La Corte costituzionale ha ribadito il ruolo fondamentale delle cooperative anche nell’attuale sistema socio-economico. Per svolgerlo devono però aprirsi a riferimenti culturali nuovi, capaci di attrarre verso questa forma di impresa i più giovani.
Categoria: Imprese Pagina 1 di 33

Fiat vende gli autocarri all’indiana Tata. Meglio avere un azionista nuovo che vuole crescere in Europa che uno vecchio e stanco che non investe. Purché il governo non cada nella tentazione di mettersi di traverso. O almeno che lo faccia in punta di piedi.

Le inchieste della magistratura sul “caso Milano” hanno riacceso la discussione sulla necessità di costruire più abitazioni a prezzi accessibili. Circola la tesi che l’edilizia sociale comporti il sacrificio del profitto delle imprese. Ma è un’idea fuorviante.

Una riforma del 2016 permetteva alle microimprese di presentare un bilancio senza “nota integrativa”. L’intento era la semplificazione. Ma la riduzione della trasparenza ha avuto conseguenze inaspettate, compresa la perdita di opportunità di crescita.

La Commissione europea ha ritirato la proposta di direttiva “Green Claims”. Il testo, concepito per contrastare il greenwashing, era stato molto criticato. Ma il ritiro rilancia il tema della regolazione delle affermazioni ambientali nel mercato interno.

Tra Serie A e Serie B solo sette squadre italiane hanno uno stadio di proprietà. È un fattore che incide sulla stabilità finanziaria dei club. Intanto a Como si sperimenta un nuovo “modello sostenibile”: diventare una meta di turismo calcistico premium.

Una sentenza della Corte di giustizia Ue (n. 203/2025) delinea i limiti dell’uso dell’intelligenza artificiale in ambito lavorativo. Per esempio, quali sono i vincoli alla prassi di attribuire punteggi ai lavoratori delle piattaforme basati sui giudizi dei clienti.
Per avere più uniformità su diritto societario, procedure concorsuali, diritto del lavoro e disciplina fiscale, la Commissione ha proposto l’istituzione di un nuovo regime societario, in alternativa a quelli nazionali. Rischia di essere controproducente.
Psg e Inter possono giocarsi la vittoria della Champions League, ma dal punto di vista finanziario non c’è partita: nelle più importanti voci di bilancio la società parigina surclassa quella milanese. Che però ha un modello di business più moderno e virtuoso.