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Categoria: Giustizia Pagina 17 di 33

ARMI SPUNTATE CONTRO LA CORRUZIONE

La Camera discuterà presto il disegno di legge anticorruzione, già approvato dal Senato nel giugno 2011. Se la proposta diventasse legge, si rafforzerebbe il contrasto della corruzione? Probabilmente no perché il Ddl non prevede strumenti idonei a combattere il fenomeno, come invece è stato fatto in altri paesi. Soprattutto, non contempla ipotesi di non punibilità collegate a forme di collaborazione che spezzino dall’interno il vincolo di omertà tra corrotto e corruttore. Ma nessuna economia può reggere un costo della corruzione dell’ordine di 60 miliardi l’anno.

ARTICOLO 18: C’È UNA SOLA STRADA

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LA RISPOSTA DEGLI AUTORI

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LA ROULETTE RUSSA DELL’ARTICOLO 18

La protezione di un diritto fondamentale della persona è affidata alla roulette russa che si attiva con l’assegnazione casuale dei processi per cause di lavoro a giudici molto diversi tra loro per tempi e orientamento della decisione. È quanto emerge da una ricerca sulle cause tra lavoratori e datori di lavoro nei tre maggiori tribunali italiani: Milano, Roma e Torino. Gli esiti di ogni azione sono affidati, in ultima istanza, al caso.

LA RISPOSTA AI COMMENTI

Ringrazio tutti i lettori dell’attenzione, e rispondo ai commenti più critici.

A Pietro il Cancelliere: conosco bene il problema di understaffing degli uffici giudiziari. Il personale invecchia e va in pensione, e in assenza di ricambio è diminuito del 20% almeno negli ultimi dieci anni. Il Ministero della Giustizia dovrebbe bandire concorsi? Giusto. Ma è verosimile, in tempi di crisi economica? Per nulla. E anche se venisse bandito un concorso nazionale, servirebbe questo a coprire i posti nel Nord Italia, visto che il pubblico impiego è appealing soprattutto per i meridionali? Difficile. 

A Franco Cantarano: rispondo che le grandi sedi metropolitane dovrebbero piuttosto essere deconcentrate: tutte le grandi città del mondo hanno tribunali di quartiere. Quale beneficio avrà mai il Tribunale di Roma – un monstre di otto sedi e con oltre duemila dipendenti – dalla soppressione della piccola, ma efficiente e ben tenuta, Sezione Distaccata di Ostia?  

A Paolo, che esprime l’idea radicata che la Giustizia sia un “monopolio naturale”, faccio notare che in realtà sono i sistemi economici e politici ad essere in concorrenza tra loro, e la giustizia con essi. Nel momento in cui un’impresa si localizza in un dato territorio, valuta tutte le infrastrutture, fisiche e non, su cui può contare, e tra queste ultime c’è certamente la tutela dei diritti. Quindi sì, in qualche modo si può ‘scegliere’ anche un tribunale.

I più dubbiosi, mi sembra, hanno ad oggetto non tanto la mia proposta, ma  l’idea stessa di federalismo, e la possibilità di trovare un soddisfacente punto di equilibrio tra Stato ed Enti territoriali (a Alfonso lavanna, a Bellavita).

In particolare, a Damiano Mereta:  è ben possibile che percorrere interamente questa strada potrebbe “aggravare la disparità … tra i cittadini di regioni virtuose e quelli di regioni meno capaci”, ma non credo che i diritti dei cittadini si tutelino meglio tenendo ferme le regioni più evolute, e allineandole tutte al minimo comun denominatore. Il senso dell’operazione federalista è piuttosto di liberare energie, scatenare la competitività e l’emulazione.
I dubbi sull’efficacia e sull’applicabilità delle ricette federaliste al nostro Paese sono ben legittimi, ma la Costituzione vigente offre non solo vincoli, ma anche opportunità: perché non approfittarne?
Ad esempio, essa, sin dal testo originario del 1948, prevede all’art. 106 la possibilità di eleggere i giudici. Se ciò avvenisse, i giudici di pace sarebbero “pressati dalla politica”, come dice Franco Cantarano, o non maggiormente soggetti a un controllo democratico? Non lo so, ma domando: che senso ha tenere delle norme nella Costituzione, e poi non attuarle?
Insomma, è possibile dare ai problemi della nostra Giustizia una risposta più creativa del solito “tagli, tagli, e ancora tagli?”

L’AVVOCATO INGLESE

Con il decreto “cresci Italia” le liberalizzazioni fanno un passo avanti. Ma l’esperienza insegna che provvedimenti simili rischiano di rimanere lettera morta se non definiti nei dettagli e non inseriti all’interno di una riforma organica delle professioni. Per esempio, il Legal Services Act inglese ha riformato dalle fondamenta la professione legale e definito un nuovo sistema di regole centrato sul consumatore. Sancita anche la separazione della funzione rappresentativa delle professioni da quella di regolamentazione. La funzione dell’organismo indipendente di controllo.

FEDERALISMO DIFFERENZIATO PER LA GIUSTIZIA

È possibile tagliare il costo che i piccoli uffici giudiziari rappresentano per lo Stato e al tempo stesso salvare la giustizia di prossimità? Sì, chiedendo agli enti locali di assumerne la gestione diretta. Le Regioni sono interessate a una giustizia civile veloce ed efficace a sostegno del tessuto delle loro imprese. E, soprattutto al Nord, dispongono della risorsa che oggi manca negli uffici giudiziari: il personale radicato sul territorio. Per le Regioni è l’occasione di assumersi gli onori e gli oneri del federalismo. E di dimostrare di saper fare di più e meglio dello Stato.

AFFORI, PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

8  ottobre 2011, gli spogliatoi del centro sportivo di via Iseo vengono dati alle fiamme da ignoti In pieno giorno. Nella notte del 29 dicembre 2011, ignoti entrano nel centro di via Iseo e distruggono i bagni della palestra, provocandone l’allagamento.  La struttura  era gestita fino a settembre da una società sportiva, dietro cui le indagini della DDA hanno individuato una delle più pericolose ‘ndrine della ‘ndrangheta attive sul territorio.  Il cui bastione, centro per il traffico di stupefacenti e la ricettazione, è in una delle case popolari della zona. Il Centro era stato recentemente preso in gestione dal Comune, che sta procedendo al recupero delle strutture.
Via Iseo è nella zona 9 di Milano, ad Affori. Dista 500 metri dall’Ospedale di Niguarda, uno dei più importanti centri ospedalieri della città, si affaccia su via Enrico Fermi, una delle più trafficate vie di accesso a Milano dalla Brianza. Via Iseo è una traversa di via Bellerio. Sede nazionale della Lega Nord.   

LA RISPOSTA AI COMMENTI

Per valutare l’efficacia di una terapia, il medico deve poter visitare il paziente e seguirlo nelle cure. Si può mai curare una persona che non si presenta davanti al medico?  Allo stesso modo, il mediatore deve poter incontrarsi con i litiganti per poter svolgere il suo lavoro.  In tutto il mondo, infatti, la bontà delle mediazione e la bravura del mediatore si misura mediante la percentuale di successo degli incontri di mediazione (quando tutte le parti e i loro consulenti si incontrano davanti al mediatore).

10 proposte per ridurre il numero di processi*

La fonte di tutti i mali della giustizia civile è il numero abnorme di processi, dovuto ad alcune distorsioni del sistema, prevalentemente economiche. Ma il ricorso a soluzioni volte a far lavorare più velocemente i tribunali e i giudici non risolve il problema. Anzi rischia di avere effetti paradossali, come dimostra il caso dei procedimenti di risarcimento danni alla circolazione in Campania. Occorre invece spezzare i criteri economici che rendono sempre conveniente iniziare una causa. Ecco dieci proposte per migliorare l’efficienza della giustizia civile.

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