Cosa frena lo sviluppo dell’economia italiana? Tra le tante cause, ce n’è una spesso sottovalutata: l’alta evasione fiscale. Il suo effetto principale è sulla dimensione delle aziende. Perché restare piccoli può essere più conveniente che innovare.
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Una maggiore protezione dell’impiego dovrebbe favorire relazioni di lungo periodo e quindi l’investimento in formazione. Ma potrebbe anche indurre le imprese a utilizzare di più i contratti a termine, riducendo l’interesse a formare la forza lavoro.
La quota di imprese italiane che dichiarano di essere iscritte a un’associazione di categoria è in progressivo calo. Il fenomeno ha ripercussioni sul numero di lavoratori non coperti da un contratto collettivo nazionale. Con due possibili soluzioni.
Tesla, l’azienda californiana nota per le sue auto elettriche, attraversa un periodo assai difficile. La società ha corso molto in borsa, ma la produzione è rimasta al palo e la narrazione carica di promesse sembra essersi scontrata con la dura realtà .
Le startup creano lavoro e aumentano la produttività nel medio-lungo periodo. Grazie a politiche mirate, anche in Italia si intravedono segnali di miglioramento. Ma restano scarsi gli investimenti da venture capital. Per questo servono riforme più ampie.
Avere membri esecutivi degli organi di amministrazione molto diversi fra loro può migliorare i risultati aziendale perché stimola creatività , spinta all’innovazione e capacità di risolvere i problemi. È quanto emerge da una recente ricerca della Consob.
Non si può pensare di avere un mondo senza chiusure aziendali. Ed è inevitabile che nei paesi meno sviluppati cresca la produzione di beni a basso valore aggiunto. Va ammodernato il nostro sistema produttivo, facendo leva su ammortizzatori adeguati.
I dati più recenti indicano che tra le piccole e medie imprese italiane la ripresa si rafforza. Non si sono ancora recuperati i livelli di redditività pre-crisi, ma la crescita vede un rilancio degli investimenti che fa ben sperare per i prossimi anni.
I distretti industriali sono oggi profondamente diversi da quelli di un tempo, con il ruolo delle imprese leader che è diventato fondamentale. Industria 4.0 spinge a ulteriori trasformazioni e richiede più forti interazioni con i grandi centri urbani.
L’Iri permette di uniformare la tassazione delle imprese ed eliminare la penalizzazione al reinvestimento degli utili per società di persone e imprese individuali. Ma la legge di bilancio ne rinvia l’applicazione al 2018, solo per recuperare 2 miliardi.