Pur con tutti i suoi difetti, la politica europea di coesione è stata preziosa nel finanziare progetti innovativi e contrastare le disparità. Il bilancio 2028-2034 segue un approccio meno regionalizzato di distribuzione delle risorse. Con più di un rischio.
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Le cifre sono altisonanti, ma la dimensione del budget è la stessa. Muta però la distribuzione: sono i governi nazionali a decidere dove vanno le risorse per Pac e coesione. Più soldi per la competitività, l’Ucraina e paesi candidati all’adesione.

Per lungo tempo l’Europa ha usufruito di una difesa collettiva spendendo poco. L’accordo al vertice Nato sul 5 per cento del Pil per la sicurezza è una vittoria politica di Trump. Ma non garantisce lo sviluppo delle capacità militari che sarebbero necessarie.

La cifra del 5 per cento del Pil per la sicurezza decisa al vertice Nato è stata scelta per compiacere Trump. Per l’Italia significa almeno 33 miliardi in più, da trovare aumentando le tasse o tagliando le spese. Sarà il prologo di una difesa comune europea?
La legge di bilancio Usa mantiene le promesse fatte in campagna elettorale e comporta un ulteriore aumento del debito pubblico. In un periodo di grande incertezza, dovuta proprio alle decisioni di Trump, le preoccupazioni sulla sua sostenibilità aumentano.
Il Rapporto Istat 2025 conferma che il grado di istruzione e cultura è cruciale per la qualità della vita, come mostrano gli indicatori su reddito e salute. In Italia, però, si investe poco e spesso male in entrambi i settori. I rischi per la democrazia
Il calo del Pil Usa nel primo trimestre è stato per lo più attribuito a un’impennata delle importazioni prima dell’arrivo dei dazi. Ma i dati devono essere interpretati con cautela perché soggetti a revisioni. Bisogna saper andare oltre la mera contabilità.
Liberarsi dalla tutela americana pare una necessità per l’Europa, vista la crescente inaffidabilità dell’alleato. Il Piano proposto dalla Commissione è forse un primo passo, ma appare inadeguato. Più promettente l’ipotesi di un gruppo di volenterosi.
In un Bundestag ridisegnato dalle elezioni di febbraio le modifiche costituzionali al “freno al debito” sono difficili. L’escamotage è far approvare un pacchetto per difesa e infrastrutture dal parlamento uscente. Ma la decisione finale è ancora in dubbio.
Le eredità valgono ormai quasi un quinto del Pil italiano, più che in molti altri paesi avanzati. Molto dipende dal valore degli immobili delle famiglie italiane. La via maestra per riequilibrare ricchezza accumulata e salari è la crescita economica.