PROVVEDIMENTI
In materia, tanti tentativi, con alcuni successi e molti fallimenti, forse figli della più generale mancanza di coesione della maggioranza.
Tra le cose fatte, le famose "lenzuolate" di Bersani, provvedimenti troppo variegati per poterne rendere conto in una breve scheda, ma sui quali possiamo rinviare alle analisi che avevamo effettuato a suo tempo, mettendo in luce pregi e difetti di tali provvedimenti.
Sulle privatizzazioni – che in periodi di restrizioni di finanza pubblica ci si sarebbe aspettato di vedere utilizzate in modo più aggressivo – non si è invece mosso nulla, se non la vendita di Alitalia. Questa sarebbe stata un’operazione davvero rilevante, ma come è noto la vicenda è ancora in corso, con colpevoli ritardi, mentre le perdite di bilancio continuano a essere massicce.
Sui grandi settori a rete, gli interventi non sono stati molti. Si ricordano diversi tentativi di intervento (o interferenze? Decida il lettore…) nelle vicende societarie di Telecom Italia (contro il tentativo di scalata di AT6T e di Carlos Slim) e di Autostrade (facendo fallire la fusione con la spagnola Abertis), mentre probabilmente l’espansione in Spagna di Enel (acquisizione di Endesa) è stata favorita anche da iniziative politiche mirate.
E’ poi stata rivista la concessione delle autostrade, cosa che ha sollevato pesanti critiche dalle imprese, ma con qualche vantaggio per i consumatori.
Sui servizi pubblici locali il tentativo di riforma globale è fallito.
Nel frattempo, l’unico intervento significativo nel settore postale è stata la decisione (da parte dell’impresa, controllata al 100% dal Tesoro) di aumentare il costo del francobollo.
QUANDO SI VEDRANNO GLI EFFETTI
Alcune cose hanno già sortito alcuni effetti (ad es., l’abolizione del costo della ricarica telefonica, la parzialissima liberalizzazione della vendita di certi farmaci). Su questi aspetti, si trova documentazione (ovviamente di parte, ma non possiamo non segnalarla) sul sito del Ministero, ovvero all’indirizzo
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/pdf_upload/documenti/php0MByDX.pdf
Altri provvedimenti ancora mostrano invece problemi maggiori. La portabilità dei mutui ancora si scontra contro problemi applicativi; la dinamica delle tariffe di assicurazione RC auto resta superiore al tasso di inflazione; il costo dei servizi bancari resta elevato; il numero di licenze di taxi fatica sempre ad aumentare, al contrario purtroppo dei prezzi del servizio. E’ evidente che un Governo ha poche armi efficaci per intervenire su temi del genere, ma indubbiamente la strada resta ancora lunga.
LE OCCASIONI MANCATE
Sui servizi pubblici locali la riforma Lanzillotta non è mai stata approvata. La annunciata riforma delle autorità di regolazione (servizi idrici, ecc.) non c’è stata, l’Autorità per trasporti non è stata istituita. Per il settore energetico si è avuto solo un disegno di legge, chiedendo al Parlamento deleghe, che il Parlamento non ha invece voluto dare.
Molti buoni propositi sono naufragati, alcuni forse per la scarsa convinzione dei proponenti, altri per la scarsa coesione della maggioranza.