Quando i giovani doggi si avvicineranno alla pensione scopriranno di essere più poveri in termini di ricchezza previdenziale dei loro padri. Carriere contributive molto più discontinue e un sistema contributivo meno generoso li porteranno a lavorare fino a quasi 70 anni. Aumentare l’età di pensionamento, rivedere i coefficienti di trasformazione e investire nella previdenza complementare già oggi sarebbe un esercizio di equità intergenerazionale. Ma i giovani non sembrano né invitati né interessati al dibattito dove si decide soprattutto del loro futuro.
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Borse di studio, convegni, seminari per ricordare Riccardo Faini. Sono tante le iniziative promosse da chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui. Ci siamo presi l’impegno di tenervi al corrente di queste iniziative. Cominciamo a fornirvi un primo elenco.
Analizzando in dettaglio il differenziale di crescita delle retribuzioni pubbliche rispetto a quelle del settore privato si nota una sostanziale omogeneità per le retribuzioni contrattuali e dinamiche molto più differenziate per quelle di fatto. L’elevato valore dello slittamento salariale nel pubblico impiego si deve soprattutto al maggior importo degli arretrati, legato ai consistenti ritardi nei rinnovi. Più che di accelerazione retributiva del pubblico impiego si deve parlare di crisi della produttività del lavoro e di stagnazione salariale del privato.
In Italia la prima rata di pensione arriva in media intorno ai 56,8 anni per gli uomini e 57,1 per le donne. I confronti internazionali mostrano che siano tra i paesi con l’età di uscita dal mondo del lavoro più bassa, addirittura al primo posto fra gli stati europei considerati. Vogliamo aumentare ancora questo divario? Senza prendere decisioni estreme, forse non sarebbe così sbagliato cercare almeno di allinearci alla media europea.
La Finanziaria è ormai un atto normativo mostruoso e incostituzionale. Ma le proposte di modifica incontrano una difficoltà giuridica: per essere effettivamente vincolanti, dovrebbero essere recepite in una norma costituzionale. Altrimenti, continueranno a prevalere le regole contenute nella Costituzione circa il procedimento legislativo, che oggi sono stravolte nella pratica, ma non formalmente violate. Mentre si tratta di una legge con caratteristiche proprie, che richiedono una procedura ad hoc. Gli esempi dei paesi stranieri potrebbero aiutarci.
Nei primi mesi di questa legislatura sembrano essere state poste le premesse per il più importante potenziamento degli studi di settore dalla loro prima applicazione nel 1998. Solo le misure inserite in Finanziaria dovrebbero portare a un incremento di gettito di circa 12 miliardi di euro nel triennio 2007-2009, di cui 3,3 miliardi nel 2007. In particolare, attraverso l’ampliamento del campo di applicazione degli studi e un utilizzo più esteso e penetrante dei risultati dell’analisi della coerenza del contribuente.
Lotto marzo è la festa delle donne. Nonostante la crescita dei livelli di istruzione, le donne continuano ad essere meno pagate degli uomini e con minori opportunità di carriera. Nel lavoro familiare, le donne sono sempre più oberate di lavoro con scarsi aiuti da parte dei coniugi e del sistema pubblico. Nel Sud d’Europa queste difficoltà di conciliare lavoro e famiglia si traducono nella
scelta di avere meno figli o a rinunciare del tutto al mercato del lavoro.
Il vice-Presidente Gianfranco Fini propone di dare diritto di voto alle elezioni amministrative agli immigrati. Riproponiamo un intervento di Giancarlo Perasso sul principio secondo cui chi paga le tasse deve avere diritto di voto. Si noti che ciò implica che gli italiani all’estero non dovrebbero avere diritto di voto.
I black out e le interruzioni programmate dell’estate ci rivelano quanto il problema della sicurezza del sistema sia stato trascurato nell’approccio seguito per l’apertura alla concorrenza del settore elettrico. Il caso americano dovrebbe far riflettere i federalisti a oltranza sui rischi che derivano da legislazioni troppo frammentate. Quanto all’Italia, ha il vantaggio di una rete strutturata da un monopolista, ma resta da verificare l’efficacia dei recenti interventi del Governo per sopperire alla scarsità dell’offerta.
La Conferenza intergovernativa di Roma è alle porte. AllItalia la responsabilità di guidare il processo che porterà alladozione del nuovo testo di costituzione sulla base del progetto elaborato dalla Convenzione. È bene dunque che la discussione su questi temi sia quanto più ampia e informata possibile. Proponiamo perciò la sintesi di un dibattito tra Marco Buti, Alberto Majocchi, Jean Pisani-Ferry e Guido Tabellini sulla proposta Giscard. (Nella rubrica Pro e contro la versione integrale in inglese). Migliora lefficienza decisionale dellUnione, ma non la sua capacità di affrontare i grandi problemi europei. Sulla governance economica le critiche più accese.