La decisione della Corte costituzionale tedesca sul programma Omt riconosce la competenza della Corte di giustizia per l’interpretazione del diritto europeo. È l’unica buona notizia. Perché si potrebbe arrivare a un contenzioso fra le due giurisdizioni. L’equilibrismo della Merkel.
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Se la Bce dichiarasse di acquistare azioni europee, si avrebbe una riduzione immediata del costo del capitale e all’economia reale arriverebbe la liquidità necessaria per una crescita più forte. Benefici per le banche e condizioni più vantaggiose per l’avvio di piani di privatizzazione.
Il Governo vuole ottenere dall’Europa la clausola di flessibilità sugli investimenti pubblici, indipendentemente dalla qualità dei progetti e dei loro effetti per il paese. È un errore, tanto più in tempi di spending review. Le norme mai applicate sulla valutazione economica degli interventi.
L’integrazione finanziaria nell’area euro diminuisce. E i Governi continuano a fornire aiuti di Stato al sistema bancario nazionale, per evitare che i problemi delle banche si riflettano sul costo del debito pubblico. Le conseguenze sulla crescita.
I lavori pubblici hanno risentito in modo particolare della crisi. Partono solo le opere minori, da avviare rapidamente con le poche risorse disponibili. Si applicano perciò procedure più semplici, ma meno competitive. La strutturale mancanza di trasparenza. I risultati di uno studio sulla Toscana.
L’Ecofin ha raggiunto un compromesso sul meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie. L’onere si sposta dai contribuenti agli azionisti, obbligazionisti e depositanti sopra i 100mila euro. Con alcune possibili conseguenze sul credito e sulla stabilità del sistema. La soluzione americana.
Costringere le banche a considerare i titoli di Stato come attività a rischio e imporre che quelli presenti in portafoglio “assorbano” capitale, metterebbe in pericolo il futuro dell’euro. Il circolo vizioso spezzato dalla Bce e la lezione della crisi dell’Eurozona.
Con l’Unione bancaria finirà per aumentare il rischio sopportato dai risparmiatori. Perché i risparmi che i privati cittadini affidano alle banche non saranno più tutti ugualmente sicuri. Ma c’è ancora molto da fare per garantire ai clienti una informazione semplice e allo stesso tempo efficace.
L’Eurozona è caratterizzata da una politica monetaria comune, ma con differenti politiche fiscali e regolamentazioni. È per questo che le economie dei singoli paesi reagiscono in modo diverso alle decisioni della Bce.
Le misure di austerità sono controproducenti. Provocano effetti recessivi che, almeno nel breve periodo, fanno crescere il debito pubblico. Ma i politici europei continuano a insistere con queste politiche. Per stupidità o per una mancanza di alternative dovuta al rinvio delle riforme strutturali?