Il no dell’Irlanda al Trattato di Lisbona ripropone la contraddizione di un’Europa che deve raggiungere una maggiore integrazione e dotarsi di istituzioni più efficaci e responsabili e che però non riesce a superare gli ostacoli frapposti da piccole minoranze. Con conseguenze assai serie. Tuttavia, non vi è un termine ultimo per la ratifica e si può cercare di riavviare il negoziato. Intanto, gli altri paesi dovrebbero confermare rapidamente gli impegni assunti. Vale soprattutto per l’Italia. Per far parte di un’avanguardia coesa che vada avanti comunque.