Come investimento, il bitcoin comincia ad apparire troppo volatile ed è probabile che finirà per rimanere vittima dei suoi difetti. Ma forse nel frattempo saranno le banche centrali a emettere contante digitale, grazie alla tecnologia della criptomoneta.
Categoria: Banche e finanza Pagina 20 di 115
Giusto che la Banca centrale europea guidi le banche verso lo smaltimento dei crediti deteriorati, anche in vista di una futura assicurazione comune dei depositi. Ma gli Npl non sono le uniche fonti di rischio sistemico. E la Bce dovrebbe tenerne conto.
Conoscenze limitate e distorsioni cognitive incidono sulla comprensione dell’informativa sui prodotti finanziari. Va dunque ripensato il concetto di chiarezza dei documenti informativi. Così come va valorizzato il supporto del consulente.
Trasparenza sempre in secondo piano, prima vengono riservatezza e rispetto formalistico delle regole: è il quadro che emerge dalle audizioni della Commissione sul sistema bancario. Sarebbe ora di passare a una protezione sostanziale del risparmiatore.
Dal 2010 gli intermediari godono di una sorta di priorità nel rimborso su prestiti erogati a imprese in crisi. I benefici per l’offerta di credito sono stati evidenti. Restavano alcuni aspetti critici, affrontati ora dalla riforma della legge fallimentare.
La mancanza di basilari nozioni finanziarie non ha riflessi solo sulle scelte individuali, ha importanti ripercussioni anche nella sfera sociale di un paese. Una maggiore consapevolezza economica diventa così indispensabile per crescere e innovare.
Le Bce ha proposto nuove rigide regole sui crediti deteriorati. All’inizio i costi per le banche italiane saranno alti. Ma il provvedimento potrebbe essere l’occasione per adeguare gli istituti di credito e il sistema paese ai migliori standard europei.
Sulla carta, l’entrata in vigore della Mifid2 dovrebbe aumentare la tutela del risparmio. Molto dipenderà dal comportamento degli intermediari finanziari e soprattutto delle autorità di vigilanza. Ma il legislatore avrebbero potuto avere più coraggio.
In Cina il regolatore bancario ha chiesto agli intermediari finanziari di videoregistrare le vendite di prodotti d’investimento. Se la tutela del risparmio non sembra interessare l’America di Trump, Europa e Italia potrebbero seguire l’esempio cinese.
L’Italia non ha recepito la direttiva europea sugli abusi di mercato. Il problema è la difficoltà di distinguere tra illeciti penali e amministrativi, che porta alla sovrapposizione di pene e sanzioni. E se si prendesse esempio dalle norme antiriciclaggio?