In Italia, le imposte di successione non si applicano agli eredi di un imprenditore, purché si impegnino a proseguire l’attività di impresa per almeno cinque anni. Un trattamento di favore che non ha giustificazioni economiche ed è di fatto un sussidio ai ricchi. Perciò va semplicemente abolito.
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Con la dichiarazione dei redditi, quasi un milione e mezzo di contribuenti dovrà restituire il bonus Irpef. L’origine del problema sta proprio nella definizione di reddito e i casi possibili sono tanti. Sostituirlo con un aumento della detrazione da lavoro dipendente aprirebbe altre questioni.
Una riproposizione della collaborazione volontaria sui patrimoni illecitamente detenuti all’estero produrrebbe pochi miliardi di gettito, comunque utili per fronte ai vincoli europei nel 2017. Il prezzo da pagare però sarebbe alto: il programma potrebbe essere letto come un incentivo all’evasione.
Chi vuole comprare una casa ha oggi a disposizione vari modi per farlo. Ma i benefici fiscali non sono uguali per tutti: i vantaggi maggiori li ha chi acquista con la locazione finanziaria. La mancanza di una strategia di intervento nel settore produce spesso risultati che deludono le attese.
La sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che le indennità per disabilità non possono rientrare nel calcolo dell’Isee. Persone con indennità diverse avranno perciò lo stesso trattamento, avvantaggiando chi riceve di più. E non necessariamente sono quelli che hanno i maggiori bisogni e costi.
La Commissione europea ha presentato una proposta di direttiva sul contrasto all’elusione fiscale e alla pianificazione fiscale aggressiva. Le basi giuridiche dell’intervento sono deboli, ma si tratta di un primo passo sul tema. Sei misure ricalcate sul piano d’azione dell’Ocse. Effetti in Italia.
I paradisi fiscali esistono perché l’industria finanziaria si basa sull’individuazione di prodotti competitivi da offrire al mercato. E alcuni privati cittadini cercano discrezione nella gestione delle proprie ricchezze, spesso per nasconderle al fisco. Situazioni che richiedono risposte diverse.
Contenere l’aggravarsi dell’emergenza abitativa e contribuire alla ripresa dell’edilizia: sono gli obiettivi principali del governo Renzi nelle politiche per la casa. Ma sono stati perseguiti con provvedimenti slegati e a volte contraddittori, quindi poco efficaci. Risorse e scelta delle priorità .
Voluntary disclosure e attuazione della riforma tributaria caratterizzano la politica tributaria dei due anni di governo Renzi. La prima misura non è un condono e mira a costruire un dialogo più costruttivo fra contribuente e fisco. La seconda ha alcuni meriti, ma non ha riformato il catasto.
Il calo della pressione fiscale è uno degli obiettivi principali del governo Renzi. Bonus di 80 euro e taglio dei contributi per assunzioni a tempo indeterminato puntano a ridurre il cuneo fiscale sul lavoro. Ma l’abolizione della Tasi ne contraddice la logica. Incognita clausole di salvaguardia.