La logica industriale dell’operazione Mps-Mediobanca non è ancora chiara, mentre lo è quella di potere. I gruppi Delfin e Caltagirone, soci forti della prima, rafforzano la presa sulla seconda banca e quindi su Generali. Un esito gradito al governo.
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La Savings and Investments Union della Commissione europea traccia nuove regole per le cartolarizzazioni. L’obiettivo è conciliare lo sviluppo dei mercati con la stabilità degli intermediari. Il richiamo alla prudenza delle autorità di vigilanza.

Monte dei Paschi di Siena è riuscita a conquistare Mediobanca. Un’operazione importante, ma non sufficiente per farne un gruppo capace di competere con le grandi banche italiane e straniere. Resta poi aperta la questione di Assicurazioni Generali.

Su risanamento e risoluzione delle banche e sistemi di garanzia dei depositi le lancette dell’orologio in Europa restano a dieci anni fa. Obiettivo primo è ridurre il conto per il contribuente, mentre non si fa cenno alla protezione dei risparmiatori.

Trump invoca il taglio dei tassi di interesse Usa. Ma tra inflazione, pressioni sui rendimenti a lunga scadenza e disavanzo pubblico crescente, una politica monetaria espansiva rischia di ottenere l’effetto opposto. In gioco anche la credibilità della Fed.

Il governo ha usato il golden power per bloccare l’operazione lanciata da Unicredit su Banco BPM. Con un motivo del tutto pretestuoso non solo è entrato in partita, ma ha anche commesso una scorrettezza. Proprio quello che un arbitro non dovrebbe mai fare.

Per una vera e propria Unione bancaria manca il pilastro di un sistema europeo di tutela dei depositi. La Commissione ribadisce di non aver abbandonato il progetto. Ma la vecchia proposta del 2015 va ripensata per tener conto delle mutate condizioni.

Tar e Commissione europea hanno messo paletti all’esercizio dei poteri speciali nell’operazione Unicredit-Banco Bpm. Più in generale, l’eccessivo interesse dei governi nazionali per le banche contrasta con la costruzione di un mercato unico dei capitali.

Al di là dei suoi contributi di studioso o dei suoi ruoli istituzionali, oggi vogliamo ricordare Marco Onado per la “semplice profondità” del suo pensiero, per lo stile fatto di intelligenza, rigore e indipendenza. Per tutti gli insegnamenti che ci lascia.