Ridurre il carico fiscale su pensionati e lavoratori dipendenti con reddito medio è possibile. Basta portare la tassazione su donazioni e successioni ai livelli di altri paesi europei. Una semplice modifica delle aliquote darebbe un gettito di 3,5 miliardi.
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Doveva essere una tassa sugli “extraprofitti”, poi è diventato un contributo “volontario”, ora è un differimento di deduzioni fiscali. Alle banche costerà poco più di trecento milioni in sei anni. Raccolti e raccontati dallo stato in maniera fuorviante.
Complessità e incertezze hanno caratterizzato la procedura per la concessione del credito d’imposta Zes, tanto da richiedere cambiamenti in corsa. Il ripensamento ha però fatto emergere indicazioni utili su come rendere più efficace l’agevolazione.
La manovra di bilancio cerca nuove risorse per confermare alcuni provvedimenti. Una tassa sugli extraprofitti non avrebbe la natura strutturale che invece ha un’imposta sul patrimonio. Applicarla non è semplice, ma si può iniziare a prepararne gli strumenti.
La legge elettorale proporzionale potrebbe davvero aumentare la partecipazione al voto? Sentendosi così parte della comunità i cittadini sarebbero più disposti a pagare le tasse? La suggestione è interessante, ma in Italia non sembra confermata dai numeri.
Già a fine Ottocento i lavoratori autonomi pagavano imposte a forfait, in base ai redditi passati. Ripercorrere la storia del concordato nel sistema tributario italiano può forse aiutarci a capire quali possibilità di successo ha la sua ultima versione.
Dal 2024 il credito di imposta per il Mezzogiorno si è trasformato in una nuova misura per la Zes unica. Riguarda sempre gli investimenti effettuati nelle otto regioni meridionali, ma sono cambiati criteri e modalità di accesso e fruizione. Sarà efficace?
Nella vicenda del redditometro, sono state rivolte critiche sbagliate allo strumento. Per ridurre l’evasione bisogna usare in modo sempre più massiccio l’analisi delle informazioni contenute nelle banche dati, anche attraverso le nuove tecnologie.
Non è il redditometro che limiterà l’evasione fiscale nel nostro paese. Perché gli ostacoli pratici sono insormontabili. Neanche i pagamenti elettronici saranno d’aiuto. È al rapporto tra reddito e patrimonio finanziario e immobiliare che bisogna guardare.
L’emendamento che spalma su dieci anni le detrazioni comporta una leggera stretta sul Superbonus. Il problema è che si continua a operare in un’ottica anno per anno e non di medio periodo, come invece richiederebbero le nuove regole europee.