La Catalogna gode già di una autonomia molto ampia. E infatti nelle elezioni i catalani non hanno mai dato la maggioranza ai partiti separatisti. Così come non è vero che la regione sia sfruttata economicamente dal governo centrale spagnolo.
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La Commissione europea ha adottato un regolamento per il monitoraggio degli investimenti esteri in entrata. L’obiettivo principale sono quelli cinesi, aumentati in modo esponenziale, e spesso caratterizzati da contorni ed effetti poco trasparenti.
La condanna di Lula è solo l’ultimo tassello di una lunga crisi politica in Brasile. Ma tutto il Sud America è in fermento. Nel continente non potrà esserci stabilità politica ed economica se non si affronta il problema cronico della diseguaglianza.
Un convegno organizzato dall’ambasciata italiana e dall’Association of Italian Scientists in the UK ha discusso gli effetti della Brexit sull’accademia britannica e sugli scienziati stranieri che vi lavorano. Rimarcando le differenze tra Italia e Regno Unito.
Si può impedire la vendita di armi ai paesi in guerra? In realtà, i trattati internazionali già prevedono molti limiti. Ma spesso lo stato, che dovrebbe esercitare i controlli, è anche produttore di armamenti, attraverso imprese di proprietà pubblica.
L’amministrazione americana vuole smantellare le regole prudenziali e di protezione di investitori e consumatori introdotte dopo la crisi del 2007-2008. Se passerà anche al Senato, sarà un favore a pochi e potenti privilegiati, a scapito di soggetti deboli.
Superate alcune difficoltà, è stato trovato l’ennesimo accordo tra governo greco e creditori internazionali. Di nuovo rinviata invece la discussione sulla ristrutturazione del debito. Un peccato, perché il risultato era probabilmente a portata di mano.
Sembrava un’elezione dall’esito scontato. Invece il Regno Unito sorprende ancora con un risultato elettorale che ha l’apparenza del cataclisma. Ma Theresa May è ancora al potere, almeno per il momento. E per i negoziati Brexit rimangono due scenari.
Gli Stati Uniti si ritirano dall’accordo di Parigi, ma non sono usciti dalla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici. Così l’amministrazione Trump mantiene una promessa elettorale. Senza però invertire la tendenza che porta alla decarbonizzazione.
Le elezioni dell’8 giugno vedranno la conferma di Theresa May alla guida del Regno Unito e delle trattative sulla Brexit. Ma molte cose non sono andate come aveva sperato la primo ministro. E i giovani potrebbero metterle un bel bastone fra le ruote.