Poche auto elettriche in circolazione in Italia e poche colonnine pubbliche per la ricarica: è un circolo vizioso dal quale si può uscire con interventi di natura regolatoria e di mercato. Le azioni di pubblico e privato per favorire la mobilità elettrica.
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Il governo lavora a un decreto con uno sconto temporaneo sulle bollette energetiche di famiglie e imprese. Costerà allo stato circa 3 miliardi. Il prezzo del gas è però nettamente diminuito dal picco di febbraio 2022, altre voci guidano i rincari.
La Corte di appello dell’Aja ha ribadito che la protezione dai cambiamenti climatici è un diritto umano. Gli obblighi di mitigazione non ricadono solo sugli stati, ma anche sulle imprese. Si aprono così nuove opportunità per il contenzioso climatico.
La Svezia è stata costretta a suddividere il suo mercato elettrico in più zone. Così i prezzi al Sud, prima tenuti artificialmente bassi, sono cresciuti. Le risorse in più potrebbero essere usate per calmierare i costi per i consumatori più in difficoltà.
Il cambiamento climatico è una delle più importanti sfide globali. Ma le politiche adottate per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi incidono sui bilanci pubblici. Uno studio fa i primi calcoli delle conseguenze per la Svizzera da qui al 2060.
Entra in vigore Ets2. Con il nuovo sistema la Commissione lascia decidere ai singoli stati i livelli di tassazione finale per chi utilizza i combustibili fossili, per evitare di entrare nel merito delle politiche nazionali. È però una scelta rischiosa.
I produttori di auto dicono di non essere pronti a rispettare i limiti alle emissioni previsti nel 2025, 2030 e 2035 e paventano scenari drammatici. Ma l’Europa non è chiamata a scegliere tra sopravvivenza dell’industria e lotta al cambiamento climatico.
Nel 2025 iniziano a entrare in vigore gli obblighi previsti da Ets2, il sistema di scambio dei permessi sulle emissioni, che include ora anche gli edifici e il trasporto su gomma. Perché abbia successo servono politiche di sostegno alle fasce più deboli.
Il risultato più importante della Cop29 di Baku è aver evitato il fallimento grazie a un accordo al ribasso sulla finanza climatica. Si è affievolita la spinta verso il raggiungimento dell’obiettivo delle emissioni zero. Anche la Ue non è più un faro.
Il ritorno di Trump è una pessima notizia per il clima. Il presidente eletto ha promesso di revocare molte norme ambientali dell’amministrazione Biden. Mentre riprenderà le trivellazioni e favorirà la produzione e l’export di combustibili fossili.