrenza in Italia, non posso che sentirmi unito a chi cerca ogni giorno di metterle in luce.

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