Molte start-up italiane investono poco in innovazione tecnologica e in protezione della proprietà intellettuale. Anche a causa dei forti vincoli finanziari, che il decreto legge sulla crescita si propone di allentare. Mancano però le opportunità che possono derivare dai brevetti inutilizzati.
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La depressione del mercato immobiliare italiano non sembra essersi ancora arrestata. Influiscono la flessione del reddito delle famiglie e l’aumento della disoccupazione. Ma anche le condizioni del mercato del credito: sempre più compravendite si concludono senza la stipula di un mutuo.
Se proprio si deve nazionalizzare una banca, è meglio ricorrere alle azioni ordinarie. Invece per Mps si sono utilizzati i Monti bond, uno strumento opaco, a metà tra il debito e le azioni. La ragione ultima della scelta è nella proprietà della banca, con la presenza forte della Fondazione.
Quali sono le ragioni che portano alla creazione di bolle nei mercati finanziari? E quali sono gli strumenti più idonei per prevenirne la nascita? Sembrano considerazioni prive di attualità, ma uno dei membri del Board of Governors della Fed la pensa diversamente. I titoli da monitorare.
La prossima tappa del processo di riforma in Cina dovrebbe essere la liberalizzazione delle banche. Per venire incontro alle esigenze di piccole imprese e famiglie, che finora con i lori risparmi hanno sussidiato la grande industria pubblica e gli enti locali. Ma resta ancora molto da fare.
L’Italia ha certamente un disperato bisogno di crescere. Ma l’analisi dei dati su investimenti e produttività del capitale suggerisce che investire di più non risolverà il problema. Il vero nodo è la produttività del capitale, ostacolata dalle inefficienze.
Dopo lo scoppio della crisi dei subprime, le autorità di regolamentazione finanziaria si sono concentrate sul tema della liquidità delle banche. Anche il Comitato di Basilea ha cercato di imporre un approccio prudenziale nella scelta delle attività possedute. Ma difficoltà e rischi non mancano.
Chiunque sia “sovraindebitato” ha ora di fronte a sé due opzioni: offrire il proprio intero patrimonio per la liquidazione, oppure proporre un accordo per il pagamento anche parziale dei debiti. Si tratta di una svolta i cui effetti sull’economia e sulla società potrebbero essere molto rilevanti.
L’ambiguità interpretativa è una costante per molti aspetti del nostro vivere quotidiano. Anche il comportamento del sistema bancario in tempo di crisi si presta a diverse interpretazioni. Così come il fatto che aziende apparentemente in salute chiudono i battenti.