Nella transizione energetica l’uso dell’idrogeno come vettore di energia ha assunto un ruolo di primo piano. La crescita di un suo mercato a basse emissioni comporta importanti sfide tecnologiche, economiche e sociali. Da affrontare, anche in Italia.
Autore: Roberto Bianchini
Roberto Bianchini è nato a Milano nel 1980, è professore a contratto presso l’Università Bocconi dove insegna e svolge attività di ricerca in ambito di Corporate Finance è inoltre direttore dell’Osservatorio Climate Finance del Politecnico di Milano. Ha conseguito la laurea in Finanza presso l'Università Bocconi e il master in Financial Economics presso l'Università Cattolica di Lovanio (Belgio), è Phd candidate al Politecnico di Milano. Svolge attività di ricerca e consulenza per imprese private e organismi pubblici con particolare riferimento ai temi di corporate finance e regolazione economica nei settori energia, infrastrutture e ambiente.
Il gas e le sue reti di trasporto giocheranno un ruolo chiave nel raggiungere gli obiettivi europei di mitigazione del cambiamento climatico, indicati nella strategia per lo sviluppo dell’idrogeno. E l’Italia può essere al centro della transizione.
Dal 2019 la regolazione del prezzo nel mercato energetico finirà anche per i piccoli clienti. Intanto però aumentano le situazioni di crisi tra i venditori di energia, soprattutto se indipendenti. La liberalizzazione rischia di produrre più concentrazione?
La difficile situazione del gruppo del Sole24Ore non è imputabile solo alla crisi generalizzata della carta stampata. Le perdite e la progressiva riduzione del patrimonio netto registrate negli ultimi cinque anni rendono necessaria la ricapitalizzazione. Ma anche un’opera di pulizia e chiarezza.