Molte polemiche sulla proposta di diritto di voto agli immigrati. Sarebbe meglio invece rivedere le norme che regolano l’acquisizione della cittadinanza, particolarmente arretrate in Italia, soprattutto per i minori perché basate sull’anacronistico criterio del “legame di sangue”. E optare decisamente per lo jus soli, ovvero per definire cittadino italiano chiunque nasca nel nostro paese da genitori legalmente residenti.
Categoria: Immigrazione
Dopo i recenti sbarchi, e naufragi, sulle coste siciliane, si è molto discusso delle soluzioni ipotizzabili per “contrastare” l’immigrazione extracomunitaria. Ma è poi vero che gli immigrati sono sempre e solo un costo per l’economia e la società che li ospita? L’evidenza delle aree con piena occupazione, come quella della provincia di Brescia, sembra smentire questo luogo comune, confermando invece l’apporto vitale dell’immigrazione per gli equilibri del mercato del lavoro.
Il Trattato che viene firmato oggi a Roma sancisce il diritto di chiunque risieda e si sposti legalmente all’interno dei confini dell’Unione di ricevere protezione sociale. Su questo tema riproponiamo una discussione tra Tito Boeri (a favore di questo principio) e Hans-Werner Sinn (contrario).
L’Italia è un Paese di immigrazione recente. Per questo sarebbe utile discutere di politiche dell’immigrazione guardando all’esperienza internazionale, a quanto accaduto in Paesi che da decenni vivono questo problema. Ai lettori riproponiamo alcuni articoli pubblicati da lavoce.info, che possono favorire una discussione informata e meno provinciale sul tema.