La tecnologia 5G rappresenta una vera rivoluzione nei servizi di telecomunicazione. Porta a una espansione delle funzioni di interconnessione, coinvolgendo infrastrutture mobili e fisse. E si apre la questione della gestione delle informazioni generate.
Categoria: Infrastrutture e trasporti Pagina 11 di 58
Per creare un sistema sicuro ed efficiente di concessioni autostradali, si devono considerare le responsabilità di tutte le parti interessate. Ed è fondamentale rafforzare l’attività di vigilanza e accorparla nell’Autorità di regolazione dei trasporti.
Revoca della concessione, regolamentazione delle tariffe e manutenzione delle infrastrutture: sono tre questioni che si intersecano e rendono volatile il quadro regolatorio e la redditività del settore. La soluzione è rafforzare l’autorità di settore.
La disciplina delle concessioni autostradali non è certo un esempio di buona regolazione. Senza ipotizzare un improbabile ritorno al controllo pubblico, si può invece cercare di ridurre la contaminazione fra attività concesse e attività a mercato.
Probabilmente per far quadrare i conti, il finanziamento del programma di rinascita urbana è distribuito in un periodo di tredici anni. Una scadenza così lunga può minarne il successo. Forse sarebbe meglio unificare il progetto con un’altra misura.
Quella di Alitalia è ormai una crisi industriale come tante altre nel nostro paese. Un fatto che sembra diventato chiaro anche al governo. Perciò il commissario unico prima di vendere la compagnia, dovrà ristrutturarla. E i costi li pagheranno i contribuenti.
Come garantire la sicurezza stradale e un più ampio utilizzo di nuovi mezzi sostenibili come i monopattini? Le tante regole generali e quelle a carico dei comuni non favoriscono certo l’obiettivo di renderli strumenti alternativi ai veicoli a motore.
Tra le opere “strategiche” indicate dal governo Gentiloni ci sono due linee ferroviarie siciliane: la Messina-Catania e la Palermo-Catania. Per giustificarle si dovrebbe ricorrere a ipotesi molto azzardate. Come mostra un’analisi costi-benefici indipendente.
Il governo intende stanziare un miliardo per un nuovo piano casa. Non è molto. Per fronteggiare l’emergenza e il disagio abitativo delle famiglie più deboli si dovrebbe infatti far ricorso a un ventaglio di misure, che rispondano alle diverse difficoltà.
Inclusione economica e sociale passano anche da un servizio Internet a banda larga accessibile a tutti i cittadini. Se in Italia il problema è ridurre la distanza tra domanda e offerta, l’obiettivo del nuovo governo dovrebbe essere la connessione a 30 mega.