Da RaiWay ad A2a qualcosa si muove nel panorama delle proprietà pubbliche nazionali e locali. Forse servirebbe un po’ di coraggio anche per Fs e Poste, senza illudersi sui tempi. E senza inventarsi riforme della governance delle imprese che consentono di mantenere il controllo anche vendendo.
Categoria: Concorrenza e mercati Pagina 32 di 86
L’Opas lanciata da Mediaset su Rai Way ha suscitato una ridda di ipotesi e speculazioni. Lo statuto della società e i decreti sulla sua privatizzazione impediscono al socio pubblico di perdere il controllo. In ogni caso, è sufficiente che l’azionista di maggioranza non aderisca all’offerta.
Il gruppo Mediaset ha lanciato offerte di acquisto della divisione libri di Rcs e delle torri di trasmissione del segnale televisivo oggi di proprietà di Rai Way. Entrambe le operazioni dovrebbero comunque passare al vaglio dell’Antitrust. Scenari possibili e pluralismo editoriale e culturale.
Il disegno di legge sulla concorrenza introduce alcune novità sul mercato dei servizi professionali. In particolare per notai, avvocati e farmacisti. Certo non si tratta di una riforma epocale. Ma qualche effetto di stimolo all’economia potrebbe averlo. E dunque che almeno sia approvata in fretta.
Prende forma il ddl annuale sulla concorrenza. Al di là di “vincitori e vinti” di stagione, il provvedimento andrebbe valutato per quanto riuscirà realmente a incidere sui nodi che imbrigliano i mercati in Italia. Quello che manca per un assetto concorrenziale a favore dei cittadini.
Le frodi alle assicurazioni sugli incidenti automobilistici sembrano essere una costante in Italia. Ora però si assiste alla messa in atto di vere e proprie frodi criminali. Sono un danno per tutto il sistema economico. Il processo di liquidazione dei sinistri e tabelle standard dei risarcimenti.
Con la crisi nascono meno imprese. E si è ridotto anche il numero di quelle che riescono a sopravvivere sul mercato e a strutturarsi. Il difficile passaggio da micro-imprese a Pmi e il ruolo fondamentale dei finanziamenti bancari. Le misure di aiuto all’imprenditoria hanno avuto successo.
Il cosiddetto Investment Compact si occupa anche della capacità innovativa del sistema produttivo e del processo di ristrutturazione delle imprese in crisi temporanea. Se sul primo aspetto è utile allargare alle Pmi le misure già previste per le start-up, del secondo non si affrontano i veri nodi.
In tutti i paesi sviluppati il ruolo economico delle Pmi è indiscutibilmente importante. Ancor di più in Italia. Ma ovunque sono le imprese relativamente giovani che creano nuovi occupati e generano maggior valore aggiunto. Purtroppo, da noi la percentuale di queste aziende è più bassa che altrove.
Nella delega per la riforma del non profit è evidente l’impegno di comporre un quadro organico dell’economia sociale. I dubbi vanno dalle coperture finanziarie al potenziamento dell’offerta di servizi nel welfare, fino al rapporto con i territori.